mercoledì 3 marzo 2010

I ghiacciai si sciolgono, ma non é colpa dell’ AGW


 Un articolo su Science Daily [http://www.sciencedaily.com/releases/2009/04/090430144535.htm]) afferma: “Nel complesso, i ghiacciai di tutto il mondo sono in calo dal 1860.

In effetti il ritiro dei ghiacciai é una costante dal 1830 circa ed anzi appare con una tendenza piú lenta adesso rispetto al periodo dal 1830 al 2000.



Lo scopo di concentrare sui ghiacciai il dibattito sul clima è discutibile. Le temperature globali sono ovviamente i migliori indicatori della salute dei ghiacciai. I ghiacciai hanno una vita complicata. Ma se i ghiacciai sono in realtà utilizzati per determinare il riscaldamento globale, non c’è nulla nella velocità di calo dei ghiacciai che indica che oggi dovrebbe essere più caldo rispetto al 1940.
Una serie temporale annuale durante 94 anni di 4 ghiacciai alpini è utilizzato per studiare l’effetto del global dimming e della radiazione solare sul bilancio di massa del ghiacciaio. Neve e ghiaccio si scioglievano di piú 1940 rispetto agli ultimi anni, a dispetto delle temperature dell’aria significativamente più elevata nel decennio in corso. 

Le radiazioni ad onde corte durante il periodo estivo a livello mondiale erano nel 1940 un 8% al di sopra della media a lungo termine e significativamente più elevati rispetto a oggi, favorendo una rapida perdita di massa del ghiacciaio. Il dimming (oscuramento) della radiazione solare dal 1950 fino al 1980 è in linea con i tassi di riduzione con cui si fondono e ghiacciai in questo periodo.
A riprova che i ghiacciai durante i millenni hanno subito alti e bassi, indipendentemente dalla asserita influenza della CO2 umana vediamo il diagramma delle temperature rilevate nei ghiacciai della Groenlandia, gli unici che conservano al loro interno i ricordi dei millenni passati.


L´ultima parte del diagramma con la parte rossa é il riscaldamento attuale!! Ma nei millenni passati e nei secoli scorsi il caldo fu ancora maggiore… furono i dinosauri che emettevano molta CO2?
A riprova delle temperature amene nei secoli passati lo scioglimento del ghiacciaio Schnidejoch ha riservato delle sorprese per i climatologi e archeologi svizzeri.
Lo scioglimento dei ghiacci ha portato alla luce, pezzi di tronco di alberi, pezzi di frecce, faretre di cuoio, archi, monete del periodo romano, pezzi di stoffa, pezzi di legno, calzature del periodo medievale, ecc. Il tutto é stato sottoposto alle analisi al carbonio e i manufatti e tronchi di albero sono di varie epoche.

I tronchi di albero datati a circa 8.000 a.C. dimostra che dopo il dryas recente, (11.000 a.C. circa) le Alpi avevano foreste dove adesso ci sono i ghiacciai. Tale conformazione si mantenne con alti e bassi per migliaia di anni. Il cuoio di una faretra mostra che essa fu sepolta nel ghiaccio tutto questo tempo e le analisi al carbonio hanno mostrato una etá di circa 3000 a.c la stessa quasi dell´uomo di Oetzi. Ció dimostra che in quel periodo pastori, cacciatori andavano normalmente sulle cime alpine.

Le monete romane trovate nel ruscello delle acque sciolte del ghiacciao dimostra che i romani utilizzavano regolarmente questa via per attraverasare le Alpi per andare nei territori del Nord Europa. È interessante notare come il declino dell´Impero romano sia associato ad un periodo freddo del clima.
Le parti di calzature medievali trovate dimostrano infine che il periodo caldo medievale fu piú caldo dell´attuale e che contadini e allevatori frequentavano le alte Alpi per le loro attivitá lavorative.

 Ricostruzione del paesaggio alpino durante l'impero romano

Con questo speriamo che quelli che ancora parlano della riduzione dei ghiacciai alpini come prova inconfutabile del riscaldamento attuale causato dalle attivitá umane, rispondano alla domanda: CHI HA RISCALDATO LE ALPI (E TUTTI GLI ALTRI GHIACCIAI DEL MONDO) NEI PASSATI MILLENNI?





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