venerdì 6 luglio 2012

N. Solomey Ritiene Che Higgs Porterà A Nuove Meravigliose Tecnologie





"Nel perseguimento di domande apparentemente infinite, ci può essere solo più comprensione.

Questo era il sentimento prevalente del fisico Nickolas Solomey, Mercoledì 4 luglio, dopo che al Centro Europeo di Ricerca Nucleare (meglio conosciuto come CERN), hanno annunciato la probabile scoperta del bosone di Higgs, una particella che gli scienziati del centro di ricerca di Ginevra, ritengono possa sbloccare alcune delle risposte alle origini del nostro Universo.

L'Higgs, che fino ad ora era stata puramente teorica, è considerata la chiave per comprendere perché la materia ha massa, che si combina con la gravità per dare tutto il peso agli oggetti.

L'esistenza della particella è considerata fondamentale per la creazione dell'Universo.

"Ora che sappiamo che esiste, c'è da chiedersi dove essa proviene?" secondo Solomey, il direttore di fisica alla Wichita State University. E poi: "Come agisce e se forse un giorno potremo iniziare ad usarla?".

Solomey ha diversi stretti legami con la saga che ha portato alla scoperta del bosone Higgs.
Il soprannome comunemente usato per il bosone di Higgs nella cultura popolare è la "particella di Dio", coniato da un intimo amico di Solomey, Leon Lederman, nel titolo del suo popolare libro sulla fisica delle particelle, "La particella di Dio: Se l'universo è la risposta, qual è la domanda?".

Il soprannome induce gli scienziati a pensare che particella ci possa raccontare la genesi della creazione. Solomey disse in merito che: "Leon aveva solo bisogno di un titolo accattivante per il suo libro. So che si rammarica. Ci conosciamo da molto tempo".

Solomey, nativo di Pittsburgh, ha lavorato al CERN nel periodo 1985-1992 sotto la direzione del Premio Nobel Georges Charpak e ha conseguito il Ph.D. in fisica delle particelle presso l'Università di Ginevra nel 1992.

Mentre al CERN, Charpak e Solomey hanno lavorato per creare strati di materia ad alta densità..

"Abbiamo fatto delle collisioni di ioni pesanti", ha detto Solomey. "Stavamo cercando di creare un ambiente troppo caldo per i protoni e i neutroni. La chiave per qualsiasi fraintendimento del nostro lavoro è che stavamo creando le condizioni che erano presenti all'inizio del Big Bang. Quello che abbiamo fatto è stato così controllato in uno spazio così piccolo in cui non è possibile rilasciare più energia di quanta se ne mette dentro".

La scoperta del bosone di Higgs al CERN solleva la domanda: Se gli scienziati stanno creando una particella che professa di essere il luogo in cui tutta la massa giace, come possono contenere la sua crescita? Il bosone di Higgs presenta pericolo per il pianeta?

"Non c'è pericolo, perché ci vuole una certa quantità di energia per farlo e non se ne può ottenere più di quanta se mette dentro", ha detto Solomey. L'acceleratore di particelle sta producendo una certa quantità di energia elettrica e non è come se fosse incontrollata o ci sono un numero infinito di particelle".

"Si stanno producendo particelle elementari in una quantità non pericolosa".

Solomey ha anche sottolineato che la scoperta del bosone di Higgs potrebbe richiedere molto tempo per essere compresa appieno, paragonandola alla scoperta dell'elettrone da parte di JJ Thomson nel 1897.

"Immaginate dopo che Thomson scoprì l'elettrone, ci sono voluti ben dai 50 ai 100 anni per imparare a manipolarla", ha detto Solomey. "per creare televisori, radio a transistor, come fare immagini mediche ... sterilizzare i nostri cibi etc."

"La scoperta del bosone di Higgs potrebbe portare a cose nuove ... immaginiamo tutto ciò che ha una massa e come si accoppia a masse diverse. Potremmo applicare queste cose a nuove meravigliose tecnologie.

Traduzione A cura Di Arthur McPaul

Fonte:
http://csmonitor.com/Science/2012/0705/Higgs-boson-discovery-could-usher-in-new-wonderful-technologies-says-physicist-video

2 commenti:

  1. Trau un po potremo creare l'overboard di ritorno al futuro. Figo!!!!

    RispondiElimina
  2. Speriamo di poter vedere queste "meraviglie" nell'arco della nostra vita...

    RispondiElimina