lunedì 7 gennaio 2013

L'Agenda Monti Per Vincere Le Elezioni: Meccanismi Di Plagio Mentale


Le prossime elezioni che si terranno in Italia, saranno molto importanti per lo spartimento del potere massonico, tra il gruppo super spregiudicato dei banchieri da Monti e il deluso Silvio Berlusconi che da essi è stato raggirato e messo fuori gioco.

Quando tutto ció viene disputato nell'ambito della democrazia e non della rivoluzione civile o armata, le tattiche per la conquista del potere sono numerose e si basano sul controllo mentale delle masse. In questo articolo cercheremo di spiegare come Monti cercherà di portare a sé l'opinione pubblica e continuare il malefico piano di repressione fiscale per nome e per conto dell'alta finanza Illuminata.

L'Italia è una nazione giovane e mal coesa, rispetto alle altre grandi potenze europee come Germania, Francia e Inghilterra.
Sul nostro territorio esistono realtà regionali molto forti, che convivono spesso mal volentieri l'un l'altra e l'esistenza della gettonata Lega Nord ne è la dimostrazione. Tuttavia, gli italiani, nonostante siano spesso diffidenti circa l'altrui regione e cultura di appartenenza, hanno una forma mentis identica, almeno quando si tratta di ragionare in termini di denaro e affari.
L'Italia è da Nord a Sud, il Paese dei "favori", delle "raccomandazioni", dei "privilegi", dei gruppetti di "furbetti" e di tontoloni che si bevono la medicina amara per guadagnarsi due lire.
Questa crisi ha creato un gap enorme nella nostra società, alimentando differenze e discriminazioni sociali.
La popolazione che prima era "povera" è adesso quasi in stato di miseria, gli statali e i dipendenti a tempo indeterminato che erano gli "uomini qualunque" sono diventati il nuovo ceto benestante, mentre i ricchi, sono diventati ancora più importanti e ancora più ricchi.

L'ultimo anno di governo Monti, ha alimentato le differenze sociali in modo spaventoso. Purtroppo, la maggior parte degli italiani, da Nord a Sud, ricchi o poveri, ha ritenuto opportuno dare fiducia a questo tipo di politica repressiva attuata dal Governo, credendo come era stato detto, che avrebbe "salvato l'Italia" dal baratro del "fallimento".

Ed arriviamo alle tecniche di controllo mentale e psicologico sulla popolazione che Monti ha attuato e attuerà per tentare la sua vittoria.



Il Logo Del Partito


Monti ha presentato il logo che contraddistinguerà il suo movimento. Questo passo rappresenta il primo mattone per la sua campagna elettorale fatta di immagini e simboli per entrare nell'immaginario collettivo e spingere la gente a votarlo. Fin da qui si nota la natura della sua ideologia accademica e presuntuosamente "super partes". Uno sfondo bianco, tipico dei simboli adottati dalle liste civiche di natura centrista o cattolica, ma colore che richiama anche la "purezza" e la non appartenenza né al nero del fascismo, né al rosso del comunismo. In alto a sinistra appare una scritta in caratteri cubitali "scelta civica", che evidenzia in modo chiaro e inequivocabile quanto già accennato, ovvero la non appartenenza ad ideologie di partito, sottolineando la natura di movimento per il cittadino, per le istituzioni, per lo Stato. La presenza dello Stato è amplificata dal tricolore, che serpeggia al centro del logo, con una svisata che parte dal basso in piccolo e sale in alto ingrandendosi. Questo simbolo richiama con un certo patriottismo l'aspirazione di Monti a fare di un piccolo movimento, un grande movimento capace di arrivare in alto. Ed è il suo nome che infatti attira l'attenzione, stampato in grande quasi al centro del logo. Monti è l'ideatore, il "finanziatore" e il responsabile politico del movimento: "Con Monti Per l'Italia", si legge.

Fatto il simbolo e creato il movimento, Monti sta organizzando i suoi collaboratori, scelti in base a rigidissimi parametri di malleabilità, secondo i canoni impressi dalla società massonica sottostante. Egli sceglierà personaggi con una carriera politica illibata e non troppo datata, capaci di fare colpo sull'elettorato per la loro onestá.
La lista al Senato sarà unica e non avrà la scritta “scelta civica” ma solo “con Monti per l’Italia”, mentre alla Camera ce ne saranno tre in coalizione fra loro. Una, composta da esponenti della società civile, che non includerà parlamentari, con il logo di Monti nella dicitura completa. Le altre due rispettivamente di Fli, con il nome Fini, e Udc, con il nome Casini. Le liste centriste alleate di Casini e Fini dovranno dunque correre senza il simbolo di Monti.


