Il velivolo spaziale Dawn della NASA ha inviato le prime immagini dell'asteroide gigante Vesta, da bassa quota, ottenute dalla fotocamera framing, che mostrano la superficie puntinata e grumosa in un dettaglio mai visto prima, esaudendo la curiosità degli scienziati che stanno studiando Vesta, per scoprire indizi sulla storia antica del Sistema Solare.
In questa dettagliata risoluzione, la superficie mostra abbondanti piccoli crateri, e piccole scanalature con lineamenti che ricordano le strutture viste in bassa risoluzione dei dati da orbite più elevate.
Inoltre, questa scala di dettaglio mette in luce piccoli affioramenti di materiali chiari e scuri. Una galleria di immagini puó essere vista online all'indirizzo: http://www.nasa.gov/mission_pages/dawn/multimedia/gallery-index.html.
Le immagini sono state inviate alla Terra il 13 dicembre. Gli scienziati ritengono di acquisire dati in orbita da bassa quota per almeno 10 settimane e mapperanno l'intera superficie. Gli obiettivi scientifici primari sono per conoscere la composizione elementare della superficie di Vesta con il rivelatore di raggi gamma e neutroni e sondare la struttura interna dell'asteroide, misurando il suo campo gravitazionale.
Traduzione a cura di Arthur Mcpaul
Fonte:
http://www.nasa.gov/mission_pages/dawn/news/dawn20111221.html
In questa dettagliata risoluzione, la superficie mostra abbondanti piccoli crateri, e piccole scanalature con lineamenti che ricordano le strutture viste in bassa risoluzione dei dati da orbite più elevate.
Inoltre, questa scala di dettaglio mette in luce piccoli affioramenti di materiali chiari e scuri. Una galleria di immagini puó essere vista online all'indirizzo: http://www.nasa.gov/mission_pages/dawn/multimedia/gallery-index.html.
Le immagini sono state inviate alla Terra il 13 dicembre. Gli scienziati ritengono di acquisire dati in orbita da bassa quota per almeno 10 settimane e mapperanno l'intera superficie. Gli obiettivi scientifici primari sono per conoscere la composizione elementare della superficie di Vesta con il rivelatore di raggi gamma e neutroni e sondare la struttura interna dell'asteroide, misurando il suo campo gravitazionale.
Traduzione a cura di Arthur Mcpaul
Fonte:
http://www.nasa.gov/mission_pages/dawn/news/dawn20111221.html
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