mercoledì 20 marzo 2013

Voyager 1 è entrato nello spazio interstellare


Trentacinque anni dopo il suo lancio, Voyager 1 sembra aver viaggiato oltre l'influenza del Sole uscendo dall'eliosfera

L'eliosfera è una regione dello spazio dominato dal Sole dal suo vento di particelle energetiche, simile ad una bolla nel mezzo interstellare di gas e polveri che pervade la Via Lattea.

Il 25 agosto del 2012, il Voyager 1 aveva misurato drastici cambiamenti nei livelli di radiazione a più di 11 miliardi di km dal Sole. Gli anomali raggi cosmici, che sono i raggi cosmici intrappolati nella eliosfera esterna, crollarono a meno dell'1 per cento. Allo stesso tempo, i raggi cosmici galattici (la radiazione cosmica al di fuori del sistema solare) raggiungevano livelli elevati che non si erano mai visti dal lancio della Voyager, con intensità due volte maggiori.

I risultati sono stati accettati per la pubblicazione su Geophysical Research Letters, una rivista della American Geophysical Union.
"Nel giro di pochi giorni, l'intensità della radiazione eliosferica intrappolata era diminuita, e l'intensità dei raggi cosmici salita come ci si aspetterebbe se si stesse uscendo dall'eliosfera", ha detto Bill Webber, emerito professore di astronomia presso la New Mexico State University di Las Cruces. Egli chiama questo limite di transizione il "heliocliff".

Nell'articolo GRL, gli autori affermano: "Sembra che Voyager 1 sia uscito dalla principale regione di modulazione solare, rivelando i caratteristici spettri di l'idrogeno ed elio simili a quelli che si aspetterebbe nel mezzo interstellare locale".

Tuttavia, secondo Webber, gli scienziati continuano a discutere se Voyager 1 abbia raggiunto lo spazio interstellare o un'area non definita al di là del Sistema Solare.
"E' al di fuori della normale eliosfera, direi che," ha detto Webber. "Siamo in una nuova regione. E tutto quello che stiamo misurando ed è diverso ed emozionante."

Il lavoro è stato finanziato dalla NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California
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Traduzione A Cura Di Arthur McPaul

Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2013/03/130320134256.htm

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