La superficie lunare è puntellata da migliaia di crateri da impatto, i resti delle collisioni che si sono verificati negli ultimi 4,5 miliardi di anni.
Il bacino Orientale, contiene una parte considerevole di recente formazione che si distingue dal resto. Il cratere, che si trova lungo il confine sud-occidentale tra le parti visibili e oscure della Luna, appare come una macchia scura circondata da cerchi concentrici di ejecta che raggiungono più di 900 km (560 miglia) dal punto d'impatto.
Anche se altri crateri sono dotati di anelli simili, la superficie lunare che circonda il bacino Orientale è insolitamente dura con concavità ridotta. Le caratteristiche anomale sono state identificate dal team di Kreslavsky dopo aver prodotto una mappa della rugosità della superficie lunare topografica grazie alle osservazioni dal Lunar Orbiter Laser Altimeter a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter.
Il fatto che altri crateri, anche quelli di analoghe dimensioni ed età, non abbiano caratteristiche simili, suggerisce agli autori che meccanismi quali agenti atmosferici o assestamenti gravitazionale non possono spiegare l'anomalia.
Invece, gli autori suggeriscono che il bacino Orientale, che si è formato circa 3,8 miliardi di anni fa, si distingue semplicemente perché è il più giovane grande cratere.
Essi propongono che ogni volta che un grande corpo impatta sulla Luna, le onde sismiche prodotte durante l'impatto si muovono attraverso il materiale solido lunare, inducendo uno scuotimento sismico che provoca frane e la sedimentazione di superficie. Si stima che il dispositivo di simulazione dovrebbe essere di almeno 100 km (62 miglia) per causare un notevole scuotimento sismico.
Purtroppo, per gli autori potrebbe essere necessario aspettare più di un pó di tempo per testare definitivamente le loro ipotesi, almeno fino a quando la Luna sarà nuovamente scossa da un asteroide massiccio, un evento cui il verificarsi è previsto nel prossimo futuro.
Traduzione e Adattamento A Cura Di Arthur McPaul
Foto In Alto
Bacino Orientale (credit: NASA)
Fonte:
http://c727752.r52.cf2.rackcdn.com/lro/lro_orientale.jpg
Il bacino Orientale, contiene una parte considerevole di recente formazione che si distingue dal resto. Il cratere, che si trova lungo il confine sud-occidentale tra le parti visibili e oscure della Luna, appare come una macchia scura circondata da cerchi concentrici di ejecta che raggiungono più di 900 km (560 miglia) dal punto d'impatto.
Anche se altri crateri sono dotati di anelli simili, la superficie lunare che circonda il bacino Orientale è insolitamente dura con concavità ridotta. Le caratteristiche anomale sono state identificate dal team di Kreslavsky dopo aver prodotto una mappa della rugosità della superficie lunare topografica grazie alle osservazioni dal Lunar Orbiter Laser Altimeter a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter.
Il fatto che altri crateri, anche quelli di analoghe dimensioni ed età, non abbiano caratteristiche simili, suggerisce agli autori che meccanismi quali agenti atmosferici o assestamenti gravitazionale non possono spiegare l'anomalia.
Invece, gli autori suggeriscono che il bacino Orientale, che si è formato circa 3,8 miliardi di anni fa, si distingue semplicemente perché è il più giovane grande cratere.
Essi propongono che ogni volta che un grande corpo impatta sulla Luna, le onde sismiche prodotte durante l'impatto si muovono attraverso il materiale solido lunare, inducendo uno scuotimento sismico che provoca frane e la sedimentazione di superficie. Si stima che il dispositivo di simulazione dovrebbe essere di almeno 100 km (62 miglia) per causare un notevole scuotimento sismico.
Purtroppo, per gli autori potrebbe essere necessario aspettare più di un pó di tempo per testare definitivamente le loro ipotesi, almeno fino a quando la Luna sarà nuovamente scossa da un asteroide massiccio, un evento cui il verificarsi è previsto nel prossimo futuro.
Traduzione e Adattamento A Cura Di Arthur McPaul
Foto In Alto
Bacino Orientale (credit: NASA)
Fonte:
http://c727752.r52.cf2.rackcdn.com/lro/lro_orientale.jpg
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