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lunedì 7 marzo 2011

La RSE di Ramtha e l’Oscura Notte dell’Anima

Con il presente articolo affronterò il delicato tema della “Oscura Notte dell’Anima” nell’ambito dell’argomento-fenomeno Ramtha e la RSE, il movimento scuola da lui fondato. Data la vastità complessità e competenza richiesta per parlarne, l’articolo può solo presentare pertanto soltanto gli aspetti generali.


In precedenza avevo trattao l’articolo sul fenomeno degli Orbs (Orbs: gli esseri di luce) e la relazione sul convegno UFO di Pescara (contatti extraterrestri, alle origini della conoscenza).
I miei concetti di partenza, già esposti negli articoli precedenti, è che siamo più di semplici esseri umani (penso che siamo esseri divini/spirituali che vivono una esperienza umana), che siamo noi a doverci adattare alla realtà /verità e non viceversa, e che se sappessimo usare le risorse di cui disponiamo, potremmo arrivare alla conoscenza, alla verità, e magari alla “salvezza”, o almeno avvicinarci a essa (ognuno deve salvare se stesso).

Nessuno nasce “imparato”, questo non è mai successo, neppure per i Maestri Ascesi riconosciuti, quindi nessuno può permettersi di imporre la propria idea, ognuno compie un cammino personale unico, siamo tutti condizionati da qualche cosa che ci indirizza e questo è il “pianeta del libero arbitrio”, ognuno può fare e pensare quello che vuole e farne “esperienza”.

La “base” della mia conoscenza è costituita dagli insegnamenti di Ramtha, (libri, cassette, dvd e partecipazione a ritiri per un totale di circa tre settimane), che mi fornisce un “metodo” per inserire qualunque informazione, come un puzzle da costruire.
Il materiale di partenza, che consiglio come introduzione per la conoscenza di Ramtha e il suo “sistema di pensiero” sono il libro “DIO in te”, il video “Rockumentario”, poi anche il libro “Il piano della beatitudine”, e il film “Bleep – ma che bipp sappiamo veramente”.

Chi è Ramtha e cos’ è la RSE?
RAMTHA è un’entità di altissima consapevolezza, un Maestro, che con la sua visione illimitata e la sua limpida chiarezza sa aprire le menti a conoscenze e a potenziali nascosti, rendendoci disponibili una notevole quantità d’insegnamenti e informazioni. Vissuto come uomo 35000 anni fa, fin dal 1977 si manifesta attraverso JZ Knight, che gli permette di utilizzare il suo corpo per far arrivare il suo straordinario messaggio all’umanità, in un fenomeno di chanelling lungamente studiato da importanti scienziati americani. Il suo messaggio si sta rapidamente diffondendo ovunque, per la forza del messaggio che comunica: ”Voi siete DIO e siete profondamente amati” (siamo amati da DIO e da tutti i popoli civiltà più evoluti del cosmo). Ramtha si esprime con grande passione e spregiudicatezza con l'obiettivo di spingerci verso la consapevolezza e la trasformazione del nostro sé. Il Sole, le stelle, la natura e tutti gli elementi che un tempo sono stati suoi maestri sono menzionati continuamente ed egli ci mostra, con semplicità e determinazione, come la loro bellezza è la manifestazione della nostra magnificenza. Sono insegnamenti amorevoli, profondi, poetici e ottimisti. Ramtha afferma spesso di amare molto il genere umano e di sentirsi legato a noi da un legame di fratellanza. Sostiene di avere vissuto un’unica vita, quell’unica incarnazione.

La RSE (Ramtha's School of Enlightenment, the School of Ancient Wisdom), è la Scuola di Illuminazione/Antica Saggezza fondata da Ramtha. Si tratta di una vera Scuola Iniziatica, dedita alla realizzazione di quella che è conosciuta come “La Grande Opera”. Suoi modelli di riferimento sono la Scuola di Atene e le Antiche Scuole Gnostiche, da tempo dimenticate (uomo conosci te stesso, e conoscerai l’Universo e gli Dei). Vi si apprendo insegnamenti e una serie di tecniche/discipline. Il compito dichiarato da Ramtha, è quello di aiutarci a “saltare il fosso”, aiutare la nostra evoluzione, e la conoscenza da lui e non solo da lui trasmessa (Ramtha afferma che quello che conta è il messaggio non il messaggero), che in passato è già stata nostra ma da troppo tempo abbiamo dimenticato, è un mezzo importante che oggi possiamo avere a nostra disposizione per raggiungere questo obiettivo. Ramtha la chiama “la suprema disciplina della mente”. 

La RSE è criticata per il costo dei suoi ritiri, non posso entrare nel merito di questo aspetto, ma personalmente considero la partecipazione a questi eventi di inestimabile valore, anche se “ci si mette nei guai”, in ogni caso ognuno deve prendere a riguardo la decisione che considera più opportuna. Inizialmente Ramtha era l’unico insegnante. Ricordo che, in particolare nel 1998, la RSE è stata presente al Parlamento Mondiale delle Religioni di Città del Capo, con le relazioni del dott. Joe Dispenza (Il cervello, dove scienza e spirito si incontrano), e del prof. Miceal Ledwith (La suprema sfida della religione  – L’età dei quanti), relazioni poi riproposte alla RSE e disponibili (catalogo Macro Edizioni). Da anni sono insegnanti abilitati e intervengono hai vari ritiri/eventi in giro per il mondo.

Per il materiale informativo di base disponibile in rete riguardo Ramtha, vi rimando ai seguenti link: http://digilander.libero.it/quadrasps1/note%20su%20RAMTHA.HTM  (1)

La Scuola è basata su quattro principi .
   - Il primo principio è che tutti siamo Dio, ogni essere umano è divino, non solo alcuni uomini, ma          
     tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla cultura, dal genere, credo, cultura, religione, età,
     se siete vivi e avete un cervello.
   - Il secondo principio dice che la consapevolezza ed energia creano la realtà, in altre parole il
     modo in cui pensi, ha un effetto sulla tua vita, non una volta, ma sempre, tutti i pensieri che 
     abbiamo concorrono ha formare la nostra realtà.
  -  Il terzo principio dice che gli esseri umani sono qui per rendere conosciuto lo sconosciuto, in
     altre parole per fare esperienza di cose nuove di cui non avevamo alcuna esperienza precedente,
     ottenere nuova conoscenza e illuminazione, in modo da poter fare esperienza del soprannaturale
     e non comune, che esiste in quanto potenziale, diritto divino.
-    Il quarto principio dice che siamo qui per dominare noi stessi, per padroneggiare e dominare il
     tempo, il feedback che proviene dal nostro ambiente, e il feedback che proviene dal nostro
     corpo, e che possiamo superare, per alcuni momenti, queste cose.

Se lo facciamo stiamo in effetti collegandoci al divino e più lo facciamo, più affiniamo questa abilità, la scuola è come un’arena, un campo di gioco, dove gli studenti possono venire, apprendere la tecnica e applicarla nella realtà. E chi sarà il recipiente di tutto ciò? Ogni studente, e questo corrisponderà alla loro capacità di accettarlo e applicarlo. (Dalla mia intervista al dott. Joe Dispenza).

L’oscura notte dell’anima è uno stato di coscienza alterata, una fase di totale solitudine, per compiere quello che Ramtha chiama il "Viaggio dell’Evoluzione” (abbiamo già compiuto il Viaggio dell’Involuzione, dal Vuoto al piano fisico), il ritorno a casa, perché possa avvenire in noi la discesa del nostro Se Superiore, Spirito Divino, Consapevolezza Primaria o comunque lo vogliamo chiamare.
Attraverso l’applicazione di particolari discipline (come quelle da me apprese partecipando ad alcuni ritiri della RSE di Ramtha), è possibile alzare/ elevare la frequenza vibratoria del proprio corpo, procedere al lavoro su se stessi, imparare a creare la propria realtà.
L’attivazione/salita della Kundalini (un canale energetico attorcigliato attorno la colonna vertebrale), viene percepita , a detta di Ramtha, come “carica inversa”, ha l’obiettivo di purificare il nostro corpo emozionale, portarci a una profonda trasformazione interiore, (la morte dell’ego/se alterato), trasformazioni alla chimica del nostro corpo (che progressivamente ringiovanisce e diventa “incorruttibile”), provocando una profonda sofferenza, fisica e psicologica.

Ramtha e tutti i Maestri Ascesi Cristici (la parola Cristo significa “uomo dio realizzato”) ci dicono che dobbiamo essere come un bruco che si chiude nel suo bozzolo, sogna di diventare una farfalla, ed infine diventa una farfalla. Il più delle volte si torna indietro, si desidera morire perché pensiamo sia impossibile, è facile che qualcosa ci faccia tornare indietro, è difficile riuscire ad applicare i consigli che vengono forniti.
E’ l’Armageddon, la battaglia finale tra le forze del bene e quelle del male, ed è strettamente personale, nessuno può farla – combatterla per noi…
È chiamata anche “la magica presenza”, perché è” l’energia di Dio che ritorna” e, in effetti, si entra in uno stato “magico”, solo che se non è affrontato in modo corretto, adeguato, si rischia che si trasforma nel peggiore degli incubi, è il buio senza speranza prima della luce.

E’ come quando piove, tipo un temporale di fine estate, l’atmosfera si carica elettricamente di ioni negativi, si percepisce una “sofferenza”, ma deve essere immaginata amplificata di centinaia o anche migliaia di volte, e questo ogni singolo istante che si è sveglio, come essere di fronte ad un plotone d’esecuzione, come entrare in un buco nero, che precede un big bang, ma interiore, per la nascita del nostro nuovo se, per non vivere più in quella che è chiamata “illusione della separazione”, per la “nuova ed eterna alleanza”.
Padre Pio ne parlava come del “vedere tutto peccato”. Da questo processo così difficile e doloroso possiamo tornare indietro, ma la nostra anima cerca di spingerci al massimo, al limite della nostra resistenza psico-fisica.
Oggi viviamo un’epoca che ci indirizza a un cambiamento nella nostra filosofia/organizzazione (comunemente chiamata NWO) per favorire un maggior sviluppo spirituale che già si avverte, del nostro se, per meglio trovare la nostra strada verso casa, e questo avviene alla fine di un ciclo di lungo periodo di quella che conosciuta come “precessione degli equinozi”, periodo predetto in vari modi e varie culture (Maya, apocalisse biblica, ecc…).

Secondo Ramtha, ognuno può trovare la propria strada secondo le proprie caratteristiche, la propria “unicità”, nessuno può cambiare la base di quello che è, del proprio carattere.
Ogni Maestro e o Illuminato esprime le cose a modo suo, in realtà le parole sono un povero mezzo di fronte questi concetti, ci vorrebbe almeno la telepatia e/o le immagini olografiche, in effetti si hanno di queste esperienze nei viaggia astrali, Ramtha è stato un Maestro della Guerra (era un grande generale/condottiero, ed è stato un grande “guerriero interiore”); Il Buddha è stato colui che ha trovato la “via del giusto mezzo”; Gesù è stato un Maestro dell’Amore.
Ramtha insiste molto sul fatto che dobbiamo riprenderci il nostro potere, potere che disperdiamo e frammentiamo (non dobbiamo essere “identificati” con pensieri, luoghi, cose, tempi od eventi), che "l’atteggiamento è tutto” (come affrontiamo qualunque situazione), perché noi siamo i creatori della nostra realtà, che dobbiamo vivere con “leggerezza d’animo” possibilmente sempre al meglio delle nostre possibilità, ci invita a non perdere mai il sorriso, e a quello che chiama “il tradimento di sè”.
I nostri “nemici” sono l’ego/se alterato/personalità (per Ramtha il “Karma” e ciò che non abbiamo ancora Illuminato/fatto nostro come saggezza), e la triade passato vittimismo dialogo interiore.
Ramtha chiama il nostro stato mentale di dualità “mente da scimmia”, ci spiega la storia evolutiva (nostra e del cosmo) a partire dalle origini dal vuoto (un nulla materiale ma tutto potenziale con vibrazione infinita, tutto è vibrazione).

Un accenno a cosa ho provato, le mie sensazioni nei momenti più bui, quando ho “cercato di entrare” (come dice Ramtha “voi vi aspettate che tutto vi sia dovuto”, ma non funziona così).
Per prima cosa, la nostra mente, la corteccia cerebrale, che noi occupiamo come consapevolezza secondaria, “il viaggiatore”, non è in grado di comprendere da sola queste cose/argomenti, è impotente, il suo scopo principale è la sopravvivenza, e soprattutto che DIO/se superiore / consapevolezza primaria ci ama oltre ogni immaginazione, non ci vuole “perdere”, ed ho avuto una percezione dell’inestimabile valore della vita. Così come non possiamo “entrare” con la nostra “mente da scimmia”, altrettanto non siamo in grado di comprendere quanto siamo amati e quanto grande sia il vero valore della nostra vita. La vita è un dono, non dovrebbe mai diventare un peso. Chiaramente non posso entrare in aspetti più personali, quanto la mia vita ne è rimasta condizionata.

Secondo Ramtha il cervelletto, la parte posteriore del cervello, è la parte del cervello direttamente controllata da Dio, collegata a lui a livello dimensionale (Dio non partecipa alla nostra esperienza umana, l’aspetto di DIO più vicino a noi è lo Spirito Santo, ci sarebbe da parlare della “trinità”…), quindi il nostro cervello è un vero computer quantico interdimensionale.
Il processo dell’Illuminazione è un “viaggio all’interno del nostro cervello”, fino ad “attivarlo completamente”. Un Cristo/Maestro Asceso è colui che ha compiuto la “Grande Opera”, ha sollevato il velo e salvato se stesso, ha concluso il ciclo delle reincarnazioni, è libero.
Quando parliamo di Maestri non ha senso “fare classifiche”, ma, per la storia che racconta, oltre 30 anni di canalizzazioni, la RSE, e averlo “visto” di persona (in particolare una stretta di mano ed uno sguardo nei profondi occhi neri), per quello che ritengo di aver capito e provato, per me Ramtha è il n°1… Di Ramtha non parla nessuno, perché?  

Concludo con una raccolta di pensieri di Ramtha chiamata “meditazioni profonde”:

Voi imparate da tutte le cose che vi sono di ostacolo.                                                            
Imparate. 
Le superate e diventate migliori grazie a tutte quelle cose.                                                   
A tutte quelle cose.
Diventare illimitati,
per essere senza paura, senza sensi di colpa,
senza odio, senza amarezza.
Diventare illimitati significa
riuscire ad amare chiunque tu abbia davanti a te.
Questo è diventare Dio.


Abbraccia la tua vita.
Sappi che sei divino e che la forza del tuo essere
è dovuta a tutto ciò che hai fatto.
Smetti di sentirti in colpa.
Smettila con la farsa della tristezza in te.
Smetti di attribuire la colpa agli altri.
Assumiti le tue responsabilità!
Ti appartiene.


Ogni volta che permetti agli altri di esprimersi come vogliono
senza condannarli, rendi più profondi l'amore e la compassione
per te stesso e affini le tue capacità
di provare amore e compassione per loro.
Ogni volta che sai trovare la bellezza
in ciò che non è immediatamente bello,
rendi più profondo e forte l'amore per te stesso
e fai capire all'altro che è splendido.
Questo è comprende l'amore nel modo più profondo.

O Mio Amato Dio,
che questi pensieri siano per me comprensione totale, Qui ed Ora.

Quando amate gli altri permettendo loro la libertà di mantenere ed esprimere le loro proprie verità,
siete una luce per coloro che vogliono vedere la vostra verità.

Non occorre salmodiare fino a perdere fiato, non occorre meditare.
DOVETE SOLO ESSERE
Allora queste virtù semplicemente sono.

Avete mai permesso qualcosa senza giudicarla,
come buona o cattiva, positiva o negativa, superiore o inferiore ?
L'avete mai fatto?
Avete mai visto qualcosa semplicemente come essa è?
Ebbene “è” solo nella consapevolezza che andate oltre gli estremi                                     
dell'energia positiva/negativa e uscite dal giudizio...

Amate gli specchi che vedete.
Essi vi aiutano a far brillare la vostra luce...
Se qualcuno vi colpisce una guancia
ditegli di colpire ancora più fortemente l'altra
qualsiasi cosa serva a farvi risvegliare, lasciatela accadere !!!

La maggior parte di voi non comprende che cosa sia la prosperità.
La ritenete qualcosa di superiore alle vostre possibilità.
La mancanza di stima e di amore per se stessi equivale alla povertà,
equivale alla mancanza di prosperità.
La prosperità è solo l'effetto collaterale di un essere felice
che permette alla mente creativa di nascere.
Un dolce mattino quando vi alzate e realizzate questo,
potete avere tutto quello che desiderate,
perché vi appartiene.

Paura è non sapere.
Cercate di capirlo!!
Paura è non sapere.

Non hai mai fatto errori, mai.
Non hai mai fatto nulla di sