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venerdì 9 aprile 2010

Missione Mars Sample Return: CHOMIK penetrerà Phobos


Sarà polacco il penetratore che preleverà da Phobos 11 kg di roccia, che poi saranno spediti sulla Terra
Lo Space Research Centre della Polish Academy of Sciences di Warsaw ha iniziato i lavori per lo sviluppo di CHOMIK (termine polacco che indica la parola martello penetratore), il penetratore geologico che sarà utilizzato nella missione russa Phobos Sample Return. La sonda di ritorno raggiungerà la Terra nella metà del 2014 con un campione raccolto sulla superficie della luna marziana Phobos.

Un penetratore geologico dedicato alla missione Phobos Sample Return sarà realizzato dalla Space Mechatronics and Robotics Laboratory dello Space Research Centre of the Polish Academy of Sciences (SRC PAS) di Varsavia. Uno degli obbiettivi principali della missione è raccogliere dei campioni da Phobos, per riportarli sulla Terra. Il campione prelevato sarà deposto in un contenitore dentro una capsula di rientro che atterrerà nel 2014 in Kazakhstan.

Se tutto andrà come previsto, tra pochi anni saremo in possesso del primo oggetto proveniente da una luna extraterrestre. ha detto il Dr. Karol Seweryn, della SRC PAS.
L'accordo riguardo allo sviluppo del penetratore CHOMIK, firmato dalla Russian Space Research Institute della Russian Academy of Sciences e dalla Lavochkin Association (una delle maggiori imprese spaziali russe) partirà nell'aprile di quest'anno. Così come previsto, parte degli scienziati polacchi parteciperanno anche all'analisi dei campioni raccolti.
Il contenitore per riporli, creato e sviluppato dalla SRC PAS tornerà in Polonia.

La High Resolution Stereo Camera (HRSC) a bordo della sonda dell'ESA "Mars Express" ha ripreso questa immagine di Phobos il 7 marzo 2010; nel riquadro la zona di atterraggio scelta per la missione russa Phobos Grunt. La risoluzione è di 4.4m (Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum))
Phobos, la più grande delle tre lune di Marte, è un piccolo ed irregolare corpo di 27×22×18 km di dimensioni, con una bassa densità (1.9 g/cm3). La bassa gravità lo rende un appetibile obbiettivo per una missione spaziale. La velocità di fuga di 11 m/s rende le manovre di atterraggio e risalita molto performanti per i lander spaziali. Phobos orbita attorno a Marte ad una distanza di soli 9,400 km, circa 40 volte più vicino alla distanza media della Luna dalla Terra.
L'unico problema che la bassa gravità potrebbe causare è all'operazione di incapsulamento dei campioni, dice Jerzy Grygorczuk, un ingegnere della SRC PAS. Ogni azione ha una reazione e ciò significa che l'inserimento nel contenitore potrebbe sorbire l'effetto contrario di rimbalzare all'esterno. Tuttavia il penetratore è stato progettato per compiere da solo questa operazione senza l'assistenza del lander, che si limita alle prime fasi dell'operazione. "CHOMIK raccoglierà il campione anche nel caso che la superficie della luna fosse troppo ardua per altre manipolazioni" dice Grygorczuk. Il penetratore misurerà anche le proprietà termiche e meccaniche della superficie di Phobos.

Phobos ha attratto per lungo tempo l'attenzione degli scienziatibdi tutto il
mondo. La sua bassa densità e la sua orbita irregolare avevano suscitato il sospetto che si trattasse di un oggetto artificiale di metallo costruito e mandato in orbita dagli ipotetici marziani.

Oggi invece sappiamo che si tratta di un corpo narurale che è probabilmente cavo al suo interno, o poroso come molti asteroidi della fascia situata tra Marte e Giove, da cui esso potrebbe essere stato catturato da Marte. Una seconda teoria invece vuole Phobos come un corpo nato dallo stesso planetesimo di Marte ma formatosi come asteroide in un secondo tempo.
"I risultati delle analisi del campione risolveranno questi enigmatici dubbi sulla sua origine", ha detto il Dr. Joanna Gurgurewicz, della SRC PAS.

Se non ci saranno ritardi, la missione Phobos Sample Return, sarà lanciata nel novembre del 2011 a bordo del velivolo spaziale Zenit. Entrerà in orbita attorno a Marte dopo 11 mesi e atterrerà su Phobos nel gennaio del 2013. La quantità di materiale estratto ammonterà a circa 11 kg e la capsula di ritorno atterrerà nel Kazakhstan a metà 2014. Dopo che la missione sarà terminata e il campione avrà superato il tempo di quarantena, la capsula sarà restituita allo Space Research Centre PAS.

Gli apparecchi realizzati dallo Space Research Centre PAS hanno giá partecipato a diverse missioni spaziali, come per il lander Philae lander della missione Rosetta e il penetratore dell'ESA MUPUS che nel 2014 bucherà il nucleo della cometa i67P/Churyumov-Gerasimenko. I sensori sviluppati alla SRC PAS erano presenti anche sul lander Huygens lander, che è atterrato con successo su Titano. Il lavoro condotto all SRC PAS è parte del programma di esplorazione della European Union and the European Space Agency (ESA).

A cura di Arthur McPaul

Link: http://www.sciencedaily.com/releases/2010/04/100408141210.htm

1 commento:

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