mercoledì 12 maggio 2010

Dischi polverosi attorno a due stelle simili al Sole

Utilizzando quattro dei più grandi telescopi del mondo, gli scienziati hanno ottenuto informazioni dettagliate dalle regioni intorno a due stelle giovani a decine di anni luce di distanza, scoprendo dischi polverosi di materiale roccioso a distanze paragonabili a quelle della Terra dal Sole. L'astronomo Rachel Smith della Keele University ha presentato i risultati al XIV National Astronomy Meeting RAS di aprile (NAM 2010) a Glasgow.


Utilizzando quattro dei più grandi telescopi del mondo, gli scienziati hanno ottenuto informazioni dettagliate dalle regioni intorno a due stelle giovani a decine di anni luce di distanza, scoprendo dischi polverosi di materiale roccioso a distanze paragonabili a quelle della Terra dal Sole. L'astronomo Rachel Smith della Keele University ha presentato i risultati al XIV National Astronomy Meeting RAS di aprile (NAM 2010) a Glasgow.

Gli astronomi hanno utilizzato i dati dall'interferometro MIDI, uno strumento che combina la luce a infrarossi dal telescopio di 8 metri di diametro dell'European Southern Observatory's Very Large Telescope in Cile per simulare le prestazioni di un singolo telescopio con uno specchio di oltre 100 metri di diametro.
Le due stelle osservate con il MIDI sono simili al nostro Sole: una è un pò più fresca e l'altra è uno un po' più calda. La prima, catalogata come HD69830 [foto in alto con la prova della presenza del disco di polveri], è una stella arancione di tipo spettrale K0V di circa 2 miliardi di anni (relativamente giovane in confronto al Sole che ha 4,5 miliardi di anni). Si trova in direzione della costellazione della Poppa meridionale, a 41 anni luce dal Sole ed è nota per avere tre pianeti con masse paragonabili a quella di Nettuno. La seconda stella, eta Corvi (nella costellazione del Corvo e 59 anni luce dal Sole) è di classe spettrale F2V, con un colore giallo-bianco, e ha circa 1,3 miliardi di anni.

Le precedenti osservazioni accennavano a dischi di materia intorno alle due stelle. Per la stella eta Corvi si troverebbe a circa 22,5 miliardi chilometri, una distanza che ne ha facilitato la scoperta.
Con il MIDI la regione del piccolo disco polveroso intorno a HD69830 è chiaramente visibile e compresa tra i 7,5 e i 360 milioni di km dalla sua stella. Se fossimo sulla superficie di uno dei suoi pianeti, questa polvere offrirebbe una vista spettacolare, varie migliaia di volte più luminosa della polvere zodiacale che può essere vista dalla Terra in una notte buia.

Una possibilità interessante per l'origine di questa polvere è che i pianeti intorno ad HD69830 abbiano avuto un alto tasso di impatto da asteroidale e cometario sulle loro superfici. Un disco simile si trova anche vicino ad eta Corvi, compreso tra i tra 24-450.000.000 km dal suo ospite stellare. A confronto, la Terra è in media a circa 150 milioni di km di distanza dal Sole.

Questi risultati rappresentano la prima risoluzione di dischi polverosi così vicino alla loro stella madre e le osservazioni sono state rese possibili utilizzando un interferometro come il MIDI. L'età delle due stelle e le posizioni dei dischi polverosi suggeriscono che possano provenire dalle macerie di recente collisioni di oggetti interni o esterni.
Il dr. Smith vede questo lavoro come parte della missione globale di trovare pianeti simili alla Terra intorno ad altre stelle. "Con MIDI abbiamo accesso ad un telescopio veramente gigante che può vedere l'Universo in dettaglio senza precedenti. Sondando le regioni ad una scala simile a quello dell'orbita terrestre, abbiamo il potenziale per osservare i resti polverosi di massicce collisioni avvenute durante le fasi finali della formazione dei pianeti rocciosi e ci permettono di conoscere in quali condizioni si verifica in altri sistemi planetari. Ciò inoltre ci offrono l'opportunità per testare le nostre teorie su come i pianeti si formano ed si evolvono nel corso del tempo".


A cura di Arthur McPaul

Fonte: http://www.sciencedaily.com/releases/2010/04/100413202854.htm

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