Aggiornamento:
La NASA estenderà la missione internazionale Cassini-Huygens per esplorare Saturno e le sue lune fino al 2017. L'agenzia fiscale prevede una proroga di bilancio 60 milioni dollari all'anno per la continuazione dello studio del celebre pianeta con gli anelli.
"Questa è una missione che non smette mai di fornire sorprendenti risultati scientifici e nuove prospettive, Questa incredibile missione ha rivoluzionato la nostra conoscenza di Saturno e ldele sue lune." ha detto Jim Green, direttore della divisione di scienze planetarie della NASA a Washington.
"L'estensione della missione ci da la possibilità unica di seguire le variazioni stagionali di un sistema esterno per tuuta la sua durata, e le scoperte più interessanti devono ancora avvenire", ha dichiarato Bob Pappalardo, scienziato del progetto Cassini della NASA's Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.
"L'estensione della missione ci da la possibilità unica di seguire le variazioni stagionali di un sistema esterno per tuuta la sua durata, e le scoperte più interessanti devono ancora avvenire", ha dichiarato Bob Pappalardo, scienziato del progetto Cassini della NASA's Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.
"Questa seconda proroga, chiamata "Cassini Solstice Mission", consentirà agli scienziati di studiare si cambiamenti climatici e stagionali del pianeta e delle sue lune.
Un periodo stagionale completo su Saturno non era mai stato studiato a questo livello di dettaglio. Il calendario della missione Solstice richiederà altre 155 orbite intorno al pianeta, 54 flyby con Titano e 11 sorvoli della gelida luna Encelado.
L'estensione della missione inoltre permetterà agli scienziati di continuare le osservazioni degli anelli di Saturno e della sua magnetosfera. La sonda farà ripetute immersioni tra Saturno i suoi anelli per studiare ta struttura interna, le sue fluttuazioni magnetiche e di massa.
Gli scienziati sperano ottenere le risposte a molte domande che si sono sviluppate durante il corso della missione, l'anomala rotazione di Saturno e l'eventuale presenza di un oceano sotto la superfice di Encelado.
Un periodo stagionale completo su Saturno non era mai stato studiato a questo livello di dettaglio. Il calendario della missione Solstice richiederà altre 155 orbite intorno al pianeta, 54 flyby con Titano e 11 sorvoli della gelida luna Encelado.
L'estensione della missione inoltre permetterà agli scienziati di continuare le osservazioni degli anelli di Saturno e della sua magnetosfera. La sonda farà ripetute immersioni tra Saturno i suoi anelli per studiare ta struttura interna, le sue fluttuazioni magnetiche e di massa.
Gli scienziati sperano ottenere le risposte a molte domande che si sono sviluppate durante il corso della missione, l'anomala rotazione di Saturno e l'eventuale presenza di un oceano sotto la superfice di Encelado.
link: http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2010-039
In questi video sono raccolte le principali e spettacolari immagini catturate dall'orbiteer Cassini-Huygens
La storia
La missione Cassini fu già programmata nel lontano 1982, dalla Fondazione Europea delle Scienze e dall'Accademia Americana delle Scienze, ma si dovette attendere il Il 15 ottobre 1997, prima che il vettore di lancio statunitense Titan IVB Centaur potesse fare decollo.
Partito per lo spazio dal Complesso di lancio 40 del John F. Kennedy Space Center (Florida), il razzo vettore aveva a bordo l'orbiter Cassini della NASA che inglobava il lander Huygens dell'ESA.
L'obiettivo di Cassini era entrare in orbita su Saturno, per studiare il pianeta, le sue lune, i suoi anelli e portare la Huygens su Titano, dove Il 14 gennaio 2005 sarebbe sbarcata con successo.
Partito per lo spazio dal Complesso di lancio 40 del John F. Kennedy Space Center (Florida), il razzo vettore aveva a bordo l'orbiter Cassini della NASA che inglobava il lander Huygens dell'ESA.
L'obiettivo di Cassini era entrare in orbita su Saturno, per studiare il pianeta, le sue lune, i suoi anelli e portare la Huygens su Titano, dove Il 14 gennaio 2005 sarebbe sbarcata con successo.
