Una cometa scoperta di recente potrebbe presto avere un incontro molto ravvicinato con Marte, con rischio di impatto molto molto alto.
Secondo i modelli preliminari di previsione orbitali, la cometa C/2013 A1 passerà vicinissima a Marte il 19 ottobre 2014. L'intruso ghiacciato, probabilmente proviene dalla Nube di Oort (una regione densa di miliardi di comete ghiacciate che circonda il Sistema Solare).
Nel 1994 la cometa Shoemaker-Levy 9 si schiantó su Giove, regalandoci foto strepitose e studi altrimenti impossibili sulla sua atmosfera di gigante gassoso. Ma anche Marte, come la Terra, in passato, furono colpito da comete in passato anche se non abbiamo filmati spettacolari e prove dirette.
Si ritiene gli oceani siano stati creati, in parte, dall'acqua erogata dalle comete, ma gli impatti cometari portano con sè, parte della vita contenendo preziose molecole prebiotiche come gli aminoacidi.
C/2013 A1 è stata scoperta dal cacciatore di comete Robert McNaught Robert presso l'Osservatorio Siding Spring nel New South Wales, in Australia, il 3 gennaio 2013. Dopo la scoperta, gli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona guardarono le immagini dell'8 dicembre 2012 in cui appariva già, calcolando quindi la sua traiettoria orbitale che potrebbe intersecare Marte il 19 ottobre 2014.
Secondo i calcoli del NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL), la cometa dovrebbe passare da Marte a circa 0,0007 UA (circa 63,000 chilometri).
A causa delle incertezze nelle osservazioni, essendo la cometa osservata solo da 74 giorni, è difficile per gli astronomi prevedere la posizione precisa e potrebbe avvicinarsi anche solo a 0.008 AU (650.000 km), distanza di sicurezza.
Ma potrebbe anche, impattare su Marte ad oltre 35 chilometri al secondo (126.000 miglia all'ora).
Inoltre, non sappiamo ancora quanto grande sia C/2013 A1, ma in genere le comete non sono piccole. Se colpisse il Pianeta Rosso, l'impatto potrebbe essere un enorme evento globale.
Un flyby a quella distanza significa che forse C3/2013 A1 disporrà di una coda intorno al suo nucleo (riscaldato dalla radiazione solare), e la flotta di orbiter attorno a Marte avranno una visione molto ravvicinata di questo storico evento, che ha il potenziale per essere più spettacolare di quanto farà la Cometa ISON entro la fine dell'anno. Ma la natura delle comete è difficile da prevedere, non sapremo in anticipo se il riscaldamento del Sole sarà sufficiente per il riscaldamento del nucleo.
L'impatto su Marte, potrebbe portare miliardi di litri di acqua sul Pianeta, creando un lago che peró evaporerebbe in qualche migliaia di anni. Potrebbe anche gettare nell'atmosfera polvere e cambiare il clima dell'intero pianeta, troppo poco forse per un Terra-Forming, ma senza dubbio ideale per studiare un fenomeno epocale che farebbe balzare le nostre conoscenze sulla formazione planetaria e della vita a livelli impensabili.
Restiamo in attesa dei nuovi calcoli orbitali.
Fly-by. Credit: NASA
A cura di Arthur McPaul
Fonte:
http://news.discovery.com/space/astronomy/could-a-comet-hit-mars-in-2014-130225.htm/
Secondo i modelli preliminari di previsione orbitali, la cometa C/2013 A1 passerà vicinissima a Marte il 19 ottobre 2014. L'intruso ghiacciato, probabilmente proviene dalla Nube di Oort (una regione densa di miliardi di comete ghiacciate che circonda il Sistema Solare).
Nel 1994 la cometa Shoemaker-Levy 9 si schiantó su Giove, regalandoci foto strepitose e studi altrimenti impossibili sulla sua atmosfera di gigante gassoso. Ma anche Marte, come la Terra, in passato, furono colpito da comete in passato anche se non abbiamo filmati spettacolari e prove dirette.
Si ritiene gli oceani siano stati creati, in parte, dall'acqua erogata dalle comete, ma gli impatti cometari portano con sè, parte della vita contenendo preziose molecole prebiotiche come gli aminoacidi.
C/2013 A1 è stata scoperta dal cacciatore di comete Robert McNaught Robert presso l'Osservatorio Siding Spring nel New South Wales, in Australia, il 3 gennaio 2013. Dopo la scoperta, gli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona guardarono le immagini dell'8 dicembre 2012 in cui appariva già, calcolando quindi la sua traiettoria orbitale che potrebbe intersecare Marte il 19 ottobre 2014.
Secondo i calcoli del NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL), la cometa dovrebbe passare da Marte a circa 0,0007 UA (circa 63,000 chilometri).
A causa delle incertezze nelle osservazioni, essendo la cometa osservata solo da 74 giorni, è difficile per gli astronomi prevedere la posizione precisa e potrebbe avvicinarsi anche solo a 0.008 AU (650.000 km), distanza di sicurezza.
Ma potrebbe anche, impattare su Marte ad oltre 35 chilometri al secondo (126.000 miglia all'ora).
Inoltre, non sappiamo ancora quanto grande sia C/2013 A1, ma in genere le comete non sono piccole. Se colpisse il Pianeta Rosso, l'impatto potrebbe essere un enorme evento globale.
Un flyby a quella distanza significa che forse C3/2013 A1 disporrà di una coda intorno al suo nucleo (riscaldato dalla radiazione solare), e la flotta di orbiter attorno a Marte avranno una visione molto ravvicinata di questo storico evento, che ha il potenziale per essere più spettacolare di quanto farà la Cometa ISON entro la fine dell'anno. Ma la natura delle comete è difficile da prevedere, non sapremo in anticipo se il riscaldamento del Sole sarà sufficiente per il riscaldamento del nucleo.
L'impatto su Marte, potrebbe portare miliardi di litri di acqua sul Pianeta, creando un lago che peró evaporerebbe in qualche migliaia di anni. Potrebbe anche gettare nell'atmosfera polvere e cambiare il clima dell'intero pianeta, troppo poco forse per un Terra-Forming, ma senza dubbio ideale per studiare un fenomeno epocale che farebbe balzare le nostre conoscenze sulla formazione planetaria e della vita a livelli impensabili.
Restiamo in attesa dei nuovi calcoli orbitali.
Fly-by. Credit: NASA
A cura di Arthur McPaul
Fonte:
http://news.discovery.com/space/astronomy/could-a-comet-hit-mars-in-2014-130225.htm/
Nessun commento:
Posta un commento