giovedì 25 marzo 2010

Opportunity scopre strano materiale su alcune rocce vicino ad un cratere


Il rover Opportunity ha passato sei settimane investigando e curiosando intorno al cratere “Concepciòn” prima di riprendere il suo lungo viaggio questo mese. Il cratere è di circa 10 metri in diametro. Raggi oscuri si estendono da esso, da come viene visto dall’orbita, ed è stato uno dei grandi punti di interesse scientifico nel programma del viaggio di Opportunity. Vicino a questo cratere, il rover ha trovato, però, una cosa che continua a sbalordire ed incuriosire gli scienziati e astronomi. Opportunity ha trovato alcune rocce con uno strano rivestimento sopra, che è diverso da qualsiasi altra cosa che abbiamo trovato prima, e che non si riesce a spiegare. (Immagine in alto: falsi colori della roccia "Chocolate Hills" Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell University).

Le rocce eiettate fuori dalla zona del cratere Concepciòn sono le stesso tipologie di rocce tipiche di fondali di crateri, che Opportunity ha trovato in centinaia di altri siti da quando è atterrato su Marte nel 2004: soffici, ricchi di zolfo, scuri e con caratteristici piccoli fori, buchi e con piccole sfere che sembrano mirtilli su un muffin. In inglese chiamate blueberries, queste piccole sfere ricche di ferro, si sono ormai guadagnate l’appellativo “blueberries”, mirtilli.

(Immagine in cui si vedono i cosi detti "mirtilli" )

“Fu chiaro dalle immagini che Opportunity riprese quando si avvicinò al cratere Concepciòn, che c’era qualcosa di strano in molte delle rocce vicino al cratere" spiega Steve Squyres della Cornell University N.Y. che è il principal investigator per Opportunity ed il suo gemello Spirit. “C’è un materiale oscuro, grigiastro che riveste le facce delle rocce e riempie le fratture in mezzo ad esse. Almeno parte di esse è composta da mirtilli incollati tra di loro molto compatti e vicini. Non abbiamo mai visto niente di simile prima.” Opportunity ha usato i suoi strumenti sul braccio robotico per esaminare l’insolito materiale su una roccia chiamata ”Chocolate Hills”. In alcuni luoghi, lo strato di sfere compatte si trova in mezzo ad altri strati più sottili e lisci. “Sembra davvero un panino ai mirtilli,” dice Matt Golombek, un scienziato del JPL/NASA.

(Foto in colori reali della "Chocolate Hills")

Le analisi iniziali della composizione di questo rivestimento non mostra alcun ovvio composto chimico proveniente da qualsiasi roccia dallo spazio caduta su Marte per formare quel cratere, ma Golombek dice che questa non è una sorpresa. “L’impatto è cosi veloce, che gran parte del meteorite evapora. I sottili filamenti di roccia fusa furono gettati fuori, ma tipicamente la composizione della roccia fusa è la stessa del posto contro cui il meteorite ha picchiato, piuttosto che quella del meteorite stesso.”

 (Il cratere concepciòn visto dal satelite, con accanto il rover Opportunity)

“E’ possibile che quando si sciolse, questa roccia, la roccia arenaria si scioglie prima che si sciogliessero i mirtilli, lasciandoli cosi intatti come parte dello strato fuso” spiega Squyres. “In alternativa, sappiamo che questo tipo di roccia ha fratture e che l’arenaria si dissolve. Molto tempo prima, l’acqua passando attraverso queste fratture potrebbe aver dissolto l’arenaria liberando cosi i mirtilli che sono poi caduti nelle fratture per poi compattarsi. In questa ipotesi, l’impatto che ha creato il cratere non ha giocato un ruolo nella formazione di questo materiale, ma ha diviso le rocce lungo le fratture esponendo cosi il materiale interno facendocelo sembrare un rivestimento particolare.”





 (particolare di un altra roccia vicina)

Golombek spiega che ” Una delle considerazioni da fare è che stiamo guidando in queste regioni di Marte da ormai sei lunghi anni, come mai non abbiamo mai visto questo tipo di rocce? Sembra proprio che un legame con questo cratere ci debba essere, invece potrebbe anche essere soltanto una coincidenza.”
L’osservazione che le rocce gettate via dal cratere non si sono molto erose è prova che il cratere è giovane, idea confermata anche dalla presenza dei raggi. “Non siamo ancora pronti ad assegnarli un età precisa, ma è molto giovane. E’ sicuramente il cratere più giovane che abbiamo mai visto sia con Opportunity che probabilmente con Spirit.”spiega Squyres.

(Le rocce intorno al cratere Concepciòn)

Una domanda a cui invece la visita di Opportunity ha risposto è legata ai raggi scuri: ” Ci chiedevamo prima di arrivare a Concepciòn perchè i raggi erano scuri.” spiega Golombek. ” Abbiamo scoperto che i raggi sono aree con blocchi con arenaria chiara gettata fuori dal cratere. Sembrano scuri dall’orbita per via dell’ombra che questi blocchi proiettano quando queste foto vengono scattate nel pomeriggio.”
Dopo essere partiti da Concepciòn il 9 Marzo, Opportunity ha guidato per 614 metri sulla strada verso la sua destinazione a lungo termine : il Cratere Endeavour, che è circa 19 km in diametro e ancora ad una distanza di ben 12 km.

(La strada fatta finora da Opportunity, nel suo viaggio verso Endeavour)

Come ha detto Squyres: ” Siamo di nuovo in viaggio. Abbiamo un rover in salute, e abbiamo abbastanza energia per ancora tantissime guide. Vogliamo arrivare al cratere Endeavour con un rover sano. Siamo diretti li, e sulla strada ci fermiamo soltanto nel caso di osservazioni molto particolari, come per esempio lo era Concepciòn.
a cura di Adrian

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