Potrebbe essere stato un getto di acqua geotermica bollente, fuoruscito dal sottosuolo per il terremoto, la causa della moria di migliaia di pesci che si e’ verificata nel cavo Diversivo in localita’ Canaletto a Massa finalese, in provincia di Modena.
E’ questo il primo risultato degli esami strumentali effettuati venerdì sul posto dai tecnici della Provincia a e dell’Arpa in seguito alle segnalazioni dei cittadini. Dalle misurazioni e’ risultato che la temperatura dell’acqua, proprio venerdì mattina, era di 25 gradi: non abbastanza calda per uccidere i pesci, spiegano i tecnici, ma troppo rispetto alle condizioni atmosferiche e generali.
L’ipotesi, che dovra’ essere confermata dall’analisi dei prelievi effettuati dall’Arpa, e’ quindi che il terremoto di domenica scorsa, il 20 maggio, abbia smosso il fondale aprendo il passaggio a getti di acqua molto calda provenienti dal sottosuolo o a gas che hanno soffocato i pesci, che possono essere morti anche non immediatamente ma a distanza di tempo per le conseguenze dell’eccessivo calore o dell’anossia.
Dalle misurazioni risulta che ora l’acqua sia sufficientemente ossigenata e che quindi si stiano ripristinando le condizioni di normalita’. Non è però da escludere che quanto accaduto sia stato una sorta di “segno premonitore” della nuova forte scossa di martedì mattina, anche se le attuali conoscenze scientifiche non ci consentono di poter dimostrare e capire un simile meccanismo.
A Cura Di Beppe Caridi
Fonte:
http://www.meteoweb.eu/2012/05/la-moria-di-pesci-a-massa-finalese-causa-della-prima-scossa-o-segno-premonitore-di-quella-successiva/137047/
E’ questo il primo risultato degli esami strumentali effettuati venerdì sul posto dai tecnici della Provincia a e dell’Arpa in seguito alle segnalazioni dei cittadini. Dalle misurazioni e’ risultato che la temperatura dell’acqua, proprio venerdì mattina, era di 25 gradi: non abbastanza calda per uccidere i pesci, spiegano i tecnici, ma troppo rispetto alle condizioni atmosferiche e generali.
L’ipotesi, che dovra’ essere confermata dall’analisi dei prelievi effettuati dall’Arpa, e’ quindi che il terremoto di domenica scorsa, il 20 maggio, abbia smosso il fondale aprendo il passaggio a getti di acqua molto calda provenienti dal sottosuolo o a gas che hanno soffocato i pesci, che possono essere morti anche non immediatamente ma a distanza di tempo per le conseguenze dell’eccessivo calore o dell’anossia.
Dalle misurazioni risulta che ora l’acqua sia sufficientemente ossigenata e che quindi si stiano ripristinando le condizioni di normalita’. Non è però da escludere che quanto accaduto sia stato una sorta di “segno premonitore” della nuova forte scossa di martedì mattina, anche se le attuali conoscenze scientifiche non ci consentono di poter dimostrare e capire un simile meccanismo.
A Cura Di Beppe Caridi
Fonte:
http://www.meteoweb.eu/2012/05/la-moria-di-pesci-a-massa-finalese-causa-della-prima-scossa-o-segno-premonitore-di-quella-successiva/137047/
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