L'orbiter Cassini prende il nome dall'astronomo italiano Gian Domenico Cassini che fu uno dei primi e più importanti astronomi a studiare Saturno. Il lander Huygens, prende invece il nome dall'astronomo olandese Christiaan Huygens che scoprì Titano e che dedicò anch'egli i suoi studi a Saturno.
Il lungo viaggio durato ben 7 anni, vide l'11 giugno 2004 il passaggio ravvicinato a Febe, satellite di Saturno e solo il 1º luglio 2004 l'entrata in orbita, dopo aver percorso ben 3 miliardi e mezzo di chilometri, a circa 24000 km dalla superficie del pianeta, pari a circa un sesto del suo diametro.
Il 6 luglio 2004 fu effettuato il suo primo passaggio ravvicinato con Titano e ad ottobre 2004 passò a soli 1200 km di quota da esso.
Il 25 dicembre 2004 la sonda Huygens si separò dalla nave madre per affrontare altri 20 giorni di viaggio e 4 milioni di chilometri verso Titano.
Il 6 luglio 2004 fu effettuato il suo primo passaggio ravvicinato con Titano e ad ottobre 2004 passò a soli 1200 km di quota da esso.
Il 25 dicembre 2004 la sonda Huygens si separò dalla nave madre per affrontare altri 20 giorni di viaggio e 4 milioni di chilometri verso Titano.
La sonda Huygens iniziò quindi la discesa nell'atmosfera scattando ben 350 foto inviate a Terra a fronte delle 700 previste. Subito dopo l'atterraggio le prime foto ci mostrarono un pianeta arido e del tutto simile al desertico Marte.
Nel frattempo la Cassini proseguì nella sua orbita per effettuare voli ravvicinati agli altri corpi del sistema saturniano, ed esplorare le regioni polari ed equatoriali del gigante gassoso.
Il 17 febbraio 2005 Cassini incontrò Encelado ad una distanza di 1180 km e inviò le prime immagini a terra. Ma il 9 marzo 2005 lo "sfiorò" a soli 500 km, registrando la presenza di una sua atmosfera.
Il 16 aprile 2005 incontrò ancora Titano alla distanza record di 1025 km, raccogliendo dati sulla sua atmosfera superiore e scoprendo molecole complesse a base di carbonio.
Da metà maggio fino a settembre 2005 la sonda iniziò a studiare principalmente il sistema di anelli di Saturno e scoprì una nuova luna chiamata poi Dafni. Il 24 settembre 2005 Cassini si avvicinò alla luna Teti ad una distanza di 1500 km e due giorni dopo toccò Iperione. L' 11 ottobre 2005 era la volta di Dione ad una distanza di 500 km. Il 26 novembre 2005 inviò a terra immagini su Rea e nei mesi successivi continuò lo studio di Titano con numerosi incontri ravvicinati, confermando la presenza di laghi di idrocarburi sulla sua superfice.
Il 17 febbraio 2005 Cassini incontrò Encelado ad una distanza di 1180 km e inviò le prime immagini a terra. Ma il 9 marzo 2005 lo "sfiorò" a soli 500 km, registrando la presenza di una sua atmosfera.
Il 16 aprile 2005 incontrò ancora Titano alla distanza record di 1025 km, raccogliendo dati sulla sua atmosfera superiore e scoprendo molecole complesse a base di carbonio.
Da metà maggio fino a settembre 2005 la sonda iniziò a studiare principalmente il sistema di anelli di Saturno e scoprì una nuova luna chiamata poi Dafni. Il 24 settembre 2005 Cassini si avvicinò alla luna Teti ad una distanza di 1500 km e due giorni dopo toccò Iperione. L' 11 ottobre 2005 era la volta di Dione ad una distanza di 500 km. Il 26 novembre 2005 inviò a terra immagini su Rea e nei mesi successivi continuò lo studio di Titano con numerosi incontri ravvicinati, confermando la presenza di laghi di idrocarburi sulla sua superfice.
