domenica 7 novembre 2010

HiRISE: altre immagini dal catalogo marziano


Questa curiosa immagine ripresa dsa Hi-Rise in Marte Vallis, mostra delle striature di colore scuro sul terreno collinoso. Il fenomeno è abbastanza diffuso sul pianeta e a causarlo sono depositi di polveri scesi da altitudini più elevate delle colline. L'immagine infatti è dall'alto, ma esiste un ampio dislivello collinare. Tuttavia alcuni misteri sulla loro origine e formazione devono ancora essere svelati, visto che si notano striature di diverse tonalità cromatiche a differenti altitudini di origine. Gli scenziati sperano di utilizzare altre immagini di Hi-Rise per risolvere i lati oscuri dell'enigma. Le striature di Marte erano un fenomeno già noto fin dalle prime missioni automatiche, come le Marineer e le Viking. In basso vediamo l'area più ingrandita da cui è stato estrapolata la foto appena descritta, che rende molto meglio i particolari generali di caduta del materiale:



La bellissima immagine in basso mostra uno spettacolare campo di dune marziane nel Rabe Crater, il cui diametro è di circa 100 km. L'orientamento delle dune, che testimonia anche quella del vento marziano è rivolta a sud ovest. La composizione dei granelli di sabbia si ritiene che sia basaltica, materiale assai diffuso nei pressi di aree vulcaniche. I differenti colori di alcune porzioni, testimoniano la presenza di vari diametri dei granelli di polvere.



Questa immagine mostra i calanchi in un cratere senza nome, di circa 25 chilometri (16 miglia) di diametro e 1,2 km (0,75 miglia) di profondità, che si trova a sud della Terra Sirenum. Diverse caratteristiche associate a questo cratere suggeriscono che, ad un certo punto nel tempo, il liquido e il ghiaccio potrebbero essere stati presenti vicino alla superficie.



L'immagine in basso mostra il classico esempio di cratere creatosi quando l'area poteva essere ricca di acqua o ghiaccio al momento dell'impatto. Secondo questa teoria, i detriti di roccia espulsa dal cratere e mescolatosi con l'acqua andarono più facilmente lungo la superficie. Un'altra interpretazione possibile è che la grana fine del materiale roccioso mescolato all'aria abbia formato il bastione in assenza di acqua.


I modelli poligonali sono onnipresenti in questa immagine: sulle pareti del cratere, sul suo pavimento e sui muri di alcuni dei calanchi. Questi poligoni sono simili alle caratteristiche osservate nel permafrost terrestre, come nelle regioni artiche e antartiche. i modelli poligonali sono prodotti da ripetute espansione e contrazione del suolo ghiacciato, a causa di cicli di temperatura stagionali.

Altre spettacolari foto:

Blocchi roccia illuminata nel Hale Crater (ESP_019599_1445)


Dune all'interno del Crater Wall vicino al sito candidato per il MSL Landing.


Striature del permafrost al Polo Nord marziano


Dune al bordo ovest del Cratere Arkhangelsky 


 Cratere nella regione Sinus Sabaeus 

A cura di Arthur McPaul 

U S A G E   P O L I C Y
All of the images produced by HiRISE and accessible on this site are within the public domain: there are no restrictions on their usage by anyone in the public, including news or science organizations. We do ask for a credit line where possible: Image: NASA/JPL/University of Arizona

P O S T S C R I P T
For information about NASA and agency programs on the Web, visit: http://www.nasa.gov. NASA's Jet Propulsion Laboratory, a division of the California Institute of Technology in Pasadena, Calif., manages the Mars Reconnaissance Orbiter for NASA's Science Mission Directorate, Washington. Lockheed Martin Space Systems is the prime contractor for the project and built the spacecraft. The HiRISE camera was built by Ball Aerospace and Technology Corporation and is operated by the University of Arizona. The image data were processed using the U.S. Geological Survey’s ISIS3 software.

 

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