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sabato 16 aprile 2011

Viaggi nelle città perdute

Antiche meraviglie che meritano una visita, anche in questi tempi duri.
Sui picchi delle Ande, tra vallate lussureggianti, verso la Città perduta degli Incas, si capisce perché sia stata votata nel 2007 come una selle sette meraviglie del mondo moderno. Il sito peruviano, fondato nel sec. XV, fu abbandonato poco dopo la conquista spagnola e cadde in rovina, sino al 1911, quando un ricercatore americano ne ritrovò i resti.
Metropoli che ebbero una storia gloriosa rischiano di subire una triste sorte, dopo che gli Americani sono ritornati a viaggiare. Machu Picchu accoglie oggi un milione di turisti all’anno, con una crescita annua del 6%.


Lo scorso mese d’agosto, il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ha raccomandato al Governo peruviano di limitare il numero di visitatori, per non rischiare l’erosione irreversibile del sito, incluso nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Per le compagnie turistiche specializzate in visite a luoghi storici, archeologici e culturali, la riduzione di introiti subita in anni recenti è stato solo un piccolo intoppo. Per For Bruce Poon Tip, fondatore di Gap Adventures, una compagnia di viaggi canadese specializzata in tours avventurosi rivolti a 17 paesi, in realtà gli affari si sono incrementati del 40% nel 2008, in pieno periodo di recessione. Egli afferma che tra il pubblico americano l’espansione degli affari ha sempre avuto un incremento a due cifre.

Non solo viaggiatori di gusti tradizionali, abituati a Marrakesh e ad altre classiche località del turismo avventuroso, come Il Cairo, ma anche i nuovi turisti affascinati dall’Antartide, dalle Galapagos, dalla Mongolia e dal Tibet," dice Poon Tip. "L’archeologia ricade in questo giro d’affari, specialmente per quanto riguarda i nuovi scavi che spesso sono ardui da raggiungere e davvero remoti."
Il continente americano offre ai viaggiatori dozzine di città scomparse da esplorare. Il Messico offre la città maya di Chichen Itza, con il più grande stadio di gioco alla palla di tutta l’America centrale, e le gigantesche piramidi di Teotihuacan, con i dipinti murali risplendenti, ben conservati. Poi ci sono Tical in Guatemala e Copan in Honduras. Persino gli USA occidentali conservano tracce archeologiche, di due secoli fa.


Oltre Machu Picchu, la meta più richiesta, Gap Adventures organizza viaggi a mete meno note. Una è Choquequiroa, in un sito Inca scavato da pochi anni. Per raggiungerla, è necessario un arduo viaggio di cinque giorni, ma Poon Tip afferma che sta diventando una destinazione molto richiesta. Sta anche trattando per portare gruppi nella cosiddetta Città perduta della Colombia, talvolta chiamata la Città Perduta dell’Oro.
“Stiamo operando con il governo per risolvere i problemi del traffico di passeggeri e teniamo incontri con gli anziani dei villaggi e delle comunità locali”, dice Poon Tip, che vorrebbe lanciare il primo viaggio nel prossimo autunno. "E' incredibile, non ho mai visto nulla di simile prima d’ora." Alcune delle meraviglie architettoniche della storia si trovano in aree difficili da raggiungere, come il Medio Oriente, la Mesopotamia, Babilonia ed altre città, nell’attuale Iraq. Si ritiene persino che la città perduta di Akkad giaccia, fragile e delicata, sotto le fondazioni dell’attuale Baghdad, dove i recenti eventi hanno aiutato a scoprire antichi tesori archeologici.
Alcune altre città perdute giacciono in paesi che oggi non sono mete turistiche sviluppate, come la Giordania. Laggiù si trova la città rosa di Petra, scolpita nelle roccia, che risale al sec. VI a.C.


In Tunisia si trovano le rovine della città di Cartagine, rifondata dai Romani dopo aver distrutto, bruciato e coperto col sale la città natale di Annibale.
Archaeological Tours è il nome d’una compagnia di viaggi di New York, che riunisce viaggiatori e archeologi e altri esperti accademici per visitare importanti località archeologiche. Essa ha gestito numerosi viaggi a città perdute del Medio Oriente, negli ultimi trent’anni. Quando il Dipartimento di Stato degli U.S.A. decretò che gli americani in visita alla Siria dovessero andarsene, qualche settimana fa, Archaeological Tours dovette rapidamente richiamare da laggiù un gruppo che stava visitando le “Città morte” del sec. V a.C.
"Purtroppo, in tempi recenti, il mondo è diventato più piccolo, non più grande, ma troviamo ugualmente posti nuovi dove andare," dice Linda Feinstein, fondatrice e presidente di Archaeological Tours. Lei afferma che oltre un terzo dei componenti d’ogni viaggio è composto da clienti che l’hanno già compiuto – e ci sono alcune persone che non perdono neppure un viaggio di quelli che la compagnia offre.

Feinstein lamenta la diminuzione della sicurezza e delle possibilità di accesso sicuro a molte destinazioni storiche, a causa della scarsa manutenzione e dei disastri naturali. Cita la città perduta libica di Leptis Magna, nata da una colonia fenicia, come Cartagine. Leptis Magna era nella lista delle destinazioni di Archaeological Tours sino a quando il tour operator non fu obbligato, di recente, a cancellare un viaggio a causa della guerra appena scoppiata. Feinstein e Poon Tip dicono di ritenere che alcuni posti attrarranno sempre i visitatori, per la loro storia, il loro mistero e l’attrattivo spirituale che esercitano.
“La gente è sempre voluta andare e sempre vorrà andare in Egitto, perché là c’è qualcosa di magico”dice Feinstein. "Certe destinazioni presentano davvero un’aura mistica, come il Perù, la Via della Seta e certe parti della Cina."


Fonte: http://www.forbes.com/2011/04/05/lost-city-archaeology-adventure-tours-travel-forbeslife.html
Fonte italiano: http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=372

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