Saturno a strisce
Un team di astronomi della NASA ha utilizzato i dati provenienti dalla sonda Cassini per realizzare un nuovo studio sui fenomeni atmosferici e che si creano sul pianeta gassoso. Hanno notato che ci sono fasce più calme alternate ad altre più turbolente, fenomeno già osservato su Giove.
Scrutando Saturno con gli strumenti montati a bordo di Cassini gli astronomi sono riusciti a realizzare una mappa amicroonde che rivela, con un dettaglio mai raggiunto prima, l’alternanzatrafasce turbolente e fasce più quiete che caratterizzano l’atmosfera del pianeta. Cassini ha osservato il complesso sistemadi bande atmosferiche, rivelando inattese somiglianze con lastruttura dell’atmosfera di Giove.
Dalle nuove osservazioni dellasonda della NASA, realizzate grazie al radar che può operare anche come radiometro, si evince la presenzadi fascia strettae tranquilla corrispondente all’equatore del pianeta, circondata da fasce più turbolente, simili a quelle di Giove. A latitudini maggiori Saturno presentapoi delle caratteristiche uniche, come aree aride alternate ad altre più umide di tipo tropicale.
Dalle ultime osservazioni gli astronomi hanno potuto osservare, come mai prima d’ora, la distribuzione di un gas molto presente nella troposferadi Saturno, l’ammoniaca. Michael Janssen, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory della NASA, sostiene che ci sono regioni dove il vapore dell’ammoniacaquasi scompare a causa di una maggiore velocità di condensazione del gas in liquido. Questo accade quando, al di sotto dell’atmosfera,si verificano perturbazioni climatiche che danno luogo alle fasce più turbolente.
Lamappa realizzata dal team di Janssen mostrache le bande tra 15 e 55 gradi di latitudine e tra -15 e -32 gradi di latitudine sono relativamente tranquille e che c’è molta più turbolenza tra i -15 e 15 gradi di latitudine, fatta eccezione per l’equatore. Le aree più turbolente sono simili a quelle osservate già da tempo su Giove e si pensa che siano dovute alla velocità di rotazione del pianeta, anche se il meccanismo in se rimane ancora un mistero per gli studiosi.
Nellamappa sono rappresentate lafamosa “Storm Alley”, il cosiddetto viale tempestoso su Saturno dove si verificano la maggior parte dei fenomeni di turbolenza e di instabilità climatica, e la Grande tempesta del Nord,iniziata nel 2010 e sviluppatasi per oltre un anno. La diffusa luminosità inalcune zone dell’atmosfera è,invece, associata a all’esaurimento dell’ammoniacain forma gassosa in alcune zone. Alcune caratteristiche della Storm Alley e della Grande tempesta del Nord evidenziano che l’ammoniaca allo stato gassoso si esaurisce perché condensa in forma liquida scendendo nelle zone più profonde dell’atmosfera, rendendo più visibili le bande turbolente.
Dalle osservazioni i ricercatori hannoanche notato delle somiglianze tra i due poli: l’emisfero sud eraancorapiù instabile prima della Grande tempesta del Nord che ha sconvolto gli equilibri del pianeta,essendo la più grande e potente mai osservata con fulmini 10.000 volte più intensi di quelli terrestri. Nel 2004 era stata rilevata, invece, unatempestanell’emisfero sud del pianetachiamata “tempesta del Dragone”.
Iricercatori hanno intenzione di realizzate una nuovamappa nel 2015,riportando dati di un periodo complessivo di osservazioni di 10 anni. Nel 2016, invece, dovrebbero partire ricerche simili anche su Giove, grazie al lancio della nuova sonda dellaNASA Juno, che avrà a bordo un radar/radiometro simile a quello di Cassini.
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Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/09/18/saturno-a-strisce/