Il 12 marzo 2008 sfiorò Encelado ad una distanza di 48 Km attraversando ed analizzando il pennacchio in eruzione di un gayser, scoprendo che era composto da acqua e composti organici. Il 2008 doveva essere l'anno finale della sua lunga missione esplorativa, ma essendo ancora in eccellente stato, la NASA e l'ESA decisero di prolungarla ad oltranza, ottenendo nuovi fondi e dando vita a quella nuova missione conosciuta come "mission extended" (missione estesa), ribattezzata poi Cassini Equinox.
Attualmente la sonda è al suo 66 flyby con Titano, dopo aver svelato la maggior parte dei segreti della luna e di tutto il sistema saturniano ed è appena iniziata la nuova missione: Cassini Solstice Mission.
English news:
NASA Extends Cassini's Tour of Saturn, Continuing International Cooperation for World Class SciencePASADENA, Calif. --NASA will extend the international Cassini-Huygens mission to explore Saturn and its moons to 2017. The agency's fiscal year 2011 budget provides a $60 million per year extension for continued study of the ringed planet.
"This is a mission that never stops providing us surprising scientific results and showing us eye popping new vistas," said Jim Green, director of NASA's planetary science division at NASA Headquarters in Washington. "The historic traveler's stunning discoveries and images have revolutionized our knowledge of Saturn and its moons."
Cassini launched in October 1997 with the European Space Agency's Huygens probe. The spacecraft arrived at Saturn in 2004. The probe was equipped with six instruments to study Titan, Saturn's largest moon. Cassini's 12 instruments have returned a daily stream of data from Saturn's system for nearly six years. The project was scheduled to end in 2008, but the mission received a 27-month extension to Sept. 2010.
"The extension presents a unique opportunity to follow seasonal changes of an outer planet system all the way from its winter to its summer," said Bob Pappalardo, Cassini project scientist at NASA's Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, Calif. "Some of Cassini's most exciting discoveries still lie ahead."
This second extension, called the Cassini Solstice Mission, enables scientists to study seasonal and other long-term weather changes on the planet and its moons. Cassini arrived just after Saturn's northern winter solstice, and this extension continues until a few months past northern summer solstice in May 2017. The northern summer solstice marks the beginning of summer in the northern hemisphere and winter in the southern hemisphere.
A complete seasonal period on Saturn has never been studied at this level of detail. The Solstice mission schedule calls for an additional 155 orbits around the planet, 54 flybys of Titan and 11 flybys of the icy moon Enceladus.
The mission extension also will allow scientists to continue observations of Saturn's rings and the magnetic bubble around the planet known as the magnetosphere. The spacecraft will make repeated dives between Saturn and its rings to obtain in depth knowledge of the gas giant. During these dives, the spacecraft will study the internal structure of Saturn, its magnetic fluctuations and ring mass.
The mission will be evaluated periodically to ensure the spacecraft has the ability to achieve new science objectives for the entire extension.
"The spacecraft is doing remarkably well, even as we endure the expected effects of age after logging 2.6 billion miles on its odometer," said Bob Mitchell, Cassini program manager at JPL. "This extension is important because there is so much still to be learned at Saturn. The planet is full of secrets, and it doesn't give them up easily."
Cassini's travel scrapbook includes more than 210,000 images; information gathered during more than 125 revolutions around Saturn; 67 flybys of Titan and eight close flybys of Enceladus. Cassini has revealed unexpected details in the planet's signature rings, and observations of Titan have given scientists a glimpse of what Earth might have been like before life evolved.
Scientists hope to learn answers to many questions that have developed during the course of the mission, including why Saturn seems to have an inconsistent rotation rate and how a probable subsurface ocean feeds the Enceladus' jets.
The Cassini-Huygens mission is a cooperative project of NASA, the European Space Agency and the Italian Space Agency. JPL manages the project for NASA's Science Mission Directorate in Washington. The Cassini orbiter was designed, developed and assembled at JPL.
More Cassini information is available, at http://www.nasa.gov/cassini and http://saturn.jpl.nasa.gov.
Adattamento e traduzione dell'italiano a cura di Arthur McPaul
I diritti delle immagini, dell'articolo orignale e dei contenuti video sono proprietà di NASA ed ESA.
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