La prima giornata di lavori in Parlamento per le elezioni dei rispettivi presidenti si è conclusa con due nulla di fatto.
A tenere sotto scacco i due Poli è sempre il MoVimento di Grillo.
In effetti peró, i cittadini parlamentari a Cinque Stelle hanno votato diligentemente ed unanimamente i loro candidati, rispettivamente Luis Alberto Orellana al Senato e Roberto Fico alla Camera dei Deputati.
Tra le prime impressioni e dichiarazioni rilasciate da Vito Crimi, capogruppo dei deputati Cinquestelle, c'è stato un desolante panorama di strafottenza e sbruffoneria da parte dei parlamentari di poltrona soprattutto del PDL.
In Tv si sono susseguiti dibattiti sulla giornata, mentre arrivavano le prime dichiarazioni da parte dei vari leader di partito.
Niki Vendola ha dichiarato per l'ennesima volta che occorrerebbe un'apertura al MoVimento 5 Stelle, concedendo la presidenza della Camera e un sano dialogo per molti punti che sono in comune con il suo programma.
Molto più nero Bersani, che ha ordinato alla coalizione del PD di votare scheda bianca. La sua idea è quella di stremare le resistenze del MoVimento per costringerli a collaborare al dialogo e a votarlo poi come Presidente del Consiglio. Ma così facendo ha sicuramente non concesso la dignità al primo partito d'Italia
Sulla sua stessa scia si sono affiancati anche i parlamentari dell'altro Polo, il PDL, che hanno votato scheda bianca e Monti.
Questo primo giorno di stallo ha scatenato gli avvoltoi contro Grillo, che hanno ovviamente giudicato il MoVimento come senza idee, irresponsabile, irriverente, sterile.
Ad approfittarne della situazione di imbarazzo, sono stati Monti che si è proposto come improbabile presidente del Senato e dei pochi superstiti leghisti del PDL, che invece hanno strizzato un occhio al PD in cambio di una altrettanto improbabile riforma territoriale per la "macroregione".
In molti adesso iniziano a comprendere che il MoVimento Cinque Stelle, sta dando una lezione magnanima di grande coesione di gruppo e resistenza eroica.
Questa apparente testardaggine per gli altri partiti è invece il gesto che la maggior parte degli italiani vorrebbe, ovvero un muro contro muro nei confronti di poltronisti di professione che non vogliono staccarsi da quel Parlamento e presi dal panico e dagli incubi più neri, stanno espirando gli ultimi sospiri prima di scomparire per sempre da Roma.
Sarà una battaglia politica dura, in cui tonnellate di fango verranno buttate sui valorosi guerrieri, che anche se in pochi, stanno combattendo contro un esercito di veterani ormai allo sbando, sbigottiti dall'inefficacia dei loro attacchi.
Tra un Berlusconi che esce dall'ospedale fingendo i postumi di un'uveite e uno Scilipoti che si vota da solo, i cittadini, dovranno aver pazienza, ancora poca, prima di vedere finalmente ripartire la maestosa macchina dello Stato come non lo ha fatto mai da 50 anni a questa parte.
La scena politica dei poltronisti, vedrà probabilmente un inciucio mascherato tra Bersani e Monti, ma non escludo che Vendola, da uomo aperto e integralista, nel bene e nel male, si stacchi dai vigliacchi post comunisti per arruolarsi come alleato non voluto per il MoVimento, tirando fuori gli attributi.
C'é da scommettere che in tanti, vorrebbero uscire dal partitismo del PD, che vive di lavoro salariale di classe dirigente senza trono e senza onori da anni sperando in un colpo di coda che faccia saltare il "meccanico" Bersani per ripartire presto con Renzi in un duello a due con Grillo e i suoi valorosi soldati umili.
C'è da scommettere che a breve assisteremo alla frantumazione del berlusconismo, ormai senza più militanti e lo si vede anche dalle donne, che partecipano sistematicamente ai talk show televisivi. Storicamente questo atteggiamento, oltre che come vigliacco paraculismo per sdebitarsi dall'aver offeso la dipendente veneta, suona come le ultime reclute 15enni di Hitler, rimasto ormai senza uomini in arme.
