Mentre la Cometa ISON si dirige verso il suo massimo avvicinamento al Sole (perielio) il 28 novembre 2013, gli scienziati la stanno osservando attraverso numerosi strumenti, aspettando che si possa dividere a causa dell'intenso calore e delle forze gravitazionali del Sole.
La cometa è troppo lontana per offrirci immagini ravvicinate ma è possibile utilizzare la sua luminosità per scoprire ulteriori indizi.
Meno luce a volte può significare che la maggior parte del materiale è stato espulso o che si sia disintegrata. Ma a volte anche una cometa disintegrata emana più luce, almeno temporaneamente, per cui i ricercatori stanno cercando di capire quello che sta succedendo per creare un modello del comportamento di questi oggetti.
Le recenti osservazioni hanno suggerito che ISON si fosse già frantumata.
Tuttavia, nel corso dei giorni 26-27 novembre 2013, grazie al Solar and Heliospheric Observatory in the Large Angle and Spectrometric Coronagraph Instrument (NASA/ESA), la cometa è apparsa abbastanza chiaramente mentre si muoveva da destra in basso dell'immagine, nella zona si spazio vicino ad una nube gigante di materiale solare (CME) che non è noto se la raggiungerà.
Se la cometa si fosse già frantumata, si sarebbe disintegrata completamente durante il passaggio ravvicinato col Sole.
Ció potrebbe comunque avvenire durante questa fase e potrebbe dare una grande opportunità agli scienziati per osservare l'interno della cometa e capire meglio la sua composizione interna, che contiene materiale primordiale del Sistema Solare.
Tutto questo lo scopriremo solo nei prossimo giorni.
Traduzione a cura di Arthur McPaul
Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2013/11/131127170445.htm
La cometa è troppo lontana per offrirci immagini ravvicinate ma è possibile utilizzare la sua luminosità per scoprire ulteriori indizi.
Meno luce a volte può significare che la maggior parte del materiale è stato espulso o che si sia disintegrata. Ma a volte anche una cometa disintegrata emana più luce, almeno temporaneamente, per cui i ricercatori stanno cercando di capire quello che sta succedendo per creare un modello del comportamento di questi oggetti.
Le recenti osservazioni hanno suggerito che ISON si fosse già frantumata.
Tuttavia, nel corso dei giorni 26-27 novembre 2013, grazie al Solar and Heliospheric Observatory in the Large Angle and Spectrometric Coronagraph Instrument (NASA/ESA), la cometa è apparsa abbastanza chiaramente mentre si muoveva da destra in basso dell'immagine, nella zona si spazio vicino ad una nube gigante di materiale solare (CME) che non è noto se la raggiungerà.
Se la cometa si fosse già frantumata, si sarebbe disintegrata completamente durante il passaggio ravvicinato col Sole.
Ció potrebbe comunque avvenire durante questa fase e potrebbe dare una grande opportunità agli scienziati per osservare l'interno della cometa e capire meglio la sua composizione interna, che contiene materiale primordiale del Sistema Solare.
Tutto questo lo scopriremo solo nei prossimo giorni.
Traduzione a cura di Arthur McPaul
Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2013/11/131127170445.htm