Siamo chiusi in una scatola di cristallo che si chiama web, che puó essere una cosa buona, che ci unisce, che fa viaggiare le notizie, le emozioni e le idee istantaneamente. Usiamo la rete per questo!
Lo stato in cui versa la nostra situazione è comune e spesso la rete diventa un ritrovo, perché ci hanno tolto le piazze, dove non ci sono più nemmeno panchine per sedersi, dove si deve per forza pagare nel bar 3 euro per un caffé.
Ma soprattutto non ci sono soldi e tranquillità per stare nei locali come un tempo a spendere e spandere.
E ci hanno tolto anche il piacere della domenica, quei pochi che lavorano devono fare turni su turni come gli schiavi, con i loro Co.co.pro interminabili rinnovati trimestralmente.
Quei pochi che lavorano per 500 euro non hanno nulla per distrarsi, per proporre le loro idee alla comunità e spesso si rifuguiano qui sul web, perdendosi tra sfottó e gossip.
Hanno creato una sorta di Matrix, non qui sulla rete, ma assurdamente, ma nella vita reale.
La realtà virtuale è la fuori, con la bella vita che vediamo in tv, finta, perchè chi la fa sono attori o "vip", o i figli di papà che per poco ancora bivaccheranno.
È finta la tecnologia che ci viene offerta, i super treni che devono unire l'Italia e gli aerei sono troppo costosi e finiamo per restare chiusi, se va bene nel parco comunale, quella è l'unica gita che possiamo permetterci. Altro che cone ci dicevano: "vi porteremo in Europa"... Si fa fatica a mettere la benzina per andare a lavoro.
Sono finti coloro che si prodigano di proporre la nostra voce al Parlamento, vecchi bacucchi che vivono di mega stipendi, privilegi, cocaina, puttane, malaffari, raccomandazioni, inciuci.
E' finto il mondo che ci promettono, un'Europa dei Popoli che non ci sarà mai. Si prospetta un'era di schiavitù, perché venti bastardi hanno deciso a Bruxelles che dobbiamo fare concorrenza alla Cina e indurre le poche aziende sopravvissute a produrre a basso costo-lavoro in Italia, Spagna, Grecia, Polonia, Romania e i paesi ex-comunisti con gente che peró viene dall'India, dalla Tunisia, dalla Romania, dal Bangladesh.
Ci hanno tolto tutto, il lavoro, la nostra vita, il diritto di crearci una famiglia o di goderci i nostri giorni tranquillamente.
Ci vogliono silenti, senza istruzione, l'università ormai se la possono permettere solo i ricchi, i figli stupidi degli "avvocati del centro", o dei "vip", coloro che pagano per avere il "pezzo di carta", che bivaccano al pomeriggio nei lussuosi bar del centro e la sera nelle discoteche o nei wine bar per sfoggiare i porche del papà o i vestiti di Prada.
Non sono contro il lusso del "made in Italy", ma i pagliacci mantenuti, senza anima e cervello, non li sopporto.
Le imprese si lamentano, ma gli imprenditori non dormono la notte per studiare come alimentare in tempo di crisi i loro vizi, le loro cene di pesce, la loro auto da comprare per mostrarle agli amici o pagare le escort e la cocaina.
Un paese diviso ancor di più, ma non più da nord a sud ma in base a chi ancora lavora e ha proprietà a chi invece non ha i soldi per mangiare e sfamare i propri figli.
Non è questo il mondo che ci avevano promesso D'Amato, Romano Prodi, Berlusconi, Monti solo per citare i primi responsabili del disastro che mi saltano in mente. Non c'entra la fasulla crisi delle Lobby della Troika europea, ma la colpa é di coloro si sono venduti il culo alle multinazionali per sfruttare il nostro, un tempo, florido mercato.
Noi giovani che facciamo? Nulla..! Perché ci hanno detto da ormai ventanni che non possiamo fare nulla, che dobbiamo stare zitti.
Ci hanno raccontato le favole dandoci la carota come agli asini, ma ora ci hanno tolto anche quella e a calci ci obbligano a camminare, perché si sono inventati che dobbiamo pagare 250 miliardi di debito pubblico per della carta straccia che si chiama Euro.
Sinceramente me ne frego dei loro Euro e della loro faccia truccata e parruccata. I loro euro li brucio.
Ma non sarebbe troppo facile dare fuoco a tutto come faremmo in una nuova "Rivoluzione Francese".
Non si puó sconfinare nel baratro e allora tutti noi dobbiamo stravolgere questo sistema virtuale unendoci perché l'unione fa la forza.
E non c'entra più destra, sinistra, centro, comunismo o fascismo. Qui c'entrano degli ideali di libertà, di tranquillità, di tornare a dei valori comuni, degli esseri umani e non bestie senza cervello come ci vogliono rendere!
A cura di Arthur McPaul
Un regalo che non si potrà più dimenticare (clicca sull foto)
Lo stato in cui versa la nostra situazione è comune e spesso la rete diventa un ritrovo, perché ci hanno tolto le piazze, dove non ci sono più nemmeno panchine per sedersi, dove si deve per forza pagare nel bar 3 euro per un caffé.
Ma soprattutto non ci sono soldi e tranquillità per stare nei locali come un tempo a spendere e spandere.
E ci hanno tolto anche il piacere della domenica, quei pochi che lavorano devono fare turni su turni come gli schiavi, con i loro Co.co.pro interminabili rinnovati trimestralmente.
Quei pochi che lavorano per 500 euro non hanno nulla per distrarsi, per proporre le loro idee alla comunità e spesso si rifuguiano qui sul web, perdendosi tra sfottó e gossip.
Hanno creato una sorta di Matrix, non qui sulla rete, ma assurdamente, ma nella vita reale.
La realtà virtuale è la fuori, con la bella vita che vediamo in tv, finta, perchè chi la fa sono attori o "vip", o i figli di papà che per poco ancora bivaccheranno.
È finta la tecnologia che ci viene offerta, i super treni che devono unire l'Italia e gli aerei sono troppo costosi e finiamo per restare chiusi, se va bene nel parco comunale, quella è l'unica gita che possiamo permetterci. Altro che cone ci dicevano: "vi porteremo in Europa"... Si fa fatica a mettere la benzina per andare a lavoro.
Sono finti coloro che si prodigano di proporre la nostra voce al Parlamento, vecchi bacucchi che vivono di mega stipendi, privilegi, cocaina, puttane, malaffari, raccomandazioni, inciuci.
E' finto il mondo che ci promettono, un'Europa dei Popoli che non ci sarà mai. Si prospetta un'era di schiavitù, perché venti bastardi hanno deciso a Bruxelles che dobbiamo fare concorrenza alla Cina e indurre le poche aziende sopravvissute a produrre a basso costo-lavoro in Italia, Spagna, Grecia, Polonia, Romania e i paesi ex-comunisti con gente che peró viene dall'India, dalla Tunisia, dalla Romania, dal Bangladesh.
Ci hanno tolto tutto, il lavoro, la nostra vita, il diritto di crearci una famiglia o di goderci i nostri giorni tranquillamente.
Ci vogliono silenti, senza istruzione, l'università ormai se la possono permettere solo i ricchi, i figli stupidi degli "avvocati del centro", o dei "vip", coloro che pagano per avere il "pezzo di carta", che bivaccano al pomeriggio nei lussuosi bar del centro e la sera nelle discoteche o nei wine bar per sfoggiare i porche del papà o i vestiti di Prada.
Non sono contro il lusso del "made in Italy", ma i pagliacci mantenuti, senza anima e cervello, non li sopporto.
Le imprese si lamentano, ma gli imprenditori non dormono la notte per studiare come alimentare in tempo di crisi i loro vizi, le loro cene di pesce, la loro auto da comprare per mostrarle agli amici o pagare le escort e la cocaina.
Un paese diviso ancor di più, ma non più da nord a sud ma in base a chi ancora lavora e ha proprietà a chi invece non ha i soldi per mangiare e sfamare i propri figli.
Non è questo il mondo che ci avevano promesso D'Amato, Romano Prodi, Berlusconi, Monti solo per citare i primi responsabili del disastro che mi saltano in mente. Non c'entra la fasulla crisi delle Lobby della Troika europea, ma la colpa é di coloro si sono venduti il culo alle multinazionali per sfruttare il nostro, un tempo, florido mercato.
Noi giovani che facciamo? Nulla..! Perché ci hanno detto da ormai ventanni che non possiamo fare nulla, che dobbiamo stare zitti.
Ci hanno raccontato le favole dandoci la carota come agli asini, ma ora ci hanno tolto anche quella e a calci ci obbligano a camminare, perché si sono inventati che dobbiamo pagare 250 miliardi di debito pubblico per della carta straccia che si chiama Euro.
Sinceramente me ne frego dei loro Euro e della loro faccia truccata e parruccata. I loro euro li brucio.
Ma non sarebbe troppo facile dare fuoco a tutto come faremmo in una nuova "Rivoluzione Francese".
Non si puó sconfinare nel baratro e allora tutti noi dobbiamo stravolgere questo sistema virtuale unendoci perché l'unione fa la forza.
E non c'entra più destra, sinistra, centro, comunismo o fascismo. Qui c'entrano degli ideali di libertà, di tranquillità, di tornare a dei valori comuni, degli esseri umani e non bestie senza cervello come ci vogliono rendere!
A cura di Arthur McPaul
Un regalo che non si potrà più dimenticare (clicca sull foto)
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