Un pó di pazienza ancora e vederemo nascere la Democrazia Diretta che ci porterà finalmente negli anni della riscossa.
A tenere sotto scacco i due Poli è sempre il MoVimento di Grillo.
In effetti peró, i cittadini parlamentari a Cinque Stelle hanno votato diligentemente ed unanimamente i loro candidati, rispettivamente Luis Alberto Orellana al Senato e Roberto Fico alla Camera dei Deputati.
Tra le prime impressioni e dichiarazioni rilasciate da Vito Crimi, capogruppo dei deputati Cinquestelle, c'è stato un desolante panorama di strafottenza e sbruffoneria da parte dei parlamentari di poltrona soprattutto del PDL.
In Tv si sono susseguiti dibattiti sulla giornata, mentre arrivavano le prime dichiarazioni da parte dei vari leader di partito.
Niki Vendola ha dichiarato per l'ennesima volta che occorrerebbe un'apertura al MoVimento 5 Stelle, concedendo la presidenza della Camera e un sano dialogo per molti punti che sono in comune con il suo programma.
Molto più nero Bersani, che ha ordinato alla coalizione del PD di votare scheda bianca. La sua idea è quella di stremare le resistenze del MoVimento per costringerli a collaborare al dialogo e a votarlo poi come Presidente del Consiglio. Ma così facendo ha sicuramente non concesso la dignità al primo partito d'Italia
Questo primo giorno di stallo ha scatenato gli avvoltoi contro Grillo, che hanno ovviamente giudicato il MoVimento come senza idee, irresponsabile, irriverente, sterile.
Ad approfittarne della situazione di imbarazzo, sono stati Monti che si è proposto come improbabile presidente del Senato e dei pochi superstiti leghisti del PDL, che invece hanno strizzato un occhio al PD in cambio di una altrettanto improbabile riforma territoriale per la "macroregione".
In molti adesso iniziano a comprendere che il MoVimento Cinque Stelle, sta dando una lezione magnanima di grande coesione di gruppo e resistenza eroica.
Questa apparente testardaggine per gli altri partiti è invece il gesto che la maggior parte degli italiani vorrebbe, ovvero un muro contro muro nei confronti di poltronisti di professione che non vogliono staccarsi da quel Parlamento e presi dal panico e dagli incubi più neri, stanno espirando gli ultimi sospiri prima di scomparire per sempre da Roma.
Sarà una battaglia politica dura, in cui tonnellate di fango verranno buttate sui valorosi guerrieri, che anche se in pochi, stanno combattendo contro un esercito di veterani ormai allo sbando, sbigottiti dall'inefficacia dei loro attacchi.
Tra un Berlusconi che esce dall'ospedale fingendo i postumi di un'uveite e uno Scilipoti che si vota da solo, i cittadini, dovranno aver pazienza, ancora poca, prima di vedere finalmente ripartire la maestosa macchina dello Stato come non lo ha fatto mai da 50 anni a questa parte.
La scena politica dei poltronisti, vedrà probabilmente un inciucio mascherato tra Bersani e Monti, ma non escludo che Vendola, da uomo aperto e integralista, nel bene e nel male, si stacchi dai vigliacchi post comunisti per arruolarsi come alleato non voluto per il MoVimento, tirando fuori gli attributi.
C'é da scommettere che in tanti, vorrebbero uscire dal partitismo del PD, che vive di lavoro salariale di classe dirigente senza trono e senza onori da anni sperando in un colpo di coda che faccia saltare il "meccanico" Bersani per ripartire presto con Renzi in un duello a due con Grillo e i suoi valorosi soldati umili.
C'è da scommettere che a breve assisteremo alla frantumazione del berlusconismo, ormai senza più militanti e lo si vede anche dalle donne, che partecipano sistematicamente ai talk show televisivi. Storicamente questo atteggiamento, oltre che come vigliacco paraculismo per sdebitarsi dall'aver offeso la dipendente veneta, suona come le ultime reclute 15enni di Hitler, rimasto ormai senza uomini in arme.
Un pó di pazienza ancora e vederemo nascere la Democrazia Diretta che ci porterà finalmente negli anni della riscossa.
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