Se non è già nello spazio interstellare, poco ci manca. Sono momenti entusiasmanti per il team della sonda Voyager 1 della Nasa, lanciata nel 1977 e ormai giunta alla distanza di 18 miliardi di chilmetri dal Sole, ai limiti estremi del sistema solare. Negli ultimi sette anni la sonda ha esplorato lo strato più esterno della bolla di particelle cariche intorno al Sole. In un solo giorno, lo scorso 28 luglio, la sonda ha rilevato un aumento del cinque per cento nel livello dei raggi cosmici ad alta energia, provenienti dall’esterno del nostro Sistema Solare. Nello stesso giorno, i dati hanno anche mostrato come le particelle di bassa energia prvenienti dall’interno del nostr sistema sia scesa della metà, anche se nel giro di tre giorni i livelli si sono riportati a quelli precedenti.
Un altro segnale di cambiamento che gli scienziati tentano di analizzare è quello della direzione del campo magnetico, i cui dati saranno esaminati nei prossimi mesi. Secondo gli studiosi, quando tutti e tre questi segnali cambieranno in modo permanente, vorrà dire che Voyager sarà nelo spazio interstellare, quindi ufficialmente fuori dal sistema solare. “Siamo certamente in una nuova regione ai margini del Sistema Solare in cui le cose stanno cambiando rapidamente. Ma non siamo ancora in grado di dire che Voyager 1 sia entrato nello spazio interstellare” spiega Edward Stone, scienziato del progetto Voyager presso il California Institute of Technology di Pasadena, California.
I livelli delle particelle ad alta energia rilevati da Voyager sono in crescita da anni, ma sono mai stati alti come ora. Di contro, i livelli delle particelle a bassa energia sono diminuiti negli ultimi due anni e gli scienziati prevedono che scenderanno vicino allo zero quando Voyager 1 passerà finalmente nello spazio interstellare. “I dati sull’aumento e la diminuzione dell’energia sono più chiari di quanto lo erano prima” ha dichiarato Stone “Ma stanno cambiando in un modo che non ci aspettavamo, Voyager ci ha sempre sopreso con nuove scoperte”.
Voyager 1 è stato lanciato il 5 settembre del 1977 ed è ad una distanza di 18 miliardi di kilometri dal Sole, mentre il suo compagno Voyager 2, lanciato il 20 agosto del 1970, si trova a 15 miliardi di kilometri.
“Le nostre due sonde sono forti e sane, nonostante l’avvicinarsi del 35° anniversario del loro lancio” ha detto Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, Pasadena. “Sappiamo che raggiungeranno
lo spazio interstellare. Dobbiamo solo aspettare.”
A cura di Silvia Dragone
Fonte:
http://www.media.inaf.it/2012/08/07/voyager-1-si-avvicina-al-confine/
Un altro segnale di cambiamento che gli scienziati tentano di analizzare è quello della direzione del campo magnetico, i cui dati saranno esaminati nei prossimi mesi. Secondo gli studiosi, quando tutti e tre questi segnali cambieranno in modo permanente, vorrà dire che Voyager sarà nelo spazio interstellare, quindi ufficialmente fuori dal sistema solare. “Siamo certamente in una nuova regione ai margini del Sistema Solare in cui le cose stanno cambiando rapidamente. Ma non siamo ancora in grado di dire che Voyager 1 sia entrato nello spazio interstellare” spiega Edward Stone, scienziato del progetto Voyager presso il California Institute of Technology di Pasadena, California.
I livelli delle particelle ad alta energia rilevati da Voyager sono in crescita da anni, ma sono mai stati alti come ora. Di contro, i livelli delle particelle a bassa energia sono diminuiti negli ultimi due anni e gli scienziati prevedono che scenderanno vicino allo zero quando Voyager 1 passerà finalmente nello spazio interstellare. “I dati sull’aumento e la diminuzione dell’energia sono più chiari di quanto lo erano prima” ha dichiarato Stone “Ma stanno cambiando in un modo che non ci aspettavamo, Voyager ci ha sempre sopreso con nuove scoperte”.
Voyager 1 è stato lanciato il 5 settembre del 1977 ed è ad una distanza di 18 miliardi di kilometri dal Sole, mentre il suo compagno Voyager 2, lanciato il 20 agosto del 1970, si trova a 15 miliardi di kilometri.
“Le nostre due sonde sono forti e sane, nonostante l’avvicinarsi del 35° anniversario del loro lancio” ha detto Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, Pasadena. “Sappiamo che raggiungeranno
lo spazio interstellare. Dobbiamo solo aspettare.”
A cura di Silvia Dragone
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