martedì 11 maggio 2010

Il vulcano islandese sta raffreddando l'Europa?


Nonostante in tv, i metereologi di turno continuano a dire che il freddo e la pioggia inconsueta che si sta abbattendo su tutta l'Europa continentale e l'Italia del Centro Nord sia cosa normale, sorge il dubbio che possa essere connessa all'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull e alla diffusione delle sue ceneri.
Le foto satellitari di questi giorni mostrano l'ampiezza della nube vulcanica e la sua densità sembra essere superiore a quella che si è avuta nell'eruzione di metà aprile.

Da un punto di vista metereologico l'Europa è vulnerabilissima alle eruzioni dei vulcani islandesi, in quanto su gran parte del Continente si spingono, i venti provenienti dall'Atlantico che soffiano direttamente dall'area attorno all'Islanda.

La nube non ci lascerà presto, i vulcanologi sostengono che l'eruzione vulcanica potrebbe proseguire, tra alti e bassi, per due anni. Nessuno conosce l'entità che avrà nel futuro il pennacchio di fumo e cenere rilasciato in atmosfera. Sarà dunque il Ciclone Islandese che a più riprese invierà le sue onde perturbate verso sud, in direzione dell'Europa e sino al Mediterraneo. Ma se fino ad ora la direttrice principale era leggermente inclinata verso sud-ovest, tanto da avere come target principale la penisola iberica, sempre di più l'asse di tali saccature tenderà a verticalizzarsi fino a penetrare in modo più diretto nel Mediterraneo centrale e quindi in Italia.
Il blocco totale delle correnti occidentali, favorisce la discesa di masse d'aria più fredde dalle latitudini settentrionali. Ciò significa che ancora nei prossimi giorni avremo instabilità e maltempo in Italia e nel resto dell'Europa settentrionale, mentre al sud, già fortemente invasa dall'arica calda nord africana, prevarrà il bel tempo, scaldata dei venti di scirocco che porteranno sabbia rossa come avvenuto in questi giorni.

E' dunque il vulcano islandese la causa di tutto cio?


Come si evince facilmente dall'immagine in alto, è proprio dall'Islanda che, fuoriesce una densa depressione di aria fredda che spinge in basso gli influssi caldi nordafricani da sud e quelli atlantici da ovest. La nube di cenere favorisce la discesa di correnti fredde dall'artico che poi defluiscono fino a lambire il Mediterraneo, provocando pioggie e maltempo e inibendo l'anticiclone delle Azzorre che porta il bel tempo nell'area.

Sembra che dunque questa situazione di maltempo anomala sia palesemente collegata all'eruzione del vulcano islandese, anche se indirettamente. Purtroppo come sempre accade, non si sente nulla in merito, dai meteogiornali televisivi e dai grandi media, come se questo fosse normale.
Non sono un "complottista" e nemmeno uno che diffida dalla scienza ufficiale, ma viene da pensare che questa esagerata prudenza, sia piuttosto meditata per evitare panico tra i turisti che potrebbero non prenotare le loro vacanze nel sud Europa e nelle città d'arte nel centro nord. Di sicuro non esite un disegno generale studiato a tavolino e il proverbio, soprattutto in Italia, recita sempre che "la prudenza non è mai troppa".

Alcuni giornalisti invece, affermano che questa è la normalità, mentre gli anni passati erano anormali a causa dell'incessante "global warming" che favoriva l'afflusso esagerato di correnti nordafricane in Europa già da marzo aprile. In tutta la mia vita sinceramente non ricordo un maggio così anomalo. Ma può darsi che la memoria mi inganni o che la mia idea sia deviata da analisi non tecniche.
Il sospetto è forte, che la mia memoria stia vacillando verso la follia, anche quando sento dire che i numerosi terremoti che hanno causato nel 2010 migliai di morti in varie parti del mondo sono cosa normale e che sono sempre avvenuti. Ad esempio, prima dello tsunami del 2004 sinceramenete nessuno sapeva cosa fosse. Ma...
per la scienza l'unica cosa certa è il GLOBAL WARMING antropico, è se lo dicono loro è vero....

Meditate gente... meditate...!!!

Link: meteogiornale.it 


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