Strumenti Del Terrore per il controllo delle menti Conoscendo quanto detto in precedenza sulla psicologia di massa degli italiani, Mario Monti e il suo staff, cercheranno di far leva con la tattica del terrore e della paura ma anche di un ottimismo irreale. L'italiano, infatti, è per natura abituato e disposto a fare "sacrifici" e puó parlare, arrabbiarsi, cambiare idea, litigare e poi far pace con il vicino di casa, il proprio avvocato, medico o commercialista, ma non tollera che gli venga sottratta la sua fonte di reddito certa, come lo stipendio o la pensione.

Con l'avanzare dei giorni, sarà attuato un crescente lavaggio del cervello di massa degli italiani, fino al voto di fine febbraio.
Dapprima, saranno prodotti dei dati falsi e confortevoli sul precedente anno di governo Monti, di cui abbiamo già visto un'anteprima in questi giorni, con la notizia del raggiungimento della soglia di spread a quanto mirato dal Governo.
Poi saranno le agenzie di rating internazionali, a dare fiducia all'andanento della borsa e degli investimenti finanziari del Paese e infine interverranno i leader europei, tra cui la Merkel, auspicandosi che l'Italia continui così anche per il prossimo governo.
E' assai probabile che in questi giorni, ovvero nelle prossime settimane, giunga qualche dato falso dalle agenzie di rating che classificano l'andamento dello stato di salute delle finanze italiane. La Fitch o la Moody's guidate e manipolata dagli stessi Illuminati, emaneranno un dispaccio in cui l'Italia, a sorpresa verrà riclassificata da A3 a A2 per dare lustro alla ripresa attuata dall'effetto Monti. Ricordiamo che nel 2012 "è stata aperta un'inchiesta da parte del pm della procura di Trani Michele Ruggiero per valutare l'affidabilità e l'oggettività delle valutazioni da parte delle agenzie di rating sotto l'ipotesi di reato di turbativa e manipolazione di mercato. In particolare tra le conclusioni dell'inchiesta si contesta all'agenzia americana Standard & Poor's, in merito al declassamento delle banche italiane, di aver posto in essere "una serie di artifici concretamente idonei a provocare una destabilizzazione dell'immagine, prestigio e affidamento creditizio dell'Italia sui mercati finanziari" a causa anche di "analisti (non identificati) inesperti e incompetenti" a mezzo di comunicazioni ai mercati fatte "in maniera selettiva e mirata in relazione al momento di maggiore criticità della situazione politica economica italiana cagionando alla Repubblica Italiana un danno patrimoniale di rilevantissima gravità".

Verranno usati pertanto strumenti di natura finanziaria per valorizzare l'operato di Monti fatto in questo anno, proprio come furono utilizzati contro il Governo Berlusconi per screditare il suo operato per l'ascesa dello stesso Monti nel novembre del 2011.

Ma le azioni di carattere finanziario saranno avallate dagli interventi di Mario Draghi, presidente della BCE, che elogierà l'operato di Monti soprattutto nell'ultimo trimestre da cui si intravedranno i primi spiragli di ripresa già nel secondo semestre del 2013.
Ci sarà anche un possibile vertice tra Monti e Merkel in cui saranno presi accordi economici tra i due paesi in caso di continuità di governo e la stessa Merkel dirà che in Italia si intravedono già i primi segni per una imminente uscita dalla crisi.

A quel punto la borsa andrà costantemente in attivo e non mancheranno parole di stima all'Italia persino da Obama. Sarà un febbraio di fiducia, ottimismo e ritrovato benessere, tutto creato ad hoc per la rielettura di Monti.
Inizieranno a fioccare dati sulla ripresa industriale bimestrale da Confindustria con qualche risicato +0,1% di attivo sia sulla produzione che nelle vendite, cui corrisponderà una ripresa dell'occupazione con valori positivi striminziti, che probabilmente saranno dettati dal lavoro occasionale del periodo natalizio e dei saldi.

E' possibile che lo spread si porti a valori bassissimi, sui 220-200 punti.
Arriveranno esortazioni al popolo italiano a non cambiare strada per il bene comune.

