martedì 23 marzo 2021

SN11 PRONTO PER IL TEST

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1KPo5Mnnc4Nkk8nqJBV3tickfdkxnpmxH

Il nuovo prototipo #SN11 di #SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation), l’agenzia spaziale privata del magnate statunitense Elon #Musk, è stato posizionato sulla piattaforma di lancio presso la struttura di Boca Chica in #Texas, ed è pronto al lancio.

Non si conosce la data e l’ora precisa in cui avverrà, che in genere viene comunicata poco prima a causa della necessità di far convergere innumerevoli variabili favorevoli, tra cui anche la preparazione hardware, le condizioni meteorologiche, l’approvazione delle normative, la chiusura delle strade ecc.

SN11 segue il precedente test di #SN10, che ha avuto esito positivo nonostante numerosi difetti da migliorare in fase di atterraggio. 

Elon Musk ha dichiarato in merito che il motore di SN10 aveva una spinta bassa a causa (probabilmente) della parziale ingestione di elio dal serbatoio del carburante. Ha impattato a 10 m/s schiacciando le gambe e parte della struttura inferiore. 
Su SN11 sono state apportate numerose correzioni, tra cui una migliore funzionalità per le gambe, in modo che questa volta si aprano correttamente.

Questa serie di test, porterà a completamento della #Starship finale, la fantascientifica astronave vettore che dovrà portare l’uomo su Marte nei prossimi anni.

UN SEGNALE ANOMALO DA VEGA

UN PROBABILE PIANETA GIGANTE?

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1BjJ1LEwSI6mNuUu4rFsLf6GOE4wq5QP4

#Vega, una delle stelle più luminose del cielo notturno, potrebbe ospitare un pianeta gigante con temperature medie superficiali di 5.390 gradi Fahrenheit.

La ricerca, pubblicata questo mese su The Astrophysical Journal, è stata guidata dallo studente di Boulder dell'Università del Colorado Spencer Hurt, del Dipartimento di Scienze Astrofisiche e Planetarie.

Si concentra su una stella iconica e relativamente giovane, Vega, che fa parte della costellazione della Lyra e ha una massa doppia rispetto a quella del nostro sole. Questo corpo celeste si trova a soli 25 anni luce, o circa 150 trilioni di miglia, dalla Terra, abbastanza vicino, astronomicamente parlando.

Gli scienziati possono vedere Vega con i telescopi anche quando c'è luce, il che lo rende un ottimo candidato per la ricerca.

"È abbastanza luminoso da poterlo osservare al crepuscolo quando altre stelle vengono sbiadite dalla luce solare", ha detto Quinn, astronomo dell'Harvard and Smithsonian Center for Astrophysics (CfA).

Hurt, Quinn e colleghi, hanno portato alla luce un segnale curioso che potrebbe essere il primo mondo conosciuto della stella.

Potrebbe essere così vicino a Vega che i suoi anni durerebbero meno di due giorni e mezzo terrestri. (Mercurio, al contrario, impiega 88 giorni per girare intorno al Sole). 

Questo pianeta candidato potrebbe anche classificarsi come il secondo mondo più caldo noto alla scienza, con temperature superficiali in media di 5.390 gradi Fahrenheit.

"Questo è un sistema enorme, molto più grande del nostro sistema solare", ha detto Hurt. "Potrebbero esserci altri pianeti attorno alla stella, bisogna soltanto trovarli".

Fonte: https://www.sciencedaily.com/releases/2021/03/210308112003.htm

Foto: Vega 
Credit: © infinitalavita / stock.adobe.com

sabato 20 marzo 2021

TORNA L’INCUBO EBOLA

https://drive.google.com/uc?export=view&id=169_dRYMr1UuW61rWsCYwAvD3vN6CAFgk

RITORNA L’INCUBO EBOLA, ALTRO CHE COVID. 
Nuovo caso in Guinea.
Prima ancora di parlare del caso, vorrei farvi notare come questi medici locali, indossino delle VERE protezioni anti virali, contrariamente a quelle indossate per il CoVid dai nostri medici.

Le autorità sanitarie della Guinea hanno segnalato un focolaio di Ebola nella comunità rurale di Gouéké, nella prefettura di N’Zerekore, ha comunicato domenica 14 febbraio l’Organizzazione mondiale della sanità. Le indagini - ha riferito l’Oms - sono scattate dopo il decesso di un’infermiera, il 28 gennaio scorso. Sei persone che hanno partecipato al funerale della donna hanno riferito sintomi compatibili con l’infezione: due sono morte, mentre le altre quattro sono state ricoverate in ospedale.

Altro che CoVid-19.
 
La Guinea - ricorda l’Agenzia delle Nazioni Unite per la Sanità - è stata uno dei tre Paesi più colpiti dall’epidemia di Ebola che ha interessato l’Africa occidentale dal 2014 al 2016, la più grande da quando il virus è stato scoperto per la prima volta nel 1976. Scoppiata proprio in Guinea, per poi diffondersi in Sierra Leone e Liberia, l’epidemia del 2014-16 ha fatto registrare 28mila casi, con 11mila morti. I campioni dei nuovi casi confermati in Guinea sono stati inviati in Senegal all’Istituto Pasteur, per un sequenziamento completo del genoma virale e l’identificazione del ceppo di Ebola.

Se dovessero far arrivare questo virus in Europa morirebbero per strada milioni di persone. Vorrei vedere i nostri politici cosa farebbero di fronte ad una REALE PANDEMIA. 
 
"Vedere Ebola rinascere in Guinea, che già sofferto così tanto per la malattia, è una grande preoccupazione - ha dichiarato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa - Tuttavia, basandosi sulla competenza e sull’esperienza accumulate durante l’epidemia precedente, i team sanitari del Paese si stanno muovendo per tracciare rapidamente il percorso del virus e frenare ulteriori infezioni. L’Oms sta supportando le autorità nell’attivazione di strutture per i test, il tracciamento dei contatti e il trattamento, così da garantire una risposta globale di massima velocità". 

L’Agenzia ginevrina sta inoltre supportando la Guinea affinché possa procurarsi il vaccino che si è dimostrato determinante nel controllo di Ebola nella Repubblica democratica del Congo. L’Oms sta infine lavorando con le autorità sanitarie di Liberia e Sierra Leone, per rafforzare la sorveglianza ai confini.

Fonte: https://www.google.it/amp/s/corrieredellumbria.corr.it/news/esteri/26213737/africa-covid-ebola-focolaio-guinea-oms-virus-preoccupazione.amp

I DECESSI COVID SONO STATI CONTEGGIATI IN MODO ERRATO

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1OMwP8xrzxTfYud2mgcEqj12BMXLx5-b9

IL NUMERO DEI DECESSI COVID IN TUTTO IL MONDO È ERRATO A CAUSA DI UNA NOTA DEL 2020 DELLA OMS. 

I dati sui decessi per CoVid nel corso del 2020 sono palesemente manipolati da quello che emerge dalla stessa documentazione OMS. 
Con una nota la OMS ordinò ai medici di tutto il mondo di conteggiare tutti i decessi anche con errori sostanziali nel referto medico, sia con CoVid e altre cause determinanti o errori di trascrizione. 

A causa di questo documento il numero dei decessi per CoVid è stato enormemente gonfiato in tutto il mondo. Esigiamo sa cittadini una spiegazione e una correzione statistica dei dati esponenzialmente al ribasso. 

👉https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1279836/retrieve

👉Qui la traduzione della suddetta nota affinché tutti voi possiate leggere e capire:

———————- NOTA OMS —————
Certificazione medica, codifica della mortalità ICD e segnalazione della mortalità associata a COVID-19.

Scopo:
Questa nota tecnica descrive la certificazione medica della causa di morte e la classificazione (codifica della mortalità della classificazione internazionale delle malattie [ICD]) dei decessi correlati a COVID-19.  L'obiettivo principale è identificare tutti i decessi dovuti a COVID-19 in tutti i paesi, compresi quelli che non seguono ancora le norme e gli standard internazionali dell'OMS per i certificati medici di causa di morte e la codifica di mortalità ICD.  
Affronta anche il problema correlato della stima di tutti i decessi associati alla pandemia COVID-19.  Il documento è diviso in tre sezioni: identificazione dei decessi COVID-19;  codifica dei decessi COVID-19;  e misurare e riportare la mortalità grezza nel contesto della pandemia COVID-19 (mortalità in eccesso).

👉DEFINIZIONE DEI DECESSI DOVUTI AL COVID-19
Un decesso dovuto a COVID-19 è definito a fini di sorveglianza come un decesso derivante da una malattia clinicamente compatibile, in un caso COVID-19 probabile o confermato, a meno che non esista una chiara causa alternativa di morte che non può essere correlata alla malattia COVID ( es. trauma).  Non dovrebbe esserci un periodo di completa guarigione dal COVID-19 tra la malattia e la morte.
 👉 Un decesso dovuto a COVID-19 potrebbe non essere attribuito a un'altra malattia (ad es. Cancro) e dovrebbe essere contato indipendentemente dalle condizioni preesistenti che si sospetta possano innescare un corso grave di COVID-19.
👉 I decessi dovuti a COVID-19 sono quelli che vengono conteggiati nella raccolta dei dati sulla causa della morte (ai fini della segnalazione dei decessi COVID-19).
 NOTA: i decessi dovuti a COVID-19 sono diversi dai decessi correlati a COVID-19 (o associati a COVID-19).  
Questi possono essere decessi dovuti a cause accidentali o incidentali, o cause naturali quando COVID-19 non è identificato come causa sottostante di morte secondo la guida alla codifica ICD (vedere la Sezione 4.2).

GUIDA PER CERTIFICARE COVID-19 COME CAUSA DI MORTE

 In considerazione della necessità di statistiche COVID-19 accurate, è importante registrare e segnalare i decessi dovuti a COVID-19 in modo uniforme.
👉 La Registrazione COVID-19 sul certificato medico di causa di morte COVID-19 deve essere effettuata sul certificato medico di causa di morte per TUTTI i deceduti in cui la malattia ha causato o si presume abbia causato o contribuito alla morte.😱😱😱

TERMINOLOGIA
 👉 La terminologia ufficiale COVID-19 dovrebbe essere utilizzata per tutte le certificazioni di questa causa di morte.
 Poiché ci sono più coronavirus che infettano gli esseri umani, si raccomanda di non utilizzare "coronavirus" al posto di COVID-19.  Questo aiuta a ridurre l'incertezza nella classificazione o codifica e per monitorare correttamente queste morti.

CATENE DI EVENTI
 È importante specificare la sequenza causale che porta alla morte nella Parte 1 del certificato.  Ad esempio, nei casi in cui COVID-19 causa polmonite e distress respiratorio fatale, sia la polmonite che il distress respiratorio dovrebbero essere inclusi, insieme a COVID-19, nella Parte 1. I certificatori dovrebbero includere quanti più dettagli possibile in base alla loro conoscenza del caso, come da cartelle cliniche o test di laboratorio (ad esempio "COVID-19 (test positivo)").

COMORBIDITA’
 Ci sono prove crescenti che le persone con condizioni croniche esistenti o un sistema immunitario compromesso siano a maggior rischio di morte a causa di COVID-19.  Le condizioni croniche possono essere malattie non trasmissibili, come la malattia coronarica, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e il diabete, o malattie trasmissibili croniche, come l'HIV (vedi sotto), o disabilità.  Se il defunto aveva già patologie croniche come queste, dovrebbero essere segnalate nella Parte 2 del certificato medico di causa della morte.

CODIFICA DELLA CAUSA DI MORTE ICD-10 DI COVID-19
Sebbene "COVID-19" sia la terminologia standard consigliata, i certificati possono utilizzare una serie di termini per descrivere COVID-19 come causa di morte.  Un elenco di potenziali termini può essere trovato in allegato a questo documento.
 Sebbene entrambe le categorie, U07.1 (COVID-19, virus identificato) e U07.2 (COVID-19, virus non identificato) siano adatte per la codifica della causa di morte, è riconosciuto che in molti paesi i dettagli sulla conferma di laboratorio di  COVID-19 NON sarà riportato sul certificato di morte.  In assenza di questo dettaglio, si raccomanda, solo ai fini della mortalità, di codificare provvisoriamente COVID-19 in U07.1 a meno che non sia indicato come "probabile" o "sospetto".
 Le regole e le linee guida internazionali per la selezione della causa di morte sottostante per la tabulazione statistica si applicano quando il COVID-19 è riportato su un certificato di morte.  Ma, dati gli intensi requisiti di salute pubblica per i dati, COVID-19 non è considerato dovuto o come ovvia conseguenza di nient'altro (in analogia alle regole di codifica applicate per INFLUENZA e malattie emergenti segnalabili all'OMS).  Inoltre, non vi è alcuna disposizione nella classificazione per collegare COVID-19 ad altre cause o modificare la sua codifica in alcun modo.
 Con riferimento alla sezione 4.2.3 del volume 2 dell'ICD-10, lo scopo della classificazione (codifica) della mortalità è quello di produrre le statistiche sulle cause di morte più utili possibili. Pertanto, se una sequenza è elencata come "rifiutata" o "accettata" può riflettere interessi di importanza per la salute pubblica piuttosto che ciò che è accettabile da un punto di vista puramente medico.  👉👉Pertanto, applicare sempre queste istruzioni, indipendentemente dal fatto che possano essere considerate clinicamente corrette o meno.  
👉 I singoli paesi non dovrebbero correggere ciò che si presume essere un errore, poiché i cambiamenti a livello nazionale porteranno a dati meno comparabili con i dati di altri paesi e quindi meno utili per l'analisi.

https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1279836/retrieve

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I dati sui decessi sono stati enormemente gonfiati in tutto il mondo. Lo ha ammesso anche la stessa OMS in una nota successiva, con cui ha tentato in parte di correggere quanto “ordinato” l’anno prima: 

👉https://www.who.int/news/item/20-01-2021-who-information-notice-for-ivd-users-2020-05

👉Scopo di questo avviso: chiarire le informazioni fornite in precedenza dall'OMS.  Il presente avviso sostituisce l'Avviso informativo dell'OMS per gli utenti di dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVD) 2020/05 versione 1, emesso il 14 dicembre 2020.

 👉 Descrizione del problema: L'OMS richiede agli utenti di seguire le istruzioni per l'uso (IFU) durante l'interpretazione dei risultati per i campioni testati utilizzando la metodologia PCR.

👉 Gli utenti di IVD devono leggere e seguire attentamente le istruzioni per l'uso per determinare se la regolazione manuale della soglia di positività della PCR è raccomandata dal produttore.

 👉 Guida dell'OMS Il test diagnostico per SARS-CoV-2 afferma che è necessaria un'attenta interpretazione dei risultati deboli positivi (1).  La soglia del ciclo (Ct) necessaria per rilevare il virus è inversamente proporzionale alla carica virale del paziente.  Se i risultati del test non corrispondono alla presentazione clinica, è necessario prelevare un nuovo campione e riesaminarlo utilizzando la stessa tecnologia NAT o una diversa.

👉 L'OMS ricorda agli utenti IVD che la prevalenza della malattia altera il valore predittivo dei risultati dei test;  al diminuire della prevalenza della malattia, aumenta il rischio di falsi positivi (2).  Ciò significa che la probabilità che una persona che ha un risultato positivo (SARS-CoV-2 rilevato) sia veramente infetta da SARS-CoV-2 diminuisce al diminuire della prevalenza, indipendentemente dalla specificità dichiarata.

 La maggior parte dei test PCR sono indicati come ausilio per la diagnosi, pertanto gli operatori sanitari devono considerare qualsiasi risultato in combinazione con la tempistica del campionamento, il tipo di campione, le specifiche del test, le osservazioni cliniche, l'anamnesi del paziente, lo stato confermato di eventuali contatti e le informazioni epidemiologiche.

 Azioni che devono essere intraprese dagli utenti di IVD:

 Si prega di leggere attentamente le istruzioni per l'uso nella sua interezza.
 Contatta il tuo rappresentante locale se c'è qualche aspetto delle IFU che non ti è chiaro.
 Controllare le IFU per ogni spedizione in arrivo per rilevare eventuali modifiche alle IFU.
 Fornire il valore Ct nel report al fornitore di assistenza sanitaria richiedente.
 Persona di contatto per ulteriori informazioni:

 Anita SANDS, Regolamento e prequalificazione, Organizzazione mondiale della sanità, e-mail: rapidalert@who.int

 Riferimenti:

 1. Test diagnostici per SARS-CoV-2.  Ginevra: Organizzazione mondiale della sanità;  2020, numero di riferimento OMS WHO / 2019-nCoV / laboratorio / 2020.6.

 2. Altman DG, Bland JM.  Test diagnostici 2: valori predittivi.  BMJ.  9 luglio 1994; 309 (6947): 102.  doi: 10.1136 / bmj.309.6947.102.

giovedì 18 marzo 2021

UN ANNO FA INIZIAVA LA PROPAGANDA PER LA PANDEMIA SIMULATA



Esattamente un anno fa avveniva il più vile e vigliacco atto di propaganda mai attuato da un governo e dai media italiani a danno del suo popolo. 
A causa del Lockdown nazionale proclamato dall’ex Presidente del Consiglio Conte il 9 marzo 2020, molte attività avevano dovuto chiudere, tra cui le Onoranze Funebri di Bergamo. Le salme dei deceduti si accumularono obbligando l’intervento dell’esercito per stoccarle e procedere alle sepolture il 18 marzo. 
Le spettacolari quanto macabre immagini del corteo di  camion dell’Esercito italiano fecero il giro del mondo, lasciando supporre che il nostro paese fosse in balia di una epidemia di peste bubbonica o ebola e che i cadaveri venissero raccolti in strada. 
I politici e i media allineati al Governo, sfruttarono queste immagini per far credere al mondo intero di essere sull’orlo di un olocausto.

È passato un anno e siamo formalmente sempre nella stessa situazione paradossale e simulata. Le strade delle città sono vuote ma la gente è semplicemente rintanata in casa per ordine dell’ultimo Decreto firmato da Draghi.

Le motivazioni reali di questa pandemia simulata restano per lo più ignote e speculative. Se questa faccenda dovesse protrarsi a lungo... controllare le folle inferocite non potrebbe essere più facile!


martedì 16 marzo 2021

FENOMENOLOGIA E BUSINESS DI UNA FINTA PANDEMiA


In questo triste momento per la società italiana, in bilico tra (finto) Lockdown e Pandemia (simulata) non é certamente dignitoso lucrare giornalisticamente su alcuni seppur gravi casi di disfunzione vaccinale. Con i vaccini non si scherza, hanno salvato l’umanità da gravi infezioni batteriche e virali. Tuttavia, mi preme far notare che esiste un sottile filo logico in cui si finisce per inciampare. La questione è puramente sociologica e scientifica.
Una società chiamata a fronteggiare una VERA pandemia, attuerebbe molto più rispetto a quanto è stato attuato fino ad ora e lo farebbe con una forza devastante, bloccando realmente ogni attività produttiva, affidando all’esercito i rifornimenti di acqua e cibo a tutta la popolazione e per un lasso di tempo utile a completare la quarantena. 
L’opinione pubblica, impressionata dalle migliaia di morti visti cadere per strada e non dai costrutti televisivi o dei Social, applicherebbe - con scrupolo - ogni direttiva. 
I politici si rintanerebbero in un bunker, assieme ai garanti della democrazia, difesi dall’esercito contro ogni possibile atto sovversivo di qualsiasi forza ostile e criminale, pronta ad approfittartene. 
Le forze di polizia indosserebbero tute antivirali e sorveglierebbero le strade per evitare sciacallaggi e defezioni. Le televisioni trasmetterebbero i comunicati del Governo dal bunker, i politici invierebbero messaggi rassicuranti e di speranza e contemporaneamente laborerebbero assiduamente per garantire l’operatività degli organi preposti. 
Una vera quarantena inizierebbe presto a produrre immunità di gregge tra la popolazione, in poche settimane il virus verrebbe debellato, contagi e vittime crollerebbero, la vita timidamente riprenderebbe e nel giro di pochissimo tempo dintornerebbe alla normalità produttiva e sociale, in attesa di un vaccino. 

I vaccini richiedono, secondo la scienza e i protocolli internazionali, una rigida e lunga sperimentazione e nel caso di virus come il CoVId, noti per le loro capacità infettive da sempre, nessuna casa farmaceutica perderebbe il suo tempo a produrli, sapendo che hanno bassissima mortalità. 
Lanciare sul mercato sei o sette vaccini, senza rispettare le normali procedure di sperimentazione, significa porre a grave rischio la popolazione per i possibili effetti collaterali, a maggior ragione ne caso di una nuova tecnologia genetica come per  il COVID-19.

Probabilmente tutto è nato per caso, qualcuno ha fiutato l’affare, qualcun altro ha pensato che potrebbe rappresentare un ottimo escamotage per testare alcune fenomenologie sociali, fino ad ora lette soltanto nei testi teorici e mai viste nella realtà. 

Per altri, rappresenta la sperimentazione di una economia di guerra come durante un attacco batteriologico su larga scala o persino durante un olocausto nucleare.

Per i Governi, una ghiotta occasione per far passare alcune leggi restrittive che in tempi normali scatenerebbero folle oceaniche in piazza.

Per l’UE, è lo scenario ideale per gli Stati più colpiti come l’Italia ad una presa di responsabilità verso l’indispensabile necessità di arginare sentimenti anti Euro o un’ulteriore cessione di sovranità in cambio di denaro a prestiti con tassi super convenienti.

Per i media, il CoVid rappresenta il format ideale per mantenere incollati gli spettatori ai TG, ai Talk Show e alla normale programmazione, sfruttando il tempo libero di milioni di inoccupati e nuovi disoccupati durante i lunghi e ripetuti Lockdown. 
Il tutto, ovviamente, si traduce in incassi stratosferici dagli sponsor. 
Essi, inoltre, hanno sfruttato i fatti circostanziali al virus per intingere di retorica ed ideologia politica di parte, Talk Show, dirette, speciali e telegiornali. 
Persino per i media digitali, il fenomeno rappresenta una grande opportunità. 
I Social sono lo scenario virtuale in cui milioni di utenti si azzuffano per difendere le loro opinioni e tra un post e l’altro, tra un lettura e un video, si finisce per acquistare sulle piattaforme e-commerce. 
Indirettamente, Amazon, Ebay, AliExpress e tantissime altre App stanno vivendo una nuova età dell’oro, con incrementi delle vendite mastodontiche che hanno rimesso in moto l’economia dei trasporti per le consegne dei pacchi, grazie anche alle imposizioni di chiusura dei negozi tradizionali.

COVID-19 è anche un’opportunità irripetibile per testare aree speciali in cui possono essere applicate deroghe alla normale circolazione delle persone. La Sardegna, ad esempio e presto molte altre regioni italiane o Stati esteri (come per Israele), stanno sperimentando quello che abbiamo definite COVID FREE AREA, in cui possono accedere soltanto i cittadini vaccinati. 
Quali saranno le implicazioni per i residenti e per l’opinione pubblica? Quale sarà lo sviluppo e la ripresa economica che si avrà? Soprattutto, il virus, cesserà davvero di diffondersi in tali aree? Lo stanno verificando, per la gioia di sociologi e psicologi di stato che raccoglieranno trilioni di dati ad uso e consumo dei governi e dei dipartimenti ministeriali interessati.

COVID-19 è tutto questo tranne che una reale pandemia. Oltre al business dei vaccini, si è già da tempo affermato il commercio di mascherine chirurgiche e filtranti, guanti, camici, termometri digitali, tamponi, fiale, vetro per le provette dei vaccini, tappi in alluminio per la sigillatura delle medesime, dispositivi informatici e App per il telelavoro e le videochiamate, nuove professioni e personale straordinario per l’istruzione, la sanità  e molti altri ambiti della pubblica amministrazione. 
Un volume di affari miliardario che sta rimpinguando le cassa di coloro hanno avuto la prontezza di approfittarne o le agevolazioni politiche per sviluppare prodotti e merchandising inerente, senza reali benefici per il cittadino.

È molto probabile che grazie ai meccanismi sociali, economici e politici messi in atto, la finta pandemia non cesserà molto presto.

Lettura suggerita: https://www.ibs.it/business-of-pandemics-covid-19-libro-inglese-vari/e/9780367557423


 

sabato 13 marzo 2021

IN ARRIVO IL NUOVO VIRUS “LETALE”...


https://drive.google.com/uc?export=view&id=1Z8adq9h-KfkQZ7wHB3TTm-9N18rDTLSL

Scoperto un nuovo Corona Virus che condivide il 94.5% del suo codice genetico con il Sars-CoV-2. Gli esperti temono un nuovo salto di specie dai pipistrelli agli uomini, ma #RpYN06 non è il primo né sarà l'ultimo coronavirus a emergere dalla fitta vegetazione della regione.

Gli scienziati cinesi hanno esaminato 411 campioni raccolti da 23 pipistrelli prelevati, tra il 2019 e il 2020, proprio dalla provincia dello Yunnan, al confine con Vietnam, Laos, Thailandia e Mynamar. Gli esperti hanno così scoperto la presenza di quattro virus collegabili al Sars-CoV-2.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha già avvisato la comunità scientifica che virus del genere possano effettuare un salto di specie, la cosiddetta zoonosi, cioè il passaggio di un patogeno da un animale all'uomo. Il rischio concreto, dunque, è che le numerose varianti presenti in moltissimi animali del sud-est asiatico possano attaccare l'uomo da un momento all'altro.

La storia non finirà più, saremo costantemente minacciati dalla possibilità di Lockdown e restrizioni e sarà necessario sempre sottoporsi a vaccinazione aggiornata ogni anno.

Quello che potrebbe spaventare, è in realtà un fenomeno sempre esistito, che alimenta ogni anno da sempre influenza e raffreddore negli umani. La cosa preoccupante è che qualcuno sfrutti tutto ciò per criminalizzare, recludere e vaccinare la popolazione mondiale.

Fonte: https://www.google.it/amp/s/amp.ilgiornale.it/news/mondo/scoperto-nuovo-coronavirus-rpyn06-isolato-nei-pipistrelli-1930825.html

venerdì 12 marzo 2021

UN ANNO DI PANDEMIA, NESSUNA NUOVA INFRASTRUTTURA SANITARIA...

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1pvhdwTZS7zGdNWuo6j4Pc81aHCnyK8sb

Dopo un lungo anno di “pandemia”, la realtà dei fatti è che ci sono stati zero investimenti per costruire nuove strutture ospedaliere, sale di rianimazione, reparti di infettologia, nonostante i soldi a pioggia arrivati dalle’UE e dai vari scostamenti di bilancio per altre necessità. È come se, chi gestisce lo Stato dall’alto, sapesse che non c’è un bisogno reale e che costruire decine di nuovi ospedali, sia uno spreco inaudito di risorse.

Inutilità o incompetenza? 

È questa la situazione grottesca che deve farci riflettere più di ogni altra cosa. 
La risposta c’è la siamo già data, probabilmente non c’è un REALE BISOGNO, ma soprattutto se le strutture sanitarie fossero rapidamente estese per ospitare migliaia di pazienti di più, cadrebbe meno anche il bisogno di Lockdown periodici, perché tutti troverebbero posto e soccorso. 

È evidente che questi signori vogliono mantenere con fermezza l’attuale situazione di incertezza, panico, allarme sociale, precarietà, rischio perenne di chiusure, limitazioni della libertà e bisogno costante di vaccinazioni di massa. Fa comodo a loro, alle multinazionali che garantiscono mascherine, vaccini e accessori inutili per contrastare un pericolo irreale, mentale, virtuale, che si basa su stime errate dei decessi (a causa della richiesta della OMS di registrare tutti i decessi con e per CoVid) e sulla propaganda mediatica che sfrutta il virus come un prodotto di mercato da vendere a caro prezzo in prima pagina.

 "Sotto il profilo delle rianimazioni siamo davvero in affanno, se guardiamo la tendenza della curva il rialzo dei ricoveri è preoccupante. Se ci ostiniamo a prendere come indice principale la saturazione delle terapia intensive significa guardare solo l'ultima spiaggia e così è tardi per intervenire. Questo mese sarà decisivo non c'è più tempo da perdere, se occorre un lockdown che si faccia ma ora" ha sottolineato Alessandro Vergallo, presidente del sindacato dei medici anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac.
Perché in questo anno non sono stati stanziati i miliardi di euro necessari per aumentare le sale di rianimazione dei maggiori ospedali italiani? 

Il Governo sta puntando come un treno verso il baratro (nostro). Conte prima e Draghi dopo non sono né ingenui né sprovveduti e sicuramente sono stati informati sulla inutilità di ampliare le strutture sanitarie.
La domanda è sempre la stessa, perché? 
Soprattutto, perché nessuno tra i politici si è posto la domanda? Perché i cittadini obbediscono tacitamente senza protestare per chiedere che i denari pubblici siano utilizzati ed migliorare il sistema infrastrutturale sanitario? 

Una finta pandemia non ha bisogno di strutture reale, questa è purtroppo l’unica risposta logica.

ITALIA NUOVAMENTE ZONA ROSSA

Ci risiamo... 

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1QRixtqmJEOyU6STLf8zMNTUb58_DcnF6

Il ministro della Salute, Speranza, ha confermato in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa. Tutte le altre Regioni saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato stamane. E' in corso una verifica sui dati della Basilicata.
La Sardegna resta ZONA BIANCA, area sperimentale in cui stanno testando la COVID SOCIETY con PASS VACCINALE per l’ingresso e molto presto PASS anche per tutte le attività sociali di gruppo. 
I dati “pandemici” ufficiali parlano di 26824 contagiati e 380 vittime, di cui ovviamente non si sa nulla se avessero malattie pregresse e se sono le uniche vittime totali decedute oggi nel nostro Paese. 
In ogni caso, siamo molto lontani, stando ai dati ufficiali, dalle quasi mille vittime giornaliere della scorso anno, eppure i toni dei media sono gli stessi e lasciano presagire di essere prossimo all’apocalisse. 
Non c’è nulla da fare, lo avevano detto già dopo le festività natalizie e lo hanno fatto. Non vogliono lasciare la popolazione libera per troppo tempo e insistono ad applicare gli stessi fallimentari metodi, nonostante il cambio di Governo. 
Nei prossimi giorni partirà la campagna di vaccinazione di massa e con i numerosi morti post Astra-Zeneca, sospesa in numerose nazioni, vogliamo vedere quanti avranno il coraggio di sottoporsi alle iniezioni.

Una situazione ingarbugliata, che rischia di esplodere. Molti italiani, purtroppo, continuano ad obbedire e ad affidarsi agli stessi politici che hanno fallito nell’economia, nelle finanze, nell’occupazione, nella messa in sicurezza del territorio, nella riforma fiscale, nella riforma della Giustizia, ecc. e non si capisce come possano essere migliori nella sanità, considerando che partiti come PD e Forza Italia sono proprio gli stessi che hanno fatto negli anni passati i tagli riducendo la salute pubblica un colabrodo.

Qualcuno potrebbe dire che il valore aggiunto è la Task Force di esperti, il c.d. CTS (Comitato Tecnico Scientifico) guidato da Arcuri, ma tra i tanti scandali cui egli stesso è indagato, è di pochi giorni fa un articolo della prima rivista scientifica al mondo, Nature, che lo ha giudicato composto da personale non idonee per competenze a gestire una pandemia [vera o simulata che fosse]. D’altronde, la stessa Nature, ci ha rivelato come il CTS durante le giornate buie di marzo e aprile del 2020, spendesse il suo tempo a decidere le distanze dei cori delle chiese, anziché occuparsi di emergenza CoVid.
È l’Italia d’altronde, e questi signori sono stati nominati dai politici che abbiamo votato noi. 
Di questo passo, il rischio esplosione di rivolte e sommosse aumenterà. Gli italiani sono stanchi. 

giovedì 11 marzo 2021

VACCINO ASTRA-ZENECA BLOCCATO

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1A9ILZMK8BnhdgA8NKdBAz4sU8xCyK6yd

Bloccato dall’AIFA il vaccino ASTRA-ZENECA! 
I soliti complottisti!
Bloccato anche in Danimarca, Norvegia e Islanda! 

A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, AIFA ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea.

Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. 

AIFA sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.

AIFA comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile.

https://www.aifa.gov.it/-/aifa-dispone-divieto-di-utilizzo-di-un-lotto-astrazeneca-accertamenti-in-corso-in-coordinamento-con-ema

mercoledì 10 marzo 2021

TRE MESI SU PLUTONE



Nel suo primo documento scientifico il team di New Horizons ha descritto una vasta gamma di nuove scoperte sul sistema di Plutone, grazie ai risultati iniziali dalla sonda, pubblicati sull'edizione del 16 ottobre della rivista Science.

Grazie alla varietà morfologica e geologica di Plutone, della sua tenue atmosfera e delle sue intriganti lune, New Horizons ha rivelato un grado di diversità e complessità che pochi si aspettavano in queste ampie zone fredde del Sistema Solare.

"La missione New Horizons completa la nostra ricognizione iniziale del Sistema Solare, dando all'umanità il primo sguardo su questo mondo affascinante e sul suo sistema di lune", ha dichiarato Jim Green, direttore di Scienze Planetarie alla NASA. "New Horizons, non solo sta scrivendo un libro sul Sistema di Plutone, ma ispirerà le generazioni attuali e future a continuare nell'esplorazione spaziale verso la metà successiva".

New Horizons della NASA ha raggiunto una distanza 13.691 chilometri dalla superficie di Plutone durante il suo avvicinamento del 14 luglio, raccogliendo un tesoro di dati che impiegherà quasi un altro anno per tornare sulla Terra.
I dati restituiti fino ad ora, mostrano una sorprendente varietà di morfologie e di età del terreno, così come le variazioni di colore, la composizione e l'albedo (la riflessività superficiale).
I membri del team hanno anche scoperto prove di una ricca crosta di ghiaccio d'acqua e molteplici strati di foschia nell'atmosfera di Plutone ed una ricchezza di ghiaccio più del previsto.

"Il sistema di Plutone ci ha sorpreso in molti modi, in particolare ci insegna che i piccoli pianeti possono rimanere attivi miliardi di anni dopo la loro formazione", ha detto Stern. "Ci ha anche insegnato importanti lezioni inaspettate sul grado di complessità geologica sia Plutone e che Caronte".

Le osservazioni dei satelliti di Plutone e Caronte mostrano ha una vasta rimodellazione superficiale, con una tettonica estensionale e un enigmatico terreno scuro al suo Polo Nord, che prova le variazioni nella composizione della sua crosta.

Anche se non sono stati rilevati nuovi satelliti, New Horizons ha fornito le prime immagini ad alta risoluzione delle lune più piccole Nix e Hydra, rispettivamente di 54 e 43 chilometri di lunghezza. Sconcertante, le cui riflessività di superficie sono significativamente superiori a Caronte.

Il veicolo spaziale ha raccolto più di 50 gigabit di dati dal sistema di Plutone grazie al Ralph infrared spectrometer/imager, al Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI), allo spettrografo ultravioletto Alice, al gemello REX "radio science experiments", al "Solar Wind Around Pluto" (SWAP) detector, allo spettrometro di particelle cariche PEPSSI ed un rilevatore di polvere costruito è gestito dagli studenti.


Traduzione ed adattamento a cura di Vito Di Paola

Fonte: http://www.sciencedaily.com/releases/2015/10/151015144810.htm

LA FINE DELLO STATO DI DIRITTO

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1uOlWJAo0OZuoujHKUCC2GdS8D6FyKOra

Un grande terribile smarrimento, il non saper più cosa fare di speciale il fine settimana, il non poter più progettare una vacanza in estate o un viaggio da amici e parenti quando lo si vuole. 
Molti tra noi, ormai, si sono abbandonati ad una vita senza senso, senza uno scopo, senza una missione. 
La prolungata situazione di pandemia simulata che stiamo vivendo, in cui non si vedono morti per strada, ma si sentono numeri in TV, non ci sono (tranne che per rarissimi casi) amici o parenti sani stroncati dal terribile virus ma echi lontani e spesso non veritieri, una situazione politica instabile in cui le regole cambiano inspiegabilmente da una settimana all’altra, il vedere le strade piene di auto e di passanti di giorno e il dover restare a casa la sera o durante i fine settimana per non si sa quale motivo reale, ecc. stanno creando un disagio immenso - che è anche psicologico - rispetto ad una vera pandemia di peste bubbonica, all’ebola.

Dentro la psiche delle persone brucia un fuoco di dissenso, regna lo scetticismo, il dubbio. Le contraddizioni sono fortissime e vengono represse a fatica, sempre più a fatica. È palese ormai, come anche i più anziani e conservatori concittadini abbiamo percepito che esista un qualcosa di anomalo in quello che stiamo vivendo. 
La Seconda guerra mondiale, i bombardamenti nazisti, il disastro di Chernobyl o di Fukushima, per chi li ha sfortunatamente vissuti, non hanno creato una situazione così strana ed anomala. Quando c’è un pericolo palpabile, concreto, che uccide, scatta una certa determinazione in risposta ad un altissimo livello di paura. Quando tutto sembra costruito, irreale, fantascientifico come nei film, come era ad esempio con la minaccia dell’ISIS, ci si crede tanto per crederci, ma quella voglia di ribellione viene meno, la percezione è distante e dentro cova un qualcosa che cresce giorno dopo giorno e potrebbe esplodere al primo accenno di conferma, ma non arriva mai e tutto si sopisce, la rabbia si spegne e ci si accontenta di bollire lentamente dimenticandosi di essere ormai quasi cotti. 

La popolazione italiana è guardinga, crede perché sa che bisogna farlo, un po’ come in Dio. Il virus assume le vesti di un prodotto di consumo, lo si usa perché è entrato nel costume e nelle abitudini, un po’ come lo zucchero nel caffè. 
Per molti, purtroppo, c’è l’abisso, uno scivolare lentamente verso il baratro, cosa che aumenterà sempre più, aumentando le restrizioni e i Lockdown. 

Molto presto, le persone, avendo perso ogni obiettivo personale inizieranno a vivere le giornate come se fossero le ultime e in quel preciso momento potrebbe scoppiare il caos, l’anarchia, la fine dello stato di diritto. 
È già successo un anno fa, proprio al principio, quando alle due di notte Conte proclamò la prima zona rossa d’Italia in Lombardi. Migliaia di cittadini vennero presi dal panico e si riversarono nelle stazioni milanesi per prendere il primo treno verso il Sud, per fuggire da un pericolo percepito pericolosissimo e reale. Lo fecero come se fosse stato il loro ultimo giorno di vita, l’ultima speranza, l’ultima occasione per fuggire dalla Zona Rossa, un carcere che sarebbe durato per sempre, in cui sarebbero morti comunque, o a causa del virus o dai militari, come nei film di fantascienza. 
È successo contemporaneamente nelle carceri, in centinaia hanno tentato la fuga, terrorizzati e galvanizzati dalla sensazione che fossero alla fine dello Stato di diritto e in nove hanno perso la vita scontrandosi con le forze dell’ordine. 
Queste è quello che succederà ancora non appena i cittadini capiranno che non c’è via di fuga da un mondo che non cambierà più, che ti stermina mentalmente, economicamente, fisicamente. 
La situazione surreale che stiamo vivendo non durerà ancora molto. 
Basterà un cenno di ribellione, uno soltanto e le pagine dei telegiornali smetteranno di parlare del virus e dovranno raccontare la cronaca delle sommosse che spontaneamente incendieranno le città italiane e mondiali. 
Forse è questo a cui vogliono arrivare i Governi, testare quale sia il limite massimo di sopportazione di una nazione di fronte ad una continua e perdurante situazione di limitazione delle libertà personali. 

Presto lo capiranno e in quel dato momento, i primi fuochi di protesta spingeranno i governi a dover scegliere se fare una brusca retromarcia, o contrastare la violenza con altra violenza. A quel punto sarà l’anarchia, la guerra civile, la guerriglia cittadina.

COVID FREE SOCIETY

https://drive.google.com/uc?export=view&id=13HPULX6uGPzSwUnpriO0QTa8L2gu-c55

Dopo un lungo anno di restrizioni, lockdown, limitazioni della libertà personale senza che nessuno abbia protestato, abbia dissentito politicamente o eversivamente, l’esperimento sociale che stiamo vivendo di una finta pandemia, si può dire riuscito perfettamente. 
Ed è a questo punto che parte con slancio la FASE DUE dell’esperimento, ovvero una COVID FREE SOCIETY.

Nasce una nuova società differente da quella che era prima dell’invenzione della pandemia, una società con limitazioni agli spostamenti, in cui occorre avere un PASSAPORTO VACCINALE. La selezione sociale verrà fatta in base a coloro che si sono piegati al nuovo ordine e a coloro che hanno deciso di non farlo, o pur volendosi vaccinare, sono stati esclusi. 
Il Presidente leghista Christian Solinas è il primo ad aver proclamato in modo totalmente anticostituzionale un accesso limitato alla Sardegna, con il beneplacito di Salvini e del Governo Draghi, del silenzio di tutti gli altri partiti e movimenti. 
L’isola del divertimento per ricchi, l’isola dalle acque cristalline, l’isola del Billionaire di Briatore, diventa la nuova MIAMI d’Italia, il cui accesso è consentito non soltanto a chi è benestante come lo era fino a ieri, ma soprattutto a chi ha il PASSAPORTO COVID FREE. Per entrare sull’Isola bisognerà registrarsi in un apposito sito, farsi tamponare e mostrare il certificato che attesti l’avvenuto vaccino.
Nasce così la prima ZONA BIANCA SPECIALE mondiale, un luogo idilliaco e pulito, per pochi eletti probabilmente, per coloro che hanno aderito alla nuova COVID FREE SOCIETY.
Ma l’esperimento non si ferma qui.

Il direttore di TRENITALIA ha creato il primo TRENO COVID FREE, per la tratta Milano-Roma, l’asse portante degli spostamenti in Italia su rotaie. Tutti coloro che volessero spostarsi, oltre che pagare le solite esagerate cifre e sperare di trovare un posto libero, dovranno essere tamponati ed esibire un PASSAPORTO VACCINALE, essere anch’essi membri eletti di questa nuova società virtuale figlia della nuova era COVID FREE, anche questo ovviamente oltre la Costituzione, oltre la libertà di spostamento degli individui sanciti dai trattati nazionali e internazionali, ma tacitamente accettata da tutti i Partiti, da tutti, proprio per effetto del sistema di plagio mentale perpetratosi in questo lungo anno di restrizioni e manipolazione psicologica.

I vincoli della NEW COVID FREE SOCIETY non si ferma qui. Anche la provincia di Belluno si candida a diventare COVID FREE AREA per un turismo d’élite, per i ricchi, per i vaccinati. L’idea è del deputato di Forza Italia Dario Bond e siamo certi che nessuno si opporrà, credendo che sia la soluzione migliore per far ripartire il turismo e per stare tranquilli.

È l’effetto sociale di un esperimento che dura ininterrottamente da un anno e a cui tutti sono abituati. Ma a pensarlo sono anche la Sicilia, il Lazio e le isole italiane. All’estero è invece già realtà.

La Cina ha dato il via al passaporto vaccinale, ovvero il mezzo che consentirà ai cinesi di viaggiare.
Un certificato digitale, con fruizione tramite WeChat, che consentirà al popolo asiatico di tornare alla normalità anche in ambito internazionale.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha specificato l’obiettivo di riprendere la ripresa economica mondiale e facilitare i viaggi oltre frontiera. Non sarà obbligatorio, ma chi non lo farà resterà socialmente recluso nella sua area, non potendo accedere agli spostamenti.
Molte compagnie aeree hanno già predisposto la stessa situazione, chi non è vaccinato non potrà spostarsi e c’è da aspettarsi che una società ormai narcotizzata da questo lungo lavaggio del cervello, dalla categoria di commercianti e imprenditi allo sterno delle forze, partoriscano il PASSAPORTO VACCINALE per i cinema, le palestre, i mercati e ogni luogo di svago. 

Una APP,, un braccialetto come in Israele, divideranno in due la popolazione, i buoni contro i cattivi, i creduloni contro i negazionisti, le persone di buon senso dagli scapestrati, coloro che si fanno iniettare un siero sperimentale da coloro che non vogliono e provano in tutti i modi ad evitare di farselo iniettare, il tutto ovviamente contro la Costituzione, contro ogni legge e persino contro la logica dei fatti.

Ma non c’è più logica in quello che sta accadendo. Il progetto di una FREE COVID AREA è già stato fatto in Brasile e si chiama “S PROJECT”. 
Il “Progetto S” del ministero della Salute prevede di vaccinare con il Coronavac e AstraZeneca tutti i suoi 45,000 abitanti, salvo donne incinte e minorenni. 
Da quando si è diffusa la notizia, il piccolo centro a 280 chilometri da San Paolo è stato preso  d'assalto dai giornalisti e da chi ci si vorrebbe trasferire per sfuggire alla pandemia.
Isteria di massa, per vivere finalmente felici e nuovamente reclusi, come lo saranno i sardi e presto i siciliani e altre zone d’élite d’Italia che per prime sperimenteranno questa nuova regola sociale.

Le varianti terranno vivo il progetto. Come accade per gli Antivirus dei nostri PC o per qualsiasi altro prodotto tecnologico, il vaccino sarà aggiornabile, ovvero, ogni sei mesi bisognerà farne un altro contro le varianti che  arriveranno. Il vaccino diventerà, nella nuova COVID FREE SOCIETY, un obbligo, una tendenza, un prodotto di mercato. Chi non si fa aggiornare il vaccino con la nuova variante non sarà alla moda, non sarà avanti, ma soprattutto non potrà accedere a nulla. Diventeremo gli schiavi del vaccino, e probabilmente quando il fenomeno assumerà proporzioni di massa lo troveremo in farmacia di facile assunzione e con un numero seriale che bisognerà inserire sulla APP per permetterci di accedere a tutti i servizi. 

A quel punto, l’esperimento sociale avrà termine, la FREE COVID SOCIETY verrà creata e ci distinguerà come nazione dalle altre che non saranno rimaste al passo con i tempi, come ad esempio quelle africane o sudamericane.  

Fonti: 

https://www.google.it/amp/s/www.corriere.it/economia/consumi/21_marzo_08/treno-covid-free-si-parte-l-alta-velocita-milano-roma-da-aprile-tampone-prima-salire-bordo-22aaad4a-800a-11eb-a06c-fddde4eb7de2_amp.html

https://www.google.it/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/ADhjxzOB

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/salute/viaggi_luoghi_covid_free_sicilia_sardegna_cosa_serve_per_andare_estate_ultime_notizie_news-5814279.html

https://www.google.it/amp/s/www.salernonotizie.it/2021/03/09/covid-free-e-passaporto-sanitario-la-cina-fa-da-pioniere/amp/

https://www.google.it/amp/s/www.repubblica.it/esteri/2021/02/21/news/brasile_serrana_progetto_covid_free-288610842/amp/


martedì 9 marzo 2021

ELON MUSK NON SI FERMA PIÙ”

https://drive.google.com/uc?export=view&id=12X1G1L3UyYcdl-scXZTTOndBRZy0SYos

SpaceX, l’agenzia spaziale di Elon Musk, ha fatto richiesta alla Federal Communications Commission degli Stati Uniti d’America per connettere la rete Internet satellitare di Starlink al fine di muovere veicoli di grossa taglia, come navi, aerei e autotreni in tutto il mondo. 

Ad oggi, SpaceX ha lanciato più di 1100 satelliti per la rete Starlink che dallo scorso ottobre ha iniziato ad offrire il servizio Internet ai clienti degli Stati Uniti, del Canada e del Regno Unito ad un costo mensile di 99$ e che conta più di 10000 utenti. Il servizio include anche un costo iniziale di 499$ per il kit di installazione il quale comprende l'hardware necessario per la connessione alla rete, una o piccola antenna parabolica e un router Wi-Fi.

SpaceX non ha indicato nella sua richiesta se i terminali degli utenti Starlink per i veicoli in movimento avranno un design diverso rispetto alle antenne attualmente spedite ai primi clienti, ma ogni "ESIM" (Earth Station In Motion), è "elettricamente identico ai terminali utente di consumo precedentemente autorizzati", con l'aggiunta di "supporti che consentono loro di essere installati su veicoli, navi e aerei".

La società ha inoltre osservato che "garantirà l'installazione" dei terminali dei veicoli tramite "installatori qualificati". Sebbene SpaceX non abbia detto se quegli installatori sarebbero dipendenti dell'azienda, continua ad espandere la produzione e le operazioni di Starlink, compresi i piani per una nuova fabbrica di apparecchiature ad Austin, in Texas.

La  compagnia spaziale di Elon Musk, lo scorso anno aveva chiesto alla FCC l'autorizzazione a condurre test sperimentali su jet privati e per la sua flotta marittima di navi, ma in questo caso si tratta di una "licenza generale" molto più ampia per operazioni a livello mondiale. SpaceX ha osservato che le regole della FCC "non richiedono ai richiedenti di inviare un numero massimo di terminali utente da distribuire", quindi la società non ha indicato quanti terminali di veicoli intende costruire.

SpaceX ha anche notato che, per gli aeromobili statunitensi che voleranno nello spazio aereo di un'altra nazione, garantirà i servizi Starlink in base alla FCC o alle regole dell'altra nazione, "a seconda di quale sia più vincolante.

https://www.cnbc.com/amp/2021/03/08/spacex-wants-to-connect-starlink-satellite-internet-to-moving-vehicles.html?fbclid=IwAR0_ijYLlwLLxvcanqn-Y_qhoyMsj03cP313MIAM7UnorHTLvcI10XG9iDM



lunedì 8 marzo 2021

COVID FREE SOCIETY

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1i9lX6XR0EdS6HGH35llAzXoAouBibTBL

La Regione Sardegna zona bianca, sarà un grande esperimento per il turismo d’élite.  Il Governatore dell’isola Christian Solinas intende riportare l’isola al periodo in cui era stata dichiarata Covid free attraverso l’introduzione di un passaporto sanitario. Si va verso le ZONE BIANCHE COVID FREE in cui l’accesso sarà limitato unicamente ai possessori di attestato di vaccino. 

Prima di salpare via nave o di imbarcarsi su un aereo, chiunque vorrà accedere all’isola, dovrà registrarsi sul sito “Sardegna Sicura” e dotarsi dell’attestato. Stessa identica cosa per la linea ferroviaria Trenitalia “Milano-Roma”. Chi non avrà fatto il vaccino non potrà più utilizzare il suddetto sevizio e non si tratta di una notizia complottista, ma ad annunciarlo è stato l'amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti.

Andiamo in contro ad una serie di limitazioni della libertà, chiaramente anticostituzionali, dittatoriali, coercitive e soprattutto simulate. 

In realtà non esiste alcun motivo per imporre queste restrizioni, nessun motivo reale. Siamo nel pieno di una simulazione sociale in cui sono testate le dinamiche sociali della nuova società “post-pandemica” che diventerà la norma a breve. 

Le motivazioni che stanno spingendo politici di ogni fazione ad imporre questo regime coercitivo sono ignote. Interessi economici per la vendita di vaccini? Ordini ricevuti dall’alto o semplice occasione per imporre nuovi modelli fai-da-te che sfruttano il caos istituzionale in cui siamo finiti? 

Nessuno può al momento rispondere a queste incresciose domande. Possiamo semplicemente dire che l’esperimento andrà avanti ad oltranza, almeno fino a quando avranno raggiunto il loro scopo, che non è certamente fermare un’influenza, o quando le masse scenderanno in piazza con fervore. Non si prospetta nulla di buono.

LA GENIALITÀ DI ACHILLE LAURO

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1YQQeRVlBkWBtTN7rotquMbwIRjG-ozU1

Quando il genio creativo e la poesia si mescolano al teatro, al dramma, alla passione, grazie alla potenza mediatica della televisione, nascono opere d’arte uniche, come i quadri di questo giovane e trasgressivo artista, che potrebbe essere definito cantante, poeta, avanguardista scenico. 
“C’est la vie”, trasmesso sabato sera all’Ariston, è una canzone d’amore dalle liriche intense e struggenti, accompagnato dai passi di danza classica di Giacomo Castellana,  reinterpretato come un dramma novecentesco, diventando un capolavoro della musica italiana e mondiale. Qualcuno lo ha definito ridicolo, “frocio”, pagliaccio, inutile, blasfemo. Achille Lauro è semplicemente sincero, giovane, bravo, audace, trasgressivo e sa ancora parlare d’amore seppur con quel velo di tristezza e rassegnazione che lascia un sapore amaro. 
Achille Lauro era invece Oscar Wilde o meglio Dorian Gray, o forse Rimbaud o Baudelaire o Rodolfo Valentino, mentre cantava, mentre recitava.
Non riconoscere la grandezza della sua musica, la genialità delle sue interpretazioni, l’intelligenza della RAI che ha dato finalmente voce a chi non la pensa come la massa e urla al mondo il suo disappunto, è assurdo, apprezzare il suo genio creativo è una liberazione meravigliosa. 

Il testo di questa canzone “C’est là vie”  è pura poesia e vi invito a rileggerlo mentre la sua voce delicata e forse ancora acerba, piange quasi, nel recitarne i versi:

Tu sei Lucifero vestita, sì, con orli e perle
Tu ti incateni in mezzo al fuoco e dici: "Viemmi a prende'"
Il nostro amore delicato è uno zucchero amaro
Che ci vogliamo solo quando poi più non possiamo
E sto cadendo nel burrone di proposito
Mi sto gettando dentro al fuoco, dimmi: "Amore no"
Finiranno anche le fiamme ma il dolore no
E non puoi uccidere l'amore ma l'amore può
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: "È finita", zittiscimi
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
E questa strana fiaba poi che fine ha
È la più grande storia raccontata mai
Siamo soli in cento personalità
Mentiamo promettendo a noi non finirà
E sono sempre i miei pensieri rigirati e basta
La nostra storia che continua su pezzi di carta
La nostra storia mai finita che non ha una fine
Perché torno come il diavolo a rubare vite
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: "È finita", zittiscimi
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
Amore mio lo so
Come sapessi già
Profondi vuoti e poi
So come finirà
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: "È finita", zittiscimi
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie

Tutte le accuse tornano indietro, lui è avanti voi indietro. Lui è un grande artista, voi dei pessimi politici. Lui è libero, voi siete schiavi. 

https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sanremo-2021-quinta-Serata-Achille-Lauro-canta-Cest-la-vie--715b34dc-b9e4-4841-a369-79b6196b64ce.html


NATURE DISTRUGGE IL CTS CHE HA GESTITO LA PANDEMIA



https://drive.google.com/uc?export=view&id=1Lr0PR6l-fGAPGwl0ArE87K4euDs6kYay

Più volte avrete letto critiche all’inadeguatezza e incompetenza del Comitato Tecnico Scientifico nominato da PD e M5S per la gestione della Pandemia. Più volte avrete riso e sbeffeggiato il mio personale giudizio o quello di moti altri, magari liquidando la cosa come “negazionista”. 
Se il mio ed altrui parere vale ben poco, credo che lor signori debbano tapparsi la bocca di fronte al giudizio impietoso della prima rivista scientifica al mondo: “Nature”. 
Leggendo in basso noterete come, mentre in Italia la gente era chiusa in casa a cantare su balconi o a morire di polmonite, loro perdevano tempo a decidere come gestire i cori della Chiesa. 
Buona lettura.

“Esame del ruolo del comitato scientifico italiano COVID-19” traduzione tratta da Nature del 17-02-2021

Nel marzo 2020, un gruppo di 292 scienziati italiani ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra loro c'erano i responsabili dei migliori centri di ricerca clinica e biotecnologica in Italia, ed esperti in test molecolari, virologia e microbiologia. Hanno proposto un piano per aumentare la capacità diagnostica italiana del COVID-19  sfruttando il potenziale dei centri di ricerca accademici e hanno offerto i loro laboratori e il personale senza costi aggiuntivi.

All'epoca, il tasso di mortalità in Italia era alle stelle e gli ospedali travolti, nonostante un rigoroso Lockdown nazionale. I pazienti con sintomi hanno dovuto attendere diversi giorni per ottenere un tampone. 

Tuttavia, il loro appello è rimasto senza risposta. “Abbiamo ricevuto notizie informali da funzionari governativi che affermavano che la proposta non era fattibile”, ricorda Andrea Graziani, professore presso il Dipartimento di Biotecnologie Molecolari dell'Università di Torino, che era tra i firmatari.

La proposta è stata discussa il 30 marzo presso il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), un comitato di 24 esperti che consigliano il governo italiano sulla pandemia, guidato dalla Protezione civile nazionale. I verbali della riunione, declassificati diversi mesi dopo, mostrano che il CTS ha respinto la proposta e raccomandato che gli esami fossero effettuati solo dai laboratori diagnostici certificati e gestiti da ciascuna regione (l'assistenza sanitaria in Italia è somministrata a livello regionale). Il comitato ha sostenuto che i laboratori diagnostici erano più adatti di quelli di ricerca per un tale compito e che presto avrebbero aumentato la loro capacità di test.

Ma quella rete era insufficiente e ci sarebbero voluti mesi prima che i test potesse tenere il passo. A marzo, l'Italia stava effettuando solo circa 15.000 test COVID-19 al giorno. Oggi ne sta sta facendo circa 230.000. La scarsità di questi test ha ostacolato gli sforzi per rintracciare e rallentare la diffusione del virus, soprattutto in Lombardia e Piemonte.

È stata la prima di una serie di decisioni prese da CTS, che, nell'ultimo anno, hanno lasciato perplessi gli esperti italiani che considerano il test e la tracciabilità come un fattore chiave. Anche la CTS ha esitato prima di dare consigli chiari sul test di persone asintomatiche. Il CTS avrebbe dovuto fornire una guida più forte sulla strategia di test, afferma Graziani.

Con l'entrata in carica di un nuovo governo, diversi scienziati esprimono la speranza che il comitato possa rafforzare la propria esperienza in settori come i test, la biotecnologia e la biologia molecolare, che si riveleranno fondamentali per aumentare i test e monitorare la diffusione di nuove varianti.

UNA RISTRETTA GAMMA DI COMPENZE.

Pochi mesi dopo la lettera di Graziani e colleghi, arriva una nuova proposta sul tavolo del CTS a forma di Andrea Crisanti, professore all'Università di Padova e autore di uno dei primi studi sul ruolo dei soggetti sintomatici nella diffusione del virus. Il suo laboratorio era alla base della strategia di analisi e analisi che ha contribuito a sopprimere la prima ondata di focolai in Veneto. A differenza del Piemonte e della Lombardia, il Veneto ha arruolato un centro universitario per fornire una capacità ad alto rendimento per i test.

Ad agosto, Crisanti ha inviato al Ministero della Salute una bozza di piano per elaborare fino a 400.000 test molecolari al giorno, un aumento di sette volte rispetto alla capacità nazionale. Il piano, sostenuto da 150 accademici di diversa estrazione, si basava su un'automazione pesante e gestori di liquidi ad alto rendimento per ridurre i costi e il tempo per campione.

Nemmeno Crisanti ha ricevuto risposta dal governo. I verbali delle riunioni del CTS non menzionano alcuna discussione sulla sua proposta. "Un tale piano valeva almeno la pena di essere rivisto e discusso", afferma Francesco Lescai, professore di Bioinformatica presso l'Università di Pavia con esperienza nello sviluppo di condutture per l'analisi genetica e il sequenziamento.

Per quale motivo? Forse di natura politica? Forse perché bisognava allungare al massimo i tempi della pandemia?

Secondo Nature, la causa primaria è stata la ristretta gamma di competenze presente nel CTS. Il team ha figure di livello mondiale in pneumologia, malattie infettive, gerontologia ed epidemiologia, ma mancano scienziati in aree critiche di competenza come la diagnostica molecolare, la virologia molecolare e lo screening ad alto rendimento.

Meno della metà dei suoi attuali membri sono nominati a titolo personale, mentre gli altri sono responsabili di istituzioni sanitarie nominati ex officio al CTS. Soltanto due membri hanno una chiara esperienza nel campo della biotecnologia, ma in campi estranei alle malattie infettive.

Al contrario, lo Scientific Advisory Group for Emergencies (SAGE) del Regno Unito e i suoi sottocomitati hanno una vasta gamma di competenze e includono specialisti in diagnostica molecolare, screening ad alto rendimento, sequenziamento, modellazione, logistica, scienze comportamentali e istruzione. Il comitato consultivo del governo francese comprende uno specialista in tecnologia digitale, antropologi e sociologi insieme alle competenze di base in virologia, epidemiologia e biologia molecolare. L' Accademia Leopoldina , uno dei principali consiglieri del governo tedesco, ha diversi gruppi di lavoro che possono attingere da un elenco di oltre 1.600 membri internazionali in qualsiasi disciplina.

Mentre in quei paesi i team sono per lo più chiamati a fornire input strategici e linee guida, il CTS è impantanato in dettagli minuti che potrebbero essere gestiti da sottocomitati o altre agenzie.

Leggete qui in cosa perdevano tempo i “nostri scienziati”:

I verbali delle riunioni del CTS (tutti classificati fino a settembre 2020, e attualmente pubblicati soltanto 45 giorni dopo ogni riunione) riportano molte discussioni sulle procedure di sicurezza per:

Eventi sportivi o sulla scelta di guanti e maschere specifici (per piazzare le ditte più vicine chi affidare gli appalti?)

Durante una riunione ad agosto, la giuria ha dovuto chiarire il concetto di "monoporzione" nelle mense scolastiche prima di discutere un protocollo dettagliato per la sicurezza dei cori delle chiese, vi rendete conto?.

D'altra parte, il CTS a volte ha fornito indicazioni su argomenti in cui i suoi membri hanno poca o nessuna esperienza. 

A gennaio, hanno affermato che mantenere gli studenti sull'apprendimento a distanza avrebbe causato "un grave impatto sul [loro] apprendimento, psicologia e personalità". La dichiarazione ha avuto conseguenze sulle politiche nazionali, ma nessun membro del CTS ha esperienza nel campo dell'istruzione, della psicologia infantile o della neuropsichiatria. Perché allora hanno deciso una cosa del genere? 

Il team italiano era anche privo di diversità di genere: solo sei dei suoi membri sono donne. Il coordinatore del CTS, Agostino Miozzo, non ha voluto rilasciare commenti in merito.

Anche Pierpaolo Sileri, chirurgo e viceministro della salute nel precedente governo, ha criticato il CTS nelle interviste citando un "eccesso di burocrazia" e una mancanza di diversità e suggerendo che la sua composizione dovrebbe essere riconsiderata per includere una più ampia gamma di competenze.

LE VARIANTI...

Secondo Davide Ederle, presidente dell'Associazione italiana dei biotecnologi, fornire una solida guida sulle biotecnologie per i test e la tracciabilità è ora più necessario che mai. Cita i pochi dati che l'Italia sta producendo sulle varianti circolanti di SARS-CoV-2, che si ottengono sequenziando il genoma del virus e sono fondamentali per monitorare le epidemie.

L'Italia sta attualmente sequenziando 1,3 su 1.000 campioni di virus con un tempo medio di due mesi per caricare i dati su archivi pubblici come Gisaid , una delle PERFORMANCE PIÙ BASSE AL MONDO. In confronto, il Regno Unito sta sequenziando quasi 40 volte più campioni, con un tempo mediano alla deposizione di 21 giorni. "Stiamo vedendo solo la punta dell'iceberg" dice Lescai. "Senza una maggiore copertura delle varianti, siamo ciechi". Includere nel CTS persone con esperienza nel campo delle biotecnologie aiuterebbe a mettere questo problema in cima all'agenda” ha affermato Ederle.

UNA VERGOGNA!

A questo punto, il mio personale giudizio è sempre lo stesso, corrotti, e incompetenti. 

👉 https://www.nature.com/articles/d43978-021-00015-8?fbclid=IwAR2KS0kLv0mxwRUA5o59_2UgmPfdztQhWsw2jw9i0XKX-yRT6VwMtDajyWY


domenica 7 marzo 2021

GLOBAL PANDEMIC SIMULATION


https://drive.google.com/uc?export=view&id=1-WpV6xUQqDjULEC4IrtJY4wr5j38Bb7A

Strade vuote la sera, coprifuoco, limitazioni alla libertà personale, misure di protezione individuali e il pericolo derivante da un terribile virus. In TV ogni giorno vengono diramati i bollettini di guerra dall’Italia e dal mondo, siamo continuamente bombardati da messsggi mediatici allarmistici e minacciati continuamente dal poter subire un nuovo Lockdown globale.

Ovviamente è tutto simulato.

Le strade sono vuote non per volontà dei cittadini o a causa di milioni di decessi come dovrebbe essere in caso di vera pandemia, ma per legge, ovvero per un divieto formale. La gente in realtà è viva e vegeta. 
I decessi sono pressoché gli stessi degli anni passati, in una grande nazione come l’Italia è normale che ogni giorno muoiano centinaia di persone al giorno perché altrettante ne nascono mantenendo il numero globale pressoché costante, nonostante facciano credere che stiano morendo.
Il virus fa parte di una famiglia ben nota che esiste dall’alba dei tempi dell’umanità e che notoriamente causa il ben noto e banale raffreddore, anche se in alcuni rari casi può recare danni fino alla morte, come è sempre stato, come sempre sarà.  
Abbiamo la creazione di una situazione sociale surreale, in cui è simulata una pandemia globale, dove la popolazione è stata decimata e i sopravvissuti sono costretti a limitare la propria libertà per essere protetti per sopravvivere. 
Uno scenario impossibile persino per infezioni di gran lunga più pericolose come la peste o l’ebola. L’altissima mortalità non darebbe il tempo a questi patogeni di diffondersi capillarmente e in poche settimane l’epidemia cesserebbe da sola, come accade in alcune zone dell’Africa o dell’India quasi ogni anno. 
Simulata è anche l’informazione dei mass media, che hanno il compito di creare quel contesto psicologico di terrore nella mente nel cittadino. 
Simulata è la necessità di avere al più presto un vaccino. 
Come avrete notato se la stanno prendendo con comodo e da quel che si apprende milioni di dosi di vaccino giacerebbero inutilizzate nelle celle frigorifero degli hangar governativi. Questo perché non c’è un reale bisogno di utilizzarle, ma per creare un oggetto del desiderio che lo faccia aumentare di valore e che crei quel clima di attesa e di frenetica richiesta, come per ogni bene di consumo tipico del sistema capitalistico.
Irreale il pericolo delle presunte varianti, i virus sviluppano ne sviluppano una differente per ogni soggetto che infettano, ma la presenza delle stesse contribuisce a mantenere alto il clima di terrore per un problema che deve essere continuamente percepito come grave, difficile da debellare e quasi irrisolvibile per cui è necessario  convivere. 
Se ci fosse soltanto un “CoVid19”, i milioni di italiani che lo hanno contratto e lo hanno agevolmente superato dopo aver avuto poco più che un banale raffreddore, si ribellerebbero o quantomeno smetterebbero di credere a quello che i media riportano in nome e per conto del Governo. Ecco il perché dell’invenzione delle varianti inglesi, brasiliane, sudafricane ecc. 

Riassumendo, stiamo vivendo:

- Leggi restrittive alla persona;
- Informazione allarmistica;
- Scarsità di vaccini; 
- Proclami di vaccinazione di massa che mai avverrà;
- Necessità di protezione individuale;
- Clima di tensione collettiva;
- Discriminazione e odio per coloro che non credono al virus;
- Minaccia costante di nuovi Lockdown totali;
- Necessità di un Governo d’emergenza.

Questi gli ingredienti del Corona Virus 19 e delle varianti, un immenso esperimento globale per testare i livelli di tolleranza della popolazione mondiale di fronte ad eventuali attacchi batteriologici/virali o nucleari, ma anche di guerra mondiale convenzionale, disastri naturali come l’impatto di un asteroide/cometa o un drastico cambiamento climatico come un Global Warming o un Global Cooling. 
I Governi potranno utilizzare questi dati anche per valutare come le singole popolazioni tollerino le limitazioni di libertà e le nuove leggi restrittive o la derivante crisi economica. 

L’esperimento avrà fine soltanto quando sarà raggiunto il limite di sopportazione globale, ovvero quando le popolazioni inizieranno a mostrare segni di ribellione incontrollabile o quando saranno raccolti tutti i dati sufficienti.

L’esperimento di gestione di una pandemia globale è già stato condotto nel 2018 dalla NASPAA la Network of Schools of Public Policy, Affairs, and Administration is the global standard in public service education negli USA, che ha utilizzato 500 studenti provenienti da tutti il mondo e da altre organizzazioni non governative. 

https://www.naspaa.org/events/student-simulation-competition/past-competitions/2018-global-pandemic