giovedì 1 dicembre 2011

La Germania ristampa il vecchio Marco?




Mentre la pagliacciata Europa continua a seminare panico e dolori tra noi cittadini della comunità, iniziano a girare le prime voci sulla caduta economica dell'Euro. La Germania si starebbe già preparando a stampare la cartamoneta del dopo Euro?

"So che un ente collegato al ministero della Difesa tedesco, in ordine a un piano 'B' sul probabile crollo dell'euro, sta predisponendo la stampigliatura con inchiostro indelebile sulla nuova produzione della moneta unica con la scritta euro-tedesco. In realtà si tratta di un ritorno al vecchio marco. L'euro-tedesco sarebbe l'unico accettato in Germania e servirebbe a garantire la genuinità tedesca". Lo rivela ad Affaritaliani.it l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio
Il piano B sarebbe quello dell'immediato ritorno al marco tanto che Berlino si sarebbe in gran segreto portata avanti, tornando a stampare la vecchia moneta con l'aquila teutonica in Ticino, in due tipografie, una delle quali già stampa anche rubli russi e dong vietnamiti. La scelta della Svizzera sarebbe dettata dal fatto che, stando ai trattati istitutivi dell'Unione Monetaria (Uem), i Paesi che aderiscono all’euro non possono tornare a battere il vecchio conio.


Secondo giorno a Bruxelles per il presidente del Consiglio e ministro dell'Economia, Mario Monti, impegnato all'Ecofin dopo che ieri ha incassato la fiducia dell'Eurogruppo sulla manovra allo studio. Appuntamento in cui i ministri finanziari di Eurolandia, anche se era un argomento ufficialmente non fissato in agenda, hanno avuto un primo scambio di vedute sulle recenti proposte franco-tedesche, (in cui sarebbe coinvolta anche l'Italia) di modifica dei trattati che aprano la strada a una vera unione delle politiche di bilancio.
Modifica che preveda la chiusura del rubinetto dei trasferimenti comunitari, l'esclusione dal diritto di voto con conseguente annullamento del diritto di veto e multe più pesanti per chi viola le regole di Maastricht su deficit e debito.
Inutile dire che la richiesta di un inasprimento della procedura delle sanzioni per i Paesi più spendaccioni arriva da Berlino, dicktat contabili che, nella testa di Angela Merkel, sarebbero gli unici in grado di mettere in sicurezza l'euro.

Ma mentre la Germania si prepara a dare al via alla nuova fase fiscale dell'Unione Europea, dalla Svizzera rimbalzano voci che Frau Angela si starebbe predisponendo una via di fuga nel caso la crisi dell'eurodebito dovesse avvitarsi nel breve e allargare il contagio a Francia e Germania, le economie più forti del Vecchio Continente.
"So che un ente collegato al ministero della Difesa tedesco, in ordine a un piano 'B' sul probabile crollo dell'euro, sta predisponendo la stampigliatura con inchiostro indelebile sulla nuova produzione della moneta unica con la scritta euro-tedesco. In realtà si tratta di un ritorno al vecchio marco.

L'euro-tedesco sarebbe l'unico accettato in Germania e servirebbe a garantire la genuinità tedesca". Lo rivela ad Affaritaliani.it l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio
Il piano B sarebbe quello dell'immediato ritorno al marco tanto che Berlino si sarebbe in gran segreto portata avanti, tornando a stampare la vecchia moneta con l'aquila teutonica in Ticino, in due tipografie, una delle quali già stampa anche rubli russi e dong vietnamiti. La scelta della Svizzera sarebbe dettata dal fatto che, stando ai trattati istitutivi dell'Unione Monetaria (Uem), i Paesi che aderiscono all’euro non possono tornare a battere il vecchio conio.

Per ora, si tratta soltanto di un'indiscrezione che se confermata, però, getterebbe i mercati finanziari nel panico più totale. Intanto le voci sono giunte anche a Strasburgo dove Mara Bizzotto, europarlamentare della Lega Nord ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione "affinché sia fatta chiarezza al più presto sull'argomento".

"Il fallimento dell'euro è ormai sotto gli occhi di tutti, e la cosa che stupisce di più è che un Paese come la Germania, vero pilastro della moneta unica, stia già pensando di scaricare l'Unione Europea. Secondo economisti e addetti ai lavori, infatti, Berlino avrebbe già incaricato due aziende svizzere di stampare marchi in quantità consistenti", ha aggiunto la Bizzotto.

Foto di apertura
Il Marco Tedesco.

Considerazioni
La situazione europea è dunque prossima al collasso. Ho voluto per un attimo staccare dalle news di astronomia per rientrare in quel filone legato presumibilmente agli Illuminati, che spesso abbiamo trattato in questa sede. E' possibile dunque, che l'Europa sia attanagliata dal volere intransigente dei grandi banchieri di stringere nella morsa della disperazione i suoi cittadini e dalla disperata reazione di altre fazioni non aderenti a tale loggia, che al contrario vorrebbero opporsi al Nuovo Ordine? Da dove provengano queste opposte fazioni, non è facile dirlo. Non è nemmeno facile leggere il dictatum di questo "Contrordine". Sta di fatto che si va velocemente verso la dissoluzione dell'Euro come liberazione da una schiavitù economica di cui ormai tutti siamo informati e stanchi!
Non esiste più comunismo o fascismo, destra o sinistra, ma solo affiliati al gruppo dei banchieri e/o delle multinazioniali e piccole fazioni massoniche che in sordina stanno cercando la controrivolta?

Articolo di Andrea Deugeni

Considerazioni di Arthur McPaul

Fonte:
http://affaritaliani.libero.it/economia/eurocrisi_ritorno_al_marco30112011.html?refresh_ce

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