Intanto, mentre le elezioni si avvicineranno, sbucherà dal nulla l'evanescente Ruby, presunta escort utilizzata dalle lobby per incastrare Berlusconi. Non ammetterà nulla di particolare, ma la sua presenza rioffuscherà l'immagine personale del Cavaliere.
In questo clima di fiducia per una prossima ripresa e di calunnie verso Berlusconi si arriverá in prossimità del voto degli italiani.

Sarà allora che Monti inizierà a promettere la riduzione delle tasse, dell'IMU, la ripresa del lavoro, della produzione, degli investimenti e tra le caciare di Carnevale e l'ultimo freddo, gli italiani, tantissimi, si faranno abbindolare... Ma le stime tuttavia, sulla popolarità di Monti, saranno ancora basse rispetto agli avversari. Sará, solo poco prima del voto che inizieranno a giungere minacce al nostro futuro: "...Se non si dovesse proseguire sulla via intrapresa, potrebbero essere non pagate le tredicesime e le quattordicesime agli statali, messe a rischio le pensioni fin dal mese di giugno del 2013. A tali minacce, si farà appello al buon senso degli italiani a non dare il voto a Berlusconi o a minoranze elitarie. Se così dovesse andare, firmeremmo il baratro.

Con questo meccanismo di cui analizzero in seguito le varie sfaccettature, Monti rappresenterà un grande pericolo per la democrazia italiana se dovesse essere davvero rieletto.

A cura di Arthur McPaul






1 commento:

  1. Arthur sei un grande...avevi ragione:
    Da affari italiani http://affaritaliani.libero.it/economia/eurodebito-crisi-stop-irlandia-esm-usa0912012.html

    La crisi dell'Eurodebito è finita. Secondo alcuni addetti ai lavori, i segnali che in questi giorni arrivano dai mercati fanno pensare che il sentiment generale sullo stato di salute del Vecchio Continente sia a un nuovo punto di svolta. Per molti, l'inizio del 2013 potrebbe essere ricordato infatti come il giro di boa del luglio del 2012, quando in piena bufera finanziaria il presidente della Bce Mario Draghi sfoderò lo scudo anti-spread annunciando (agli speculatori) che l'Eurotower avrebbe fatto di tutto per salvare l'euro e aggiungendo, sicuro di sè: "Credetemi, questo basterà".
    Capitali e fiducia tornano a circolare. Ieri, il nuovo fondo salva-Stati Esm è entrato ufficialmente sul mercato dei bond, emettendo in asta la sua prima obbligazione con durata trimestrale per 1,927 miliardi di euro, un ammontare che ha ricevuto una domanda da parte degli investitori di oltre tre volte superiore (circa 6,2 miliardi) nonostante il rendimento negativo (gli operatori pagheranno per parcheggiarvi il proprio denaro).
    Il ritorno della voglia di investire in Europa è dimostrato anche da altri tre fatti. Il primo: l'Irlanda, Stato finito in bailout nel 2010 come Grecia e Portogallo, il Paese della "I" di Pigs, è riuscita ad emettere un bond da 2,5 miliardi, raccogliendo anch'essa una domanda fortemente superiore al quantitativo offerto (circa 7 miliardi). Successo che ha spinto gli analisti finanziari di Rabobank a scrivere che "la riapertura del bond dell'Irlanda ha visto una domanda molto forte a conferma del miglioramento del sentiment sul Paese" e che è aumentata la probabilità che Dublino sia in grado di tornare pienamente sul mercato obbligazionario entro fine anno.

    Il secondo: dopo che a dicembre la Bce è tornata ad accettare i bond ellenici come collaterali, la Grecia ha collocato titoli di Stato con scadenza a un mese per un ammontare complessivo di 975 milioni di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 1,31. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato al 3,95%, in leggero calo dal 3,99% della precedente asta di dicembre.
    Atene ha collocato anche titoli di Stato con scadenza a sei mesi per un ammontare complessivo di 1,63 miliardi di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 1,69, rispetto all’1,54 del precedente collocamento di dicembre per i titoli con uguale scadenza. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato al 4,3%, in leggero calo dal 4,38% della precedente asta.
    Il terzo: oltre agli elevati rapporti di copertura sui bond sovrani, l'ottimismo è dimostrato anche dal calo degli spread su Italia e Spagna. In particolare, dopo aver raggiunto la soglia simbolica di 287 basis point fissata dal governo Monti, il differenziale dei decennali del nostro Paese con gli omologhi Bund tedeschi sta continuando la sua ritirata, raggiungendo oggi in apertura il minimo di 276 punti con un rendimento del 4,26%.

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