sabato 22 dicembre 2012

Anche La Vicina Stella Tau Ceti Ospita Pianeti


Un team internazionale di astronomi guidato dall'Università di Hertfordshire ha scoperto che Tau Ceti, una delle stelle più vicine e più simile al Sole, potrebbe ospitare cinque pianeti, di cui uno orbitante nella zona abitabile.

Distante dodici anni luce e visibile ad occhio nudo nel cielo serale, Tau Ceti è la stella singola più vicina che ha la stessa classificazione spettrale del Sole. I suoi cinque pianeti si stima che abbiano masse da due a sei volte quelle della Terra, diventando così il sistema planetario di massa più bassa mai rilevato. Uno dei pianeti si trova nella zona abitabile della stella e ha una massa di circa cinque volte quella della Terra, diventando così il più piccolo pianeta trovato in orbita nella zona abitabile di una stella simile al Sole.

Il team internazionale di astronomi provenienti dal Regno Unito, dal Cile, dagli Stati Uniti e dall'Australia, hanno elaborato i dati provenienti da più di sei mila osservazioni da tre diversi strumenti.

Utilizzando nuove tecniche, il team ha trovato un metodo per rilevare i segnali di pianeti con metà delle dimensioni precedentemente possibili. Questo migliora notevolmente la sensibilità di ricerca dei piccoli pianeti e suggerisce che Tau Ceti non è una stella solitaria, ma ha un sistema planetario.

Mikko Tuomi, presso l'Università di Hertfordshire e il primo autore dello studio, ha detto:"Abbiamo sperimentato nuove tecniche di modellazione dei dati con l'aggiunta di segnali artificiali ai dati e prova il nostro recupero dei segnali con una varietà di approcci diversi.
Questo ha notevolmente migliorato le nostra tecniche di modellazione del rumore e ha aumentato la nostra capacità di trovare pianeti di piccola massa".

"Abbiamo scelto Tau Ceti per questo studio di modellazione del rumore perché avevamo pensato che non contesse nessun segnale e perché è così luminosa e simile al nostro Sole che rappresenta un sistema di riferimento ideale per testare i nostri metodi al fine di individuare pianeti di piccole dimensioni", ha commentato Hugh Jones presso l'Università di Hertfordshire.

James Jenkins, presso l'Universidad de Chile e Visiting Fellow presso l'Università di Hertfordshire, ha spiegato: "Tau Ceti è uno dei nostri vicini cosmici più luminosi e possiamo essere in grado di studiare le atmosfere di questi pianeti in un futuro non troppo lontano.
I sistemi scoperti attorno a stelle vicine al nostro Sole indicano che questi sistemi sono comuni nella nostra galassia".

Al momento, sono stati scoperto ben oltre 800 pianeti in orbita altri mondi, ma quelli attorno a stelle simili al Sole sono particolarmente preziosi. Steve Vogt presso la University of California, Santa Cruz ha detto: "Questa scoperta è in linea con la nostra visione emergente che praticamente ogni stella ha pianeti e che la galassia deve avere molti di questi potenzialmente abitabili delle dimensioni della Terra, anche nella porta accanto. Ora stiamo cominciando a capire che la natura sembra preferire sistemi con tipologie varie di pianeti con orbite di meno di cento giorni. Questo è molto diverso dal nostro Sistema Solare dove non c'è nulla con un'orbita interna a quella di Mercurio. Quindi il nostro Sistema Solare è molto particolare.
Ma dobbiamo continuare a cercare mondi potenzialmente abitabili come il nostro", ha sottolineato Chris Tinney presso l'Università del New South Wales.

Foto d'apertura
Rappresentazione artistica el sistema Tau Ceti. (Credit: J. Pinfield for the RoPACS network at the University of Hertfordshire, 2012)

Traduzione a cura di Arthur McPaul

Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/12/121219084102.htm

3 commenti:

  1. Va precisato che i pianeti di Tau Ceti sono, al momento, solo un'ipotesi da confermare. Affascinante, ma da confermare.
    Vedi http://www.youtube.com/watch?v=T6-tZ_p7rjE&list=UUs7deLzD_KqCdkHS8BKToaA&index=1 e http://www.astronomia.com/2012/12/19/forse-i-maya-avevano-ragione/

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Il fatto che abbiano trovato molti esopianeti con orbite molto vicine alla loro stella può essere dovuto al fatto che sia più facile trovare i pianeti vicini alle stelle di quelli lontani dalle stesse è troppo presto per dire che la natura preferisce creare pianeti con questo tipo di orbite.

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