Questa visuale ravvicinata raffigura la piccola luna di Saturno Pandora, che ovviamente non è il gemello della Terra del film di fantasceinza Avatar, ma soltanto una delle tantissime lune minori del gigante gassoso. La foto è stata ripresa durante il flyby del 3 giugno 2010 e pubblicata dal team della sonda solo adesso.
Pandora è un "asteroide" di 81 chilometri di diametro, e orbita al di là del sottile anello F di Saturno, che è alimentato e disturbato sia Pandora che dall'altra piccola luna Prometeo.
Questo punto di vista guarda verso il lato rivolto verso Saturno-Pandora. Pandora è il Nord e ruotato di 20 gradi a sinistra.
L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 101 mila km da Pandora con angolo di angolo di 28 gradi. La scala dell'immagine è di 603 metri per pixel.
Questo punto di vista guarda verso il lato rivolto verso Saturno-Pandora. Pandora è il Nord e ruotato di 20 gradi a sinistra.
L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 101 mila km da Pandora con angolo di angolo di 28 gradi. La scala dell'immagine è di 603 metri per pixel.
Questa foto strepitosa ho del metafisico. Osserviamo pero oggetti reali e non di fantasia. La luna Encelado sputa acqua dalla sua regione polare sud, mostrando chiaramente i suoi fenomeni noti di "cryovulcanesimo" che lambiscno il debole anello G di Saturno.
L'anello G è in realtà più vicino a Cassini anche se l'anello sembra essere dietro di Encelado. Il piccolo satellite è illuminato dal Sole e si trova nell'emisfero nord di Encelado (504 km di diametro). La luce riflessa da Saturno copre una zona più ampia sul lato rivolto verso Saturno della luna sulla destra.
Il nord su Encelado è alto e questo punto di vista guarda verso il lato soleggiato nord degli anelli appena sopra la ringplane.
L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto, in data 26 aprile 2010. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 993 mila km (617,000 miglia) da Encelado con un angolo di 162 gradi. La scala dell'iimmagine è di 6 km per pixel.
L'anello G è in realtà più vicino a Cassini anche se l'anello sembra essere dietro di Encelado. Il piccolo satellite è illuminato dal Sole e si trova nell'emisfero nord di Encelado (504 km di diametro). La luce riflessa da Saturno copre una zona più ampia sul lato rivolto verso Saturno della luna sulla destra.
Il nord su Encelado è alto e questo punto di vista guarda verso il lato soleggiato nord degli anelli appena sopra la ringplane.
L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto, in data 26 aprile 2010. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 993 mila km (617,000 miglia) da Encelado con un angolo di 162 gradi. La scala dell'iimmagine è di 6 km per pixel.
In alto abbiamo una bellissima ripresa di Titano, che mostra in modo visibile la sua atmosfera, che lo avvolge in modo molto ampio e spesso. L'ottenimento di questo effetto è stato possibile con la la camera che ha utilizzato la luce violetta nel visibile. Il nord è ruotato di 23 gradi a sinistra, in prossimità di quella che sembra essere una cappa atmosferica.
La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 170.000 chilometri da Titano con angolo di 33 gradi. La scala è di 10 chilometri (6 miglia) per pixel.
La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 170.000 chilometri da Titano con angolo di 33 gradi. La scala è di 10 chilometri (6 miglia) per pixel.
In quest'altra favolosa immagine, degna di un film di fantascienza, Rea è delicatamente illuminata di fronte a uno sfondo di Saturno con un ombra degli anelli che si vedono quasi di taglio appena sopra la ringplane.
L'immagine è stata presa in modo ben visibile in verde con la telecamera ad angolo stretto in data 8 maggio 2010. La vista è stata ottenuta ad una distanza di circa 2,1 milioni di km da Rea con angolo di 101 gradi. La scala dell'immagine è di 13 chilometri (8 miglia) per pixel.
L'immagine è stata presa in modo ben visibile in verde con la telecamera ad angolo stretto in data 8 maggio 2010. La vista è stata ottenuta ad una distanza di circa 2,1 milioni di km da Rea con angolo di 101 gradi. La scala dell'immagine è di 13 chilometri (8 miglia) per pixel.
Non state ammiranto la nostra Luna ma bensì la luna di Saturno Giapeto (1.471 km di diametro). L'immagine è stata presa in luce visibile il 12 maggio 2010. La vista è stata acquisita a una distanza di circa 1,5 milioni di chilometri (932 mila miglia) da Giapeto con l'angolo di 74 gradi. La scala dell'immagine è di 9 chilometri (6 miglia) per pixel. Nella foto si nota la forte craterizzazione che contraddistingue anche questa importante luna.
Giapeto pesenta una forte dicotomia di luminosità tra le due facce come è possibile osservare in questa foto in alto, ripresa dalla sonda Cassini il 27 dicembre 2004. Del mistero ne abbiamo già parlato in un precedente articolo a cui rimando la lettura (http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/2010/01/risolto-il-mistero-di-giapeto.html).
In alto abbiamo una foto assai ravvicinata della superficie altamente craterizzata della luna di Saturno Teti, ripresa il 14 agosto 2010, che è una "raw" cioè immagine non ancora elaborata e ritoccata per essere presentata come documento ufficiale. Ho voluta ufgualmente riportarla perchè mostra l'estrema somiglianza con la nostra Luna.
Come per la foto precedente, anche questa in alto è una "raw" scattata il 14 agosto 2010 ad una distanza da Teti di circa 43,895 mila chilometri di distanza con i filtri CL1 e CL2. Questa immagine non è stato convalidata e ritoccata e sarà presentata solo nel 2011.
Infine una terza "raw" di Teti sempre del 14 agosto che mostra il grande cratere a nord. La foto è stata ripresa da Cassini come per le altre due precendenti ad una distanza di 38,327 km.
Chiudiamo questa carrellata di foto, con una ennesima "raw" di grande spessore scientifico.
Questa immagine grezza di Encelado è stata scattata il 13 Agosto 2010 a circa 38,758 mila chilometri di distanza, ed è stata scattata con la IR3 e il filtro CL1. In grande evidenza i celeberrimi geyser di cryovulcanesimo, che spruzzano ghiaccio nell'atmosfera tenue della luna, alimentando ipotesi di elementari di forme di vita o molecole organiche sulla sua superficie. Per approfondire questo argomento ne abbiamo già parlato in un precendente articolo (http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/2010/02/su-encelado-forse-acua-liquida-nelle.html)
Fonte:
http://www.ciclops.org
Grazie Nemesis Project interessantissimo!
RispondiEliminaMario