Annunciata nel corso dello European Planetary Science Congress la scoperta di uno strato di ozono nell’atmosfera di Venere. Il pianeta mostra così di avere un altro aspetto in comune con la Terra e Marte.
Con una atmosfera così spessa e densa, intorno a Venere non poteva mancare l’ozono. Uno strato di questo gas, composto da tre atomi di ossigeno, avvolge il pianeta: la scoperta è stata annunciata nell’ambito del congressoEPSC (European Planetary Science Congress), in corso dal 2 al 7 ottobre a Nantes, in Francia.
Individuare proprio il sottile strato di ozono all’interno del guscio gassoso che costituisce l’atmosfera venusiana è stato possibile grazie allo strumento SPICAV: si tratta di uno dei tre spettrometri (fra cui anche VIRTIS realizzato con un fortissimo coinvolgimento italiano di cui è CoPIGiuseppe Piccioni dell’INAF-IASF di Roma) che si trovano a bordo della sonda Venus Express, attualmente in orbita intorno al pianeta. Per scovare l’ozono, potremmo dire che SPICAV si è servito di un trucco: più che puntare direttamente all’involucro gassoso di Venere, ha guardato le stelle visibili dall’altra parte di esso. Prima di arrivare a SPICAV, quindi, la luce delle stelle osservate doveva passare attraverso l’atmosfera che si comporta come un filtro, lasciando passare la radiazione corrispondente a certe lunghezze d’onda e bloccando, ovvero assorbendo, quella tipica di certe altre.
Poiché certi gas si possono riconoscere proprio dal tipo di radiazione che assorbono, SPICAV ha potuto stabilire che se certe lunghezze d’onda mancavano all’appello era perché c’era l’ozono ad assorbirle. Ora sappiamo che anche nell’atmosfera di Venere, come in quelle di Marte e della Terra, c’è uno strato di questo gas. Sul nostro pianeta la sua presenza è in larga parte dovuta alla vita e, allo stesso tempo, è fondamentale per la vita. L’ozono terreste, infatti, è stato e continua ad essere tutt’ora prevalentemente prodotto da processi biologici. La sua presenza è fondamentale perché assorbendo la radiazione ultravioletta funziona coma una sorta di scudo protettivo. L’ozono di Marte e Venere è distribuito lungo uno strato molto meno denso di quello terrestre ed è prodotto quando la radiazione solare “rompe” le molecole di anidride carbonica liberando atomi di ossigeno che poi si uniscono in coppie, formando molecole di ossigeno, o in gruppi di tre, formando appunto ozono.
La presenza di ozono atmosferico è, da ora, una caratteristica che accomuna tre pianeti rocciosi intorno al Sole. Nel momento in cui ne individuassimo uno in orbita intorno a un’altra stella e nella sua atmosfera rilevassimo la presenza di ozono, facendo gli opportuni confronti con i nostri tre “casi noti” potremmo trarre conclusioni molto interessanti sulle sue condizioni di abitabilità.
di Elena Lazzaretto
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