Cosa è accaduto realmente ai tempi della missione IRAS?
Cosa fu veramente scoperto?
LA STORIA
Il telescopio spaziale IRAS (Infra Red Astronomical Satellite) fu realizzato dalla collaborazione delle agenzie spaziali di USA, Inghilterra e Olanda.
Lanciato dalla base militare americana di Vandenberg il 25 gennaio 1983, l'IRAS era per l'epoca il più potente strumento osservativo del cielo ad infrarossi costruito dall'uomo.
Con la celebre forma a cilindro di una tonnellata di peso e 3,25 metri di altezza, racchiudeva un sofisticato sistema di raffreddamento che doveva mantenere il telescopio a specchio di 60 cm, ad una temperatura di 1,6 kelvin (circa −272 °C).
Il compito dello strumento era di mappare il cielo alle lunghezze d'onda di 12, 25, 60 e 100 micrometri, con risoluzioni che andavano dal mezzo minuto d'arco (a 12 micrometri) fino a due minuti d'arco (a 100 micrometri). La missione durò meno del previsto (10 mesi) a causa di un guasto che fece evaporare più velocemente del previsto la riserva di elio superfluido usato dal sistema di raffreddamento.
LE SCOPERTE
Nonostante la breve durata, riusci effettivamente a mappare per quattro volte il 96% della volta celeste scoprendo circa 500.000 sorgenti infrarosse, di cui circa 75.000 erano galassie starburst, ancora nella loro fase di formazione stellare. Molte altre sorgenti sono normali stelle circondate da dischi di polveri, probabilmente le prime fasi della formazione di un sistema planetario.
Tra i risultati accertati, la scoperta di un anello di polvere cosmica che circonda il Sistema Solare a una distanza di circa 15 miliardi di chilometri e frammenti rocciosi attorno a Vega, ritenuto dagli astronomi un sistema planetario in formazione.
Jack Meadows e colleghi utilizzarono i risultati per scoprire tre asteroidi (tra cui 3200 Phaethon, un asteroide Apollo, che è il corpo celeste da cui si origina lo sciame meteorico delle Geminidi), sei comete e una grande coda di polveri associata alla cometa Tempel-2.
IL MISTERIOSO OGGETTO
Il telescopio IRAS oltre che mappare il cielo agli infrarossi, probabilmente fu mandato nello spazio anche per verificare la presenza di eventuali corpi transplutoniani super freddi ai confini del Sistema Solare.
L'idea che potesse esistere il "Tenth Planet", a quei tempi era una possibiltà assai veritiera che gli stessi scienziati della NASA affrontavano in pubblicazioni e conferenze senza alcun timore.
Dopo soli pochi giorni dal lancio di IRAS, il 30 gennaio del 1983, il New York Times pubblicava l'articolo
"Clues Get Warm in the Search for Planet X" di John Noble Wilford, in cui si spiegava che il telescopio orbitale avrebbe sicuramente svelato i numerosi misteri circa le irregolarità delle orbite di Urano e Nettuno con la scoperta del "Decimo Pianeta" del Sistema Solare.
Il 10 settembre del 1984, sul "U.S. News and World Report" venne pubblicato un articolo assai interessante intitolato "Planet X — Is It Really Out There?"
Si parla della possibile scoperta effettuata dal satellite IRAS di un oggetto a 50 miliardi di miglia (nautiche) dalla Terra [58 UA], la cui natura ha lasciato perplessi gli scienziati.
Gerry Neugenbaur, direttore dell'Osservatorio Palomar a denti stretti disse:" Tutto quello che posso dire è che non sappiamo di cosa possa trattarsi".
Alcuni astronomi affermarono che poteva trattarsi di una stella collassata o di una nana bruna, con un'atmosfera quasi sicuramente gassosa, responsabile per le anomalie di Urano e Nettuno.
Alla luce dei fatti, a parte questi articoli e altre speculazioni poco scientifiche, inaffidabili e di tipo complottistico, dell'IRAS e della presunta scoperta di Planet X non si è mai saputo più nulla.
In molti libri di astronomia stsmpati negli anni '80, si parlava della spettacolare impresa astronomica di IRAS e si accennava alla possibile scoperta del decimo pianeta.
Tuttavia, nascondere una notizia del genere, non avrebbe senso, perchè nulla implicherebbe come shock emotivo sull'opinione pubblica.
Chi afferma che la NASA nasconde i risultati sul Planet X di IRAS, probabilmente si sbaglia.
E' molto più facile credere che sia stato realmente fotografato ma è tra i migliaia di oggetti non ancora identificati dall'archivio IRAS...
Tuttavia il mistero resta...
Link:
http://it.m.wikipedia.org/wiki/IRAS?wasRedirected=true
http://yowusa.com/planetx/2007/planetx-2007-08b/1.shtml