Nel suo primo documento scientifico il team di New Horizons ha descritto una vasta gamma di nuove scoperte sul sistema di Plutone, grazie ai risultati iniziali dalla sonda, pubblicati sull'edizione del 16 ottobre della rivista Science.
Grazie alla varietà morfologica e geologica di Plutone, della sua tenue atmosfera e delle sue intriganti lune, New Horizons ha rivelato un grado di diversità e complessità che pochi si aspettavano in queste ampie zone fredde del Sistema Solare.
"La missione New Horizons completa la nostra ricognizione iniziale del Sistema Solare, dando all'umanità il primo sguardo su questo mondo affascinante e sul suo sistema di lune", ha dichiarato Jim Green, direttore di Scienze Planetarie alla NASA. "New Horizons, non solo sta scrivendo un libro sul Sistema di Plutone, ma ispirerà le generazioni attuali e future a continuare nell'esplorazione spaziale verso la metà successiva".
New Horizons della NASA ha raggiunto una distanza 13.691 chilometri dalla superficie di Plutone durante il suo avvicinamento del 14 luglio, raccogliendo un tesoro di dati che impiegherà quasi un altro anno per tornare sulla Terra.
I dati restituiti fino ad ora, mostrano una sorprendente varietà di morfologie e di età del terreno, così come le variazioni di colore, la composizione e l'albedo (la riflessività superficiale).
I membri del team hanno anche scoperto prove di una ricca crosta di ghiaccio d'acqua e molteplici strati di foschia nell'atmosfera di Plutone ed una ricchezza di ghiaccio più del previsto.
"Il sistema di Plutone ci ha sorpreso in molti modi, in particolare ci insegna che i piccoli pianeti possono rimanere attivi miliardi di anni dopo la loro formazione", ha detto Stern. "Ci ha anche insegnato importanti lezioni inaspettate sul grado di complessità geologica sia Plutone e che Caronte".
Le osservazioni dei satelliti di Plutone e Caronte mostrano ha una vasta rimodellazione superficiale, con una tettonica estensionale e un enigmatico terreno scuro al suo Polo Nord, che prova le variazioni nella composizione della sua crosta.
Anche se non sono stati rilevati nuovi satelliti, New Horizons ha fornito le prime immagini ad alta risoluzione delle lune più piccole Nix e Hydra, rispettivamente di 54 e 43 chilometri di lunghezza. Sconcertante, le cui riflessività di superficie sono significativamente superiori a Caronte.
Il veicolo spaziale ha raccolto più di 50 gigabit di dati dal sistema di Plutone grazie al Ralph infrared spectrometer/imager, al Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI), allo spettrografo ultravioletto Alice, al gemello REX "radio science experiments", al "Solar Wind Around Pluto" (SWAP) detector, allo spettrometro di particelle cariche PEPSSI ed un rilevatore di polvere costruito è gestito dagli studenti.
Traduzione ed adattamento a cura di Vito Di Paola
Fonte: http://www.sciencedaily.com/releases/2015/10/151015144810.htm
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