domenica 7 marzo 2021

GLOBAL PANDEMIC SIMULATION


https://drive.google.com/uc?export=view&id=1-WpV6xUQqDjULEC4IrtJY4wr5j38Bb7A

Strade vuote la sera, coprifuoco, limitazioni alla libertà personale, misure di protezione individuali e il pericolo derivante da un terribile virus. In TV ogni giorno vengono diramati i bollettini di guerra dall’Italia e dal mondo, siamo continuamente bombardati da messsggi mediatici allarmistici e minacciati continuamente dal poter subire un nuovo Lockdown globale.

Ovviamente è tutto simulato.

Le strade sono vuote non per volontà dei cittadini o a causa di milioni di decessi come dovrebbe essere in caso di vera pandemia, ma per legge, ovvero per un divieto formale. La gente in realtà è viva e vegeta. 
I decessi sono pressoché gli stessi degli anni passati, in una grande nazione come l’Italia è normale che ogni giorno muoiano centinaia di persone al giorno perché altrettante ne nascono mantenendo il numero globale pressoché costante, nonostante facciano credere che stiano morendo.
Il virus fa parte di una famiglia ben nota che esiste dall’alba dei tempi dell’umanità e che notoriamente causa il ben noto e banale raffreddore, anche se in alcuni rari casi può recare danni fino alla morte, come è sempre stato, come sempre sarà.  
Abbiamo la creazione di una situazione sociale surreale, in cui è simulata una pandemia globale, dove la popolazione è stata decimata e i sopravvissuti sono costretti a limitare la propria libertà per essere protetti per sopravvivere. 
Uno scenario impossibile persino per infezioni di gran lunga più pericolose come la peste o l’ebola. L’altissima mortalità non darebbe il tempo a questi patogeni di diffondersi capillarmente e in poche settimane l’epidemia cesserebbe da sola, come accade in alcune zone dell’Africa o dell’India quasi ogni anno. 
Simulata è anche l’informazione dei mass media, che hanno il compito di creare quel contesto psicologico di terrore nella mente nel cittadino. 
Simulata è la necessità di avere al più presto un vaccino. 
Come avrete notato se la stanno prendendo con comodo e da quel che si apprende milioni di dosi di vaccino giacerebbero inutilizzate nelle celle frigorifero degli hangar governativi. Questo perché non c’è un reale bisogno di utilizzarle, ma per creare un oggetto del desiderio che lo faccia aumentare di valore e che crei quel clima di attesa e di frenetica richiesta, come per ogni bene di consumo tipico del sistema capitalistico.
Irreale il pericolo delle presunte varianti, i virus sviluppano ne sviluppano una differente per ogni soggetto che infettano, ma la presenza delle stesse contribuisce a mantenere alto il clima di terrore per un problema che deve essere continuamente percepito come grave, difficile da debellare e quasi irrisolvibile per cui è necessario  convivere. 
Se ci fosse soltanto un “CoVid19”, i milioni di italiani che lo hanno contratto e lo hanno agevolmente superato dopo aver avuto poco più che un banale raffreddore, si ribellerebbero o quantomeno smetterebbero di credere a quello che i media riportano in nome e per conto del Governo. Ecco il perché dell’invenzione delle varianti inglesi, brasiliane, sudafricane ecc. 

Riassumendo, stiamo vivendo:

- Leggi restrittive alla persona;
- Informazione allarmistica;
- Scarsità di vaccini; 
- Proclami di vaccinazione di massa che mai avverrà;
- Necessità di protezione individuale;
- Clima di tensione collettiva;
- Discriminazione e odio per coloro che non credono al virus;
- Minaccia costante di nuovi Lockdown totali;
- Necessità di un Governo d’emergenza.

Questi gli ingredienti del Corona Virus 19 e delle varianti, un immenso esperimento globale per testare i livelli di tolleranza della popolazione mondiale di fronte ad eventuali attacchi batteriologici/virali o nucleari, ma anche di guerra mondiale convenzionale, disastri naturali come l’impatto di un asteroide/cometa o un drastico cambiamento climatico come un Global Warming o un Global Cooling. 
I Governi potranno utilizzare questi dati anche per valutare come le singole popolazioni tollerino le limitazioni di libertà e le nuove leggi restrittive o la derivante crisi economica. 

L’esperimento avrà fine soltanto quando sarà raggiunto il limite di sopportazione globale, ovvero quando le popolazioni inizieranno a mostrare segni di ribellione incontrollabile o quando saranno raccolti tutti i dati sufficienti.

L’esperimento di gestione di una pandemia globale è già stato condotto nel 2018 dalla NASPAA la Network of Schools of Public Policy, Affairs, and Administration is the global standard in public service education negli USA, che ha utilizzato 500 studenti provenienti da tutti il mondo e da altre organizzazioni non governative. 

https://www.naspaa.org/events/student-simulation-competition/past-competitions/2018-global-pandemic

1 commento:

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