martedì 29 giugno 2010

Le sonde Voyager, infinita avventura

Risolti i problemi di trasmissione dati con la Terra, continua senza sosta l'affascinante viaggio della sonde Voyager, giunte ormai ai confini del Sistema Solare
L'avventura della leggendaria coppia di navicelle della NASA sembra non avere fine. Dopo i problemi di trasmissione dei dati che avevano afflitto Voyager 2 un paio di mesi fa, tutto sembra adesso tornato alla normalità.

Per quasi 33 anni, le sonde hanno vagato nel Sistema Solare inviando a terra preziosissimi dati sui pianeti giganti esterni e sull'interazione del vento solare, una volta giunti oltre i pianeti.
Il programma Voyager (Voyager in inglese significa Viaggiatore) consistette in due sonde spaziali, la Voyager 1 e la Voyager 2, lanciate nel 1977. Il loro obiettivo era lo studio dei pianeti Giove e Saturno, usando un allineamento planetario vantaggioso che si verificò alla fine degli anni settanta. I progettisti della missione avevano però da tempo adocchiato una possibile estensione della missione verso i pianeti più esterni, anche loro allineati in modo favorevole, e il Voyager 2 proseguì per esplorare Urano e Nettuno.

Entrambe le missioni hanno prodotto grandi quantità di informazioni sui giganti gassosi del sistema solare.
Uno dei motivi del loro funzionamento seppur limitato, è adesso studiale l'interazione dell'eliopausa con lo spazio interstellare e valutare l'eventuale possibilità che esista un corpo di grandi dimensioni oltre Nettuno, il tanto cercato e ipotizzato "planet X".

I contatti con le sonde sono stati quindi mantenuti fino ad oggi, mentre stanno viaggiando verso l'esterno del sistema solare. Le loro batterie radioattive sono state utilizzate con parsimonia nella speranza che possano durare abbastanza per poter trovare l'eliopausa. Alla fine del 2003, il Voyager 1 ha mandato dei dati che potrebbero indicare l'attraversamento dell'eliopausa, ma non ve ne è certezza, mentre il 15 agosto 2006 ha raggiunto una distanza di 100 Unità Astronomiche dal sole.

Le due sonde sono state costruite al Jet Propulsion Laboratory, finanziato dalla NASA. A bordo di ognuna di esse si trova una copia del Voyager Golden Record, un disco registrato d'oro che contiene immagini e suoni della Terra, assieme a qualche istruzione su come suonarlo, nel caso qualcuno (o "qualcosa") lo trovasse.

Le due sonde Voyager sono i velivoli spaziali con il più lungo funzionamento continuo nello spazio profondo. Voyager 2 era stato lanciato il 20 agosto 1977, quando Jimmy Carter era presidente. Voyager 1 invece partì circa due settimane dopo, il 5 settembre. Le due sonde sono gli oggetti costruiti dall'uomo più distanti dalla Terra e sono giunti al bordo dell'eliosfera, la bolla che il Sole crea attorno al Sistema Solare.

I responsabili della missione Voyager 1 si aspettano che lasci il nostro Sistema Solare per entrare nello spazio interstellare nei prossimi cinque anni circa, con Voyager 2 che lo seguirà poco dopo.

Dopo aver percorso più di 21 miliardi di km (13 miliardi di miglia) il suo percorso si è snodato attraverso i pianeti verso lo spazio interstellare, ed è ormai quasi a 14 miliardi dikm (9 miliardi di miglia) dal Sole.
Un segnale da terra, viaggiando alla velocità della luce, impiega circa 12,8 ore di sola andata per raggiungere Voyager 2.

Voyager 1 raggiungerà questo traguardo di 12.000 giorni il 13 LUGLIO 2010 dopo aver percorso oltre 22 miliardi km (14 miliardi di miglia). Voyager 1 è attualmente a più di 17 miliardi di chilometri (11 miliardi miglia) dal sole.

Le sonde Voyager potranno anche contribuire nei prossimi anni ad individuare Nemesis, la presunta nana bruna binaria del Sole, recentemente ribattezzata come Tyche.
Se WISE (il telescopio ad infrarossi della NASA) individuasse davvero questo affascinate e lontanissimo corpo ai confini del Sistema Solare, le due sonde potrebbero essere utilizzate per reperire i dati ravvicinati prima di spegnersi per sempre.


A cura di Arthur McPaul

Fonte: http://www.jpl.nasa.gov/m/news/index.cfm?release=2010-214




1 commento:

  1. La frase "Le loro batterie radioattive" andrebbe sostituita da "Le loro batterie nucleari", credo.

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