venerdì 4 dicembre 2009

LA PRIMA FOTO DI UN ESOPIANETA ATTORNO AD UNA STELLA SIMILE AL SOLE



Cominciano ad arrivare sempre più spesso immagini dei pianeti extrasolari. Questo oggetto però, oltre ad essere uno dei primi, orbita attorno ad una stella della stessa classe spettrale del Sole e ad una distanza ritenuta anomala...

Gli astronomi affermano di aver preso la prima immagine diretta di un oggetto simile ad un pianeta attorno ad una stella molto simile al nostro sole.
Un annuncio simile era già stato annunciato l'anno scorso, quando gli astronomi avevano mostrato le immagini dirette di un singolo pianeta e di un sistema planetario multiplo. Tuttavia, le stelle di tali sistemi erano giganti stellari molto più massicci del sole.

Le immagini di questo oggetto recentemente identificato sono state fatte tra maggio e agosto nel corso del test di un nuovo strumento a caccia di pianeti sul telescopio dell'osservatorio di Subaru-Hawaii.
"L'oggetto chiamato GJ 758 B orbita attorno alla stella madre, che è comparabile in massa e la temperatura nostro sole" ha detto Michael McElwain membro del gruppo di studio dell'Università di Princeton. La stella si trova a 300 miliardi miglia (480 mila miliardi di km), o circa 50 anni luce dalla Terra.
Gli scienziati non sono sicuri se l'oggetto sia un pianeta di grandi dimensioni o una nana bruna (una stella mancata). Si stima che la sua massa vada da 10 a 40 volte quella di Giove. Oggetti al di sopra di 13 masse gioviane (e sotto la massa necessaria per innescare reazioni nucleari nelle stelle) sono considerate nane brune.

In entrambi i casi, McElwain dice che l'immagine è emozionante.


Confronto delle dimensioni (da sinistra), tra il sole, la Terra, Giove, GJ 758 B e la sua stella GJ 758. La temperatura di 600 gradi Fahrenheit rende il pianeta come una ciliegia di bagliore rosso. Credit: Max Planck Institute for Astronomy / National Astronomical Observatory of Japan.


"Le nane brune, compagne di stelle di tipo solare, sono estremamente rare", ha detto a SPACE.com. "E 'eccitante trovare qualcosa che è così fresco di così di bassa massa, con una separazione simile al nostro Sstema sSlare attorno a una stella vicina."
Il pianeta in oggetto è attualmente almeno 29 volte più lontano dalla sua stella di come la Terra lo sia dal sole, cioè circa la distanza tra il Sole e Nettuno.
"Il fatto che un pianeta grande come questo possa essere in orbita a questa distanza, sfida il pensiero tradizionale su come i pianeti si formino," ha detto McElwain. "Gli astronomi pensano che i pianeti di maggior diametro, possono esistere più vicini o più lontani dalle stelle, ma non nella posizione in cui GJ 758 B è ora."
"Questa scoperta impegnativa ma affascinate di un compagno di bassa massa a una stella simile al Sole, ci ricorda ancora una volta quanto poco abbiamo realmente censito i pianeti gassosi giganti e nane brune intorno a stelle vicine", ha dichiarato Alan Boss, un astronomo presso la Carnegie istitution per la scienza a Washington, DC, che non era coinvolto nella ricerca. "Le osservazioni come questa ci permetterà di elaborare teorie per cominciare a dare un senso di come queste popolazioneidi sub stelle, fino ad ora invisibili, sia stata in grado di formarsi ed evolversi."

Lo strumento collegato al telescopio Subaru, chiamato High Contrast Imager Coronagraphic dotato di ottiche adattive, fa parte di una nuova generazione di strumenti appositamente realizzati per individuare oggetti deboli nei pressi di una stella luminosa mascherando la sua luce molto più intensa.
Gli scienziati dicono che le immagini telescopio hanno rivelato un possibile secondo compagno attorno alla stella, che essi chiamano GJ 758 C, anche se altre osservazioni sono necessarie per confermarlo.

Il team di studio ha incluso scienziati provenienti da Princeton, l'Università delle Hawaii, l'Università di Toronto, il Max Planck Institute for Astronomy di Heidelberg, in Germania, e il National Astronomical Observatory del Giappone a Tokyo. I risultati sono stati rilasciati on-line 18 novembre in una versione elettronica della Astrophysical Journal Letters.

traduzione a cura di Arthur McPaul


fonte: http://www.space.com/scienceastronomy/091203-brown-dwarf-image.html

1 commento:

  1. Ciao Arthur il tuo blog sullo spazio è bellissimoooo!! Io poi sono amante di queste cose mi affascinano molto!
    Mi sono aggiunta come lettrice del blog così posso vedere gli aggiornamenti!
    Se passi anche sul mio blog mi farebbe molto piacere!
    Giada Zema

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