giovedì 18 marzo 2010

Un ingrediente per la nascita della vita

La ricetta primordiale che diede origine alla vita sulla Terra potrebbe aver avuto un ingrediente extra, precedentemente non identificato: una molecolare "ostetrica" che ha giocato un ruolo cruciale, permettendo alle prime grandi biomolecole di unirsi in blocchi.
Le antiche forme di vita erano caratterizzate dall'essere strettamente basate sull'RNA piuttosto che sul DNA, in quanto le lunghe striscie dell'RNA si possono attivare come rudimentali enzimi. Questo avrebbe permesso un metabolismo primitivo capace di sviluppare forme di vita fatte di proteine.

Le striscie dell'RNA sono formate da blocchi chiamati nucleotidi, legati assieme testa e coda formando una lunga catena. Questo accade facilmente se i nucleotidi possono legarsi ad un altro strato di RNA che guida la loro unione. Comunque, le vecchie molecole di RNA formatesi milioni di anni fa non ebbero una guida RNA per essere guidate ai legami. Tutt'ora, l'emulazione di questa prima sintesi, mostra sempre un ostacolo insormontabile: i nucleotidi hanno la tendenza ad unire la propria testa con la loro stessa coda formando dei cerchi che nell'RNA possono legare da tre a sei nucleotidi, impedendo alle molecole di funzionare come enzini. "Questo è un grande problema", ha detto Nicholas Hud, chimico presso il Georgia Institute of Technology in Atlanta.

La soluzione al problema potrebbe essere la presenza di molecole "ostetriche", capaci di fare da tramite tra le estremità dei nucleotidi e favorendo l'unione tra due striscie aggrovigliate di RNA, per formare la doppia elica. La doppia elica poi è più stabile rispetto ad una singola striscia e ha meno tendenza ad aggrovigliarsi in cerchio.

Se la concentrazione di molecole in una soluzione, successivamente dovesse decrescere, a causa per esempio della pioggia, le molecole "ostetriche" tenderebbero a fuoriuscire dalle molecole dell'RNA. Questo permetterebbe ai due strati dell'RNA di separarsi singolarmente per riformarsi successivamente.

Hud e i suoi colleghi, aggiungendo l'ethidium, conosciuto come guaina tra le doppie eliche, ad una soluzione di nucleotidi, hanno scoperto che si uniscono in una lunga doppia elica invece di aggrovigliarsi in cerchio.
Gli scienziati hanno studiato i nucleotidi del DNA, perchè lavorare con queste catene risultava facile, e lo stesso metodo dovrebbe essere applicato per l'RNA.

L'Ethidium è una molecola assai complessa con diversi anelli del tipo benzene o "aromatici" e potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale nella formazione della vita primordiale.
Comunque, le molecole scoperte in antichi meteoriti suggeriscono che la Terra primordiale doveva essere ricca di composti con una simile struttura.
La prossima sfida di Hud è mostrare che qualcuna di queste molecole policicliche aromatiche, possono aiutare le molecole dell'RNA ad assemblarsi.

"L'Ethidium è alla base, ma esiste ancora qualcosaltro nella miscela che serve allo stesso scopo? si chiede Gerald Joyce, un biochimico che ha studiato le origini della vita al Scripps Research Institute in La Jolla, California.

Qualcuno potrebbe rispondere dicendo che ci manca la firma del "dio" creatore. Qualcun altro, ipotizza che siano stati gli alieni a crearci come un loro esperimento genetico.
L'esobiologia sta cercando la vita lassù nel cielo in modo ostinato e sfrontato, ma tuttavia, non sappiamo ancora bene come sia sorta sulla Terra e sarà difficile capirlo su pianeti che nemmeno vediamo ma che intercettiamo tramite tecniche indirette applicate alle loro stelle.

La vita, dunque, fenomeno spontaneo o programmato da qualcuno o da qualcosa? E l'intelligenza quando sorse nelle primitive forme di vita?
Ma soprattutto vedendo come gli uomini si stanno ponendo nei confronti della salvaguardia della Terra, la domanda è: cosa si intende per intelligenza?


Journal reference: Proceedings of the National Academy of Sciences, DOI: 10.1073/pnas.0914172107


a cura di Arthur McPaul

Link:
"http://www.newscientist.com/article/dn18623"


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