Un team di ricercatori della University of Texas at Austin guidati dall'astronomo Ivan Ramirez ha identificato una stella che quasi certamente è nata dalla stessa nuvola di gas e polveri che ha generato il nostro Sole.
Lo studio di Ramirez ci aiuterà a comprendere meglio la formazione solare e come il nostro Sistema Solare sia diventato ospitale per la vita. Lo studio verrà pubblicato sul numero 1 di giugno dell'Astrophysical Journal.
"Noi vogliamo sapere in quale parte della galassia esso si è formato che ci aiuterà a capire le condizioni del vecchio Sistema Solare e chi siamo noi realmente. Inoltre esiste una piccola possibilità che queste stelle abbiano pianeti che ospitino a loro volta la vita. Nei loro tempi primordiali le collisioni potrebbero aver espulso i pianeti o parti di essi da un sistema stellare all'altro e addirittura i requisiti per la vita con essi.
Questi parenti stretti del Sole potrebbero essere quindi candidati per la ricerca di vita extraterrestre", ha detto Ramirez.
Uno di questi è HD 162826, una stella il 15% più massiccia del Sole localizzata a 110 anni luce da noi nella costellazione di Hercules. La stella non è visibile ad occhio nudo ma facilmente identificabile con un binocolo essendo non lontana sulla volta celeste dalla stella Vega.
HD 162826 è stata studiata tra 30 stelle candidate alla parentela con il Sole da molti team di studiosi attorno sl mondo.
Il team di Ramirez ha studiato 23 di queste stelle a fondo mediante l'Harlan J. Smith Telescope al McDonald Observatory e le rimanenti stelle visibili dall'emisfero sud, grazie al Clay Magellan Telescope del Las Campanas Observatory in Chile.
Tutte queste osservazioni hanno richiesto uno spettroscopio ad alta risoluzione per fornire una profonda conoscenza della loro chimica.
Molti fattori tuttavia sono stati necessari per questo studio oltre all'analisi chimica, come ad esempio le informazioni sull'orbita stellare e la direzione in base al centro della Via Lattea.
Gli esperti del team in questo campo, sono A. T. Bajkova del Pulkovo Astronomical Observatory in St. Petersburg, Russia e V. V. Bobylev della St. Petersburg State University.
Combinando le informazioni chimiche di entrambi e le dinamiche delle candidate è uscita una con tutte le caratteristiche: HD 162826.
Grazie ad una serie di fortunate coincidenze, questa stella era già stata largamente studiata dal McDonald Observatory Planet Search team per oltre 15 anni per cercare attorno ad essa dei pianeti extrasolari.
Ramirez vorrebbe creare una mappa con tutte le stelle parenti del nostro Sole, formatesi dalla stessa nebulosa gassosa. Molte di queste potrebbero essere ancora vicine come ad esempio HD 162826.
Le stelle con queste caratteristiche, secondo Ramirez, potrebbero essere oltre 10,000 e andranno analizzate una per una, magari concentrando la ricerca su un dettaglio chimico comune, tra cui la presenz di Bario e dell'Ittrio.
Solo quando molte stelle del genere saranno state identificate, gli astronomi potranno fare un passo in avanti verso la comprensione di come anche il Sole si sia formato.
Per raggiungere questo obiettivo gli scienziati dovranno creare dei modelli simulando le orbite di tutte le stelle parenti del Sole note, portandole indietro nel tempo per scoprire dove fu il loro luogo di nascita.
Fonti:
- I. Raḿirez, A. T. Bajkova, V. V. Bobylev, I. U. Roederer, D. L. Lambert, M. Endl, W. D. Cochran, P. J. Macqueen, R. A. Wittenmyer. "Elemental Abundances of Solar Sibling Candidates. Astrophysical Journal, 2014
- MLA APA Chicago
University of Texas at Austin. "Astronomers find sun's 'long-lost brother,' pave way for family reunion."
- ScienceDaily. ScienceDaily, 10 May 2014. www.sciencedaily.com/releases/2014/05/140510151703.htm.
A cura di Arthur McPaul