Il documento del professor George Fraser (tragicamente scomparso nel marzo di quest'anno) e i colleghi presso l'Università di Leicester, hanno offerto una prima potenziale indicazione di rilevazione diretta della Materia Oscura, un mistero che in fisica dura da oltre 30 anni.
Gli scienziati dell'Università di Leicester hanno rilevato un curioso segnale nel cielo a raggi X, che fornisce una visione allettante sulla natura della misteriosa materia oscura.
Il team ha trovato quello che sembra essere una firma di "assioni" previsto dalla fisica teorica come indicatore di presenza di materia oscura.
In una pubblicazione tra le , gli scienziati descrivono la scoperta di un segnale che non ha nessuna spiegazione convenzionale.
Il professor George Fraser, che purtroppo è morto nel marzo di quest'anno, ha scritto: "La rivelazione diretta della materia oscura è cercata dalla fisica da oltre trenta anni".
La materia oscura, una sorta di massa invisibile di origine sconosciuta, non può essere osservata direttamente con i telescopi, ma è dedotta dai suoi effetti gravitazionali sulla materia ordinaria e sulla luce. Si ritiene che occupi l'85% della materia totale dell'Universo.
Il dottor Andy Read, anch'egli presso l'Università di Leicester al Dipartimento di Fisica e Astronomia ha detto in merito: "Tuttavia, abbiamo scoperto un segnale nei raggi X, che non ha spiegazione convenzionale, ma è coerente con la scoperta degli assioni"
Questo risultato è stato trovato attraverso un ampio studio di quasi tutto l'intero archivio dei dati provenienti dall'osservatorio a raggi X dell'Agenzia spaziale europea, XMM-Newton, che celebrerà il suo 15° anno in orbita, il prossimo dicembre. Le ricerche precedenti degli assioni, in particolare al CERN e con altri veicoli spaziali in orbita attorno alla Terra, non hanno finora avuto buon esito.
Come spiega il professor Fraser nel documento: "Sembra plausibile che gli assioni, le particelle candidate per la materia oscura, sono infatti prodotte nel nucleo del Sole e effettivamente si convertono ai raggi X nel campo magnetico della Terra".
Si prevede che il segnale dei raggi X a causa degli assioni sarà più grande quando lo si cercherà attraverso il campo magnetico del Sole perché è più forte.
Il Dr. Read conclude: "Queste entusiasmanti scoperte potrebbero essere veramente innovative dando vita ad nuova fisica e potrebbero avere enormi implicazioni, non solo per la nostra comprensione del vero cielo a raggi X, ma anche per identificare la Materia Oscura che domina lamassa del cosmo".
Il Presidente della Royal Astronomical Society professor Martin Barstow, che è Pro-Vice-Cancelliere, capo del College of Science & Engineering e professore di Astrofisica e Scienze Spaziali presso l'Università di Leicester ha detto: "Questo è un risultato sorprendente se confermato, ovvero la prima rilevazione diretta e l'identificazione delle sfuggenti particelle della materia oscura e avrà un impatto fondamentale sulle nostre teorie dell'Universo".
L'osservatorio XMM-Newton, con le sue operazioni e archiviazione dei dati, costituisce una importante collaborazione internazionale nell'ambito dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), gli Stati membri e oltre. Il lavoro di un certo numero di autori sulla taratura di XMM-Newton è stato sostenuto dalla Agenzia Spaziale UK (UKSA).
Traduzione a cura di VitoDP
Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2014/10/141016085410.htm
Gli scienziati dell'Università di Leicester hanno rilevato un curioso segnale nel cielo a raggi X, che fornisce una visione allettante sulla natura della misteriosa materia oscura.
Il team ha trovato quello che sembra essere una firma di "assioni" previsto dalla fisica teorica come indicatore di presenza di materia oscura.
In una pubblicazione tra le , gli scienziati descrivono la scoperta di un segnale che non ha nessuna spiegazione convenzionale.
Il professor George Fraser, che purtroppo è morto nel marzo di quest'anno, ha scritto: "La rivelazione diretta della materia oscura è cercata dalla fisica da oltre trenta anni".
La materia oscura, una sorta di massa invisibile di origine sconosciuta, non può essere osservata direttamente con i telescopi, ma è dedotta dai suoi effetti gravitazionali sulla materia ordinaria e sulla luce. Si ritiene che occupi l'85% della materia totale dell'Universo.
Il dottor Andy Read, anch'egli presso l'Università di Leicester al Dipartimento di Fisica e Astronomia ha detto in merito: "Tuttavia, abbiamo scoperto un segnale nei raggi X, che non ha spiegazione convenzionale, ma è coerente con la scoperta degli assioni"
Questo risultato è stato trovato attraverso un ampio studio di quasi tutto l'intero archivio dei dati provenienti dall'osservatorio a raggi X dell'Agenzia spaziale europea, XMM-Newton, che celebrerà il suo 15° anno in orbita, il prossimo dicembre. Le ricerche precedenti degli assioni, in particolare al CERN e con altri veicoli spaziali in orbita attorno alla Terra, non hanno finora avuto buon esito.
Come spiega il professor Fraser nel documento: "Sembra plausibile che gli assioni, le particelle candidate per la materia oscura, sono infatti prodotte nel nucleo del Sole e effettivamente si convertono ai raggi X nel campo magnetico della Terra".
Si prevede che il segnale dei raggi X a causa degli assioni sarà più grande quando lo si cercherà attraverso il campo magnetico del Sole perché è più forte.
Il Dr. Read conclude: "Queste entusiasmanti scoperte potrebbero essere veramente innovative dando vita ad nuova fisica e potrebbero avere enormi implicazioni, non solo per la nostra comprensione del vero cielo a raggi X, ma anche per identificare la Materia Oscura che domina lamassa del cosmo".
Il Presidente della Royal Astronomical Society professor Martin Barstow, che è Pro-Vice-Cancelliere, capo del College of Science & Engineering e professore di Astrofisica e Scienze Spaziali presso l'Università di Leicester ha detto: "Questo è un risultato sorprendente se confermato, ovvero la prima rilevazione diretta e l'identificazione delle sfuggenti particelle della materia oscura e avrà un impatto fondamentale sulle nostre teorie dell'Universo".
L'osservatorio XMM-Newton, con le sue operazioni e archiviazione dei dati, costituisce una importante collaborazione internazionale nell'ambito dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), gli Stati membri e oltre. Il lavoro di un certo numero di autori sulla taratura di XMM-Newton è stato sostenuto dalla Agenzia Spaziale UK (UKSA).
Traduzione a cura di VitoDP
Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2014/10/141016085410.htm
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