Il telescopio spaziale della NASA Spitzer ha scoperto un enorme anello nell'infrarosso attorno a Saturno.
“Si tratta di un anello gigante” dice Anne Verbiscer, astronomo presso l’Università della Virginia, “se si potesse vedere l’anello nel cielo notturno, sarebbe largo quanto due lune piene”. Verbiscer è una co-autrice dell’articolo che uscirà sull’argomento domani sul giornale Nature. Gli altri autori sono Douglas Hamilton dell’Universita del Maryland e Michael Skrutskie anche lui dell’Università della Virginia.
Questa nuova fascia di anelli giace nella zona più lontana del sistema satellitare di Saturno, con un’orbita inclinata di 27° sul piano degli (altri) anelli. La parte principale del materiale che lo compone inizia a circa 6 milioni di km da Saturno e si estende verso l’esterno di altri 12 milioni di km: ci vorrebbero un miliardo di Terre una accanto all’altra per riempire lo spazio immenso occupato da questo anello. Nel disegno, Febe è stato ingrandito per poterlo vedere accanto a Giapeto: Febe ha un diametro di circa 200km, mentre quello di Giapeto vale circa 1500km.
Dunque una delle lune più lontane di Saturno, Febe, orbita proprio all’interno di questo nuovo anello ed è probabilmente la sorgente di tutto questo materiale. L’anello è molto tenue ed è formato da particelle di ghiaccio e polvere molto disperse: gli occhi infrarossi dello Spitzer sono stati in grado di osservare il bagliore di questa polvere ghiacciata, che ha una temperatura di appena 80°K (pari a -193°C).
Questa scoperta potrebbe essere decisiva per risolvere l’annoso problema legato ad uno degli altri 61 satelliti di Saturno, Giapeto, il quale ha un aspetto strano e particolare: un lato è brillante, mentre l’altro è veramente scuro, con un aspetto che da sempre è stato paragonato allo Yin-Yang. L’astronomo Giandomenico Cassini aveva scoperto questo satellite nel 1671 ed anni più tardi si accorse che aveva una parte oscura, che poi è stata chiamata Cassini Regio in suo onore.
E proprio questo anello gigante potrebbe spiegare perché questa Regio è diventata così scura: le particelle componenti l’anello orbitano Saturno in modo retrogrado, proprio come fa Febe, mentre Giapeto, gli altri anelli e la maggioranza degli altri satelliti ruotano in senso normale. Secondo gli scienziati, parte del materiale polveroso e scuro del nuovo anello va a sbattere contro la luna ghiacciata, proprio come i moscerini su un parabrezza.
(Giapeto)
“Gli astronomi hanno da sempre sospettato che ci fosse una connessione tra il satellite Febe e il materiale scurissimo su Giapeto” dice Hamilton, “e questo anello fornisce la connessione mancante”. A fianco il satellite Giapeto: una parte del satellite si scurisce quando attraversa lo strato di polvere del nuovo anello infrarosso di Saturno.
Verbiscer e colleghi hanno usato la camera infrarossa a lunghezza d’onda maggiore, il fotometro multibanda, per effettuare una scansione di una zona di cielo lontana da Saturno e appena all’interno dell’orbita di Febe. Gli astronomi avevano avuto l’impressione che Febe orbitasse all’interno di una fascia di polvere ed è certo che quando gli scienziati hanno visto i primi dati della Spitzer subito è saltato fuori questo anello.
Nelle lunghezze d’onda del visibile l’anello dovrebbe essere molto difficile da osservare con i telescopi, dal momento che il numero molto basso di particelle costituenti non dovrebbe riflettere troppo la luce visibile incidente, specie perché alla distanza di Saturno la luce del Sole è molto debole.
“Le particelle costituenti l’anello sono così rade che se anche foste in mezzo all’anello non ve ne accorgereste” dice Verbiscer “ma solo mettendo a fuoco il bagliore delle particelle ghiacciate dell’anello, lo Spitzer è stato in grado di scoprirlo”.
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