venerdì 19 ottobre 2012

Alpha Centauri B b: Nuove Prospettive


Sorprendentemente, c'è una probabilità del 10 per cento che Centauri B b sia un mondo in transito e una probabilità leggermente superiore che il nuovo pianeta sia nel piano orbitale delle stelle binarie. Le due stelle principali di Centauri sono a soli undici gradi dalla nostra vista. Stiamo parlando di uno scenario di rilevamento molto impegnativo, ma che non è fuori questione per uno strumento come il telescopio spaziale Hubble. Chiaramente, un transito sarebbe un grande impulso, che ci permetterebbe di determinare il raggio e la densità del pianeta.

Stéphane Udry (Observatoire de Genève), ha detto alla conferenza stampa che una proposta di esaminare Centauri B per i transiti è già stata inviata al team di Hubble.

Lavori d'osservazione sulla velocità radiale delle Centauri hanno dimostrato che richiederebbe circa 500 notti di osservazione per un periodo di nove anni. Inoltre Alpha Centauri A e B non sono esattamente statiche e la luce diffusa dalla brillante Centauri A potrebbe facilmente contaminare gli studi sulla B.

La presenza del nuovo pianeta a soli 3,2 giorni dalla stella offre una più clemente possibilità di trovare altri pianeti a distanze più ampie dalla stella.

Alla conferenza stampa, Laughlin ha paragonato il nostro stato attuale alla fine del primo tempo di una partita di calcio. Abbiamo tirato fuori una rivelazione importante, ma anche se si inizia a speculare su mondi rocciosi più lontani nel sistema, siamo di fronte ad osservazioni sempre più difficili. Possiamo aspettarci che la storia di Alfa Centauri si svilupperà lentamente, ma Xavier Dumusque (Centro de Astrofisica da Universidade do Porto) ha sottolineato quanto più difficile diventi ora trovare altri pianeti nel sistema Centauri B, aggiungendo che ci sarebbe voluto almeno il doppio di molte misure fatte dal team di Ginevra per il pianeta scoperto.

A circa 230 giorni di orbita attorno ad Centauri B dovrebbe esistere la zona abitabile, il posto in cui ci piacerebbe trovare un mondo terrestre. Fortunatamente, si tratta di una regione di stabilità orbitale, in cui gli effetti della Centauri A non sono rilevanti.
Centauri B b probabilmente dovrebbe essere un mondo fatto di roccia e lava con una temperatura superficiale intorno al 1500 Kelvin, sicuramente in un'orbita a rotazione sincrona.

Laughlin ha preso atto di questi scenari:
Abbiamo visto l'altro giorno che il concetto di missione ESA denominata NEAT offre nuovi modi per studiare Alpha Centauri e altre stelle vicine, e TESS (Transit exoplanet satellitarity Ml Survey) ci avrebbe permesso di rilevare 2,5 milioni di stelle più brillanti nel cielo. I dati di una missione come questa potrebbero essere alla portata del James Webb Telescope in prossimità
di lancio.

Alpha Centauri B è stata la maggiore candidata in questa sessione di ricerca non solo da parte del team di Ginevra, ma anche dal team di e da un terzo gruppo in Nuova Zelanda. Entrambe le stelle potrebbero avere molti pianeti tra cui uno terrestre nella relativa zona abitabile e nel caso di A non si può escludere che esistano anche pianeti grandi come dieci masse terrestri e giganti gassosi.

L'attenzione si è tuttavia concentrata su Centauri B, perché è favorita per i metodi di velocità radiale utilizzati in questa indagine. Il suo livello di attività stellare è bassa, il che significa che ci sono meno perturbazioni che possono distorcere le misurazioni della velocità radiale. E' anche una stella più fredda rispetto al nostro Sole, il che significa che la zona abitabile sarà più vicina alla stella rispetto che ad Centauri A. Ricordate che con i metodi della velocità radiale che stiamo guardando distorsioni incredibilmente piccole nel movimento della stella (nel caso di Centauri B b, 51 centimetri al secondo, o 1,8 chilometri all'ora, la massima precisione mai raggiunta con questo metodo).

Una massa più piccola significherebbe maggiore variazione di velocità radiale per un pianeta di massa simile, quindi, possibilità di essere individuato più facilmente.

Gran parte del lavoro del team di Ginevra è stato quello di esaminare le osservazioni spettrografiche di HARPS tra il febbraio del 2008 e luglio del 2011 per modellare e rimuovere tutte le fonti di illuminazione perturbanti non-planetarie.

Le velocità radiali di α Centauri B hanno esposto alcuni segnali che hanno reso possibile la sua identificazione. La loro origine è associata ad un rumore strumentale, alle oscillazioni stellari, alla granulazione della superficie della stella, all'attività rotazionale, all'attività a lungo termine indotta dal ciclo magnetico, al moto orbitale della compagna binaria e alla contaminazione luminosa di A e infine alle imprecise coordinate stellari.

Ciascuno di questi fattori dovevano essere modellati e sottratti dai dati. Il team ha eseguito delle simulazioni da Monte Carlo per verificare il segnale di 3,236 giorni che non fosse un artefatto dall'eliminazione dei segnali stellari ed è stato in grado di concludere che il segnale è reale.

Xavier Dumusque, autore principale dello studio, ha mostrato i grafici nella conferenza stampa sull'attività magnetica di Centauri B, notando che, come quest'ultimo saliva, la velocità radiale aumentava.

Per il Sole, come per le altre stelle simili a α Centauri B, per convezione si induce un blueshift agli spettri stellari. Pertanto, non essendoci un blueshift convettivo all'interno di queste regioni, lo spettro della superficie stellare integrata apparirebbe spostata verso il rosso. Poiché un redshift, misura la velocità positiva radiale, si attende una correlazione positiva tra la variazione del ciclo magnetico e una variazione a lungo termine della velocità radiale.
Il rumore di 51 centimetro al secondo persisteva in tutti i dati ed era il disturbo di Centauri B b.

C'era un senso di euforia in aria, mentre veniva divulgata la scoperta del pianeta attorno ad Alpha Centauri B e dopo poco tutti i media ne stavano dando la notizia.
John Grunsfeld, Science Mission Associate Administrator della NASA, ha detto in merito a questa scoperta:

"Il James Webb Space Telescope (JWST) fornirà una struttura unica che servirà per il prossimo decennio per scoprire pianeti extrasolari in transito e scoprire di tali pianeti le proprietà come la massa, il raggio, e la struttura fisica, e la caratterizzazione delle atmosfere. Se ci sono altri pianeti del sistema Alpha Centauri, il JWST potrà essere in grado di rilevarli anche attraverso le immagini.
La NASA sta anche studiando due missioni per i pianeti extrasolari per il volo spaziale del prossimo decennio".

La presenza di un pianeta roccioso implica per Alpha Centauri B, secondo i modelli di formazione planetaria, la presenza di altri mondi e il team di Ginevra spera di essere all'altezza di scovarli.

La strategia ottimale di osservazione utilizzata per monitorare α Centauri B è di raggiungere la precisione necessaria per la ricerca di super-Terre abitabili intorno a stelle di tipo solare utilizzando la tecnica della velocità radiale. Tuttavia, richiede un importante investimento in tempo di osservazione e quindi solo pochi obiettivi possono essere osservati su più anni. Recenti analisi statistiche e modelli teorici sulla formazione dei pianeti suggeriscono che i pianeti rocciosi di piccola massa e in particolare i gemelli della Terra dovrebbero essere comuni. Siamo quindi fiduciosi di essere sulla strada giusta.

Alpha Centauri è ovviamente un obiettivo primario per qualsiasi sonda interstellare futura, perché è molto più vicina di altre stelle.
La strumentazione spaziale del futuro sarà un giorno in grado di dirci qualcosa più grande del sistema Centauri B.
La scoperta di un mondo terrestre nella zona abitabile, sarebbe uno da stimolo per l'esplorazione automatizzata e potrebbe guidare l'interesse pubblico e i finanziamenti per le tecnologie sempre sofisticate e adatte al compito.
Centauri B b è un inizio entusiasmante e da vita ad un processo che richiederà tempo, pazienza e fatica.
Sembra la trama di un bellissimo romanzo di fantascienza, ma è realtà.


A Cura Di Arthur McPaul adattato dalla fonte

Fonte:
http://www.centauri-dreams.org/?p=25168

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