giovedì 8 luglio 2010

Le fontane di ceneri lunari


Quando gli astronauti delle missioni lunari Apollo videro il lato nascosto della Luna, rimasero sbalorditi dalla luminosa mezzaluna che splendeva dall'orizzonte al tramonto. Appena prima dell'alba, apparvero invece deboli e misteriose colonne di luce...

Un nuovo modello propone che le fontane di polvere lunare verrebbero immesse nel cielo permettendo alla luce solare di disperdersi e creare bagliori impensabili per un'atmosfera così tenue. Le proprietà elettrostatiche della polvere lunare hanno spostato l'attenzione degli scienziati al confine del giorno e della notte, dove un forte campo elettrico permetterebbe alle ceneri di entrare in orbita dalla superficie. [Foto in alto: luce coronale del Sole che illumina il bordo lunare con Venere nelle vicinanze, scattata dalla sonda Clementine - credit NASA]

Tali movimenti di particelle e polvere lunare potrebbero creare un'atmosfera temporanea al confine tra la linea di separazione della notte e del giorno.

La sottile falce luminosa, conosciuta come "Orizzonte lunare", (LHG), era stata già intravista più volte durante le missioni Apollo 8 , 10 e 15 e venne registrata dalle telecamere fin dal 1966.
Il fenomeno avviene anche sulla Terra, quando il Sole è occultato dal nostro pianeta ed è visibile la sola luce esterna che sparge fuori polvere e umidità nell'atmosfera terrestre.

Ma a differenza della Terra, la Luna è esposta direttamente allo spazio senza un filtro atmosferico.
Atomi e molecole raramente si scontrano nel cielo della luna per dar vita ad una tenue esosfera.
Il vento non può soffiare e la polvere non può restare in sospeso perché non c'é aria per sostenere le particelle.

A 62 miglia (100 km) sopra la superficie, la mezzaluna è eccessivamente brillante e le sue emissioni di polvere sono ad una quota troppo alta secondo gli scienziati del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland.


Gli attuali modelli lunari non prevedono grandi quantità di polvere in sospensione nel cielo lunare. [Foto in alto: archivio NASA - presunte fontane di polvere lunari]
La nuova teoria suggerirebbe però che i forti campi elettrici posti al confine tra il giorno e notte sarebbero in grado di lanciare in orbita le particelle cariche di polvere provenienti dal suolo lunare.

La luce solare che colpisce i granelli di polvere causerebbe l'espulsione degli elettroni e a causa di questa costante ionizzazione, il lato della Luna esposto al Sole avrebbe una costante carica positiva.
Nel lato buio si verificherebbe il contrario, in quanto i granelli di polvere esposti al plasma solare riceverebbero gli elettroni assumendo quindi carica positiva.

La repulsione elettrostatica tra cariche uguali potrebbe causare la levitazione di circa un metro delle particelle di polvere sopra la superficie in tutta la Luna, secondo lo scienziato Richard Denis della NASA.
La polvere rimarrebbe in sospensione nel lato notturno.

Ma, quando giungono poi i raggi del Sole, si avrebbe un rapido rovesciamento generando un enorme campo elettrico.

Le particelle riceverebbero una spinta molto ampia (più di un miglio) verso il cielo e dopo aver raggiunto il loro apice, essi discenderebbero in caduta libera prima di essere respinte ancora in alto, come in una fontana zampillante.

"E 'qualcosa che non vediamo da nessuna parte sulla Terra [...]", ha detto Richard.
"Immaginate se la polvere venisse alzata in modo davvero elevato, si potrebbero avere problemi anche alle apparecchiature in orbita [...]"

Una zona in cui vi è movimento costante, con un forte campo elettrico, è l'orizzonte tra il giorno e la notte, con un'ampiezza di diversi chilometri.
Anche se non esistono ancora prove certe della presenza di polvere elettricamente carica, questa teoria sembra essere molto più valida rispetto a quella dell'emissione stimolata di atomi di sodio, per spiegare il fenomeno, secondo Richard.

Nel 2012, la NASA prevede di lanciare la missione Environment Explorer ( LADEE ) che raccoglierà campioni di polvere lunare e le particelle presenti nell'esosfera, per spiegare definitivamente anche l'origine del fenomeno.

"Finora, la LHG è stata osservata solo vicino alle transizione notte/giorno, ma potrebbe benissimo verificarsi altrove", ha detto Timothy Stubbs ricercatore della Nasa presso il Goddard Space Flight Center in Maryland.
"Questo porta a chiedersi: LHG è un fenomeno globale o è limitato alla regione di terminazione?"
"Siamo ancora nella fase di studio, ma sarà uno dei principali obiettivi della missione LADEE", ha aggiunto.

 Traduzione e adattamento a cura di Arthur McPaul

Link: "http://www.sciencedaily.com/releases/2010/07/100707131359.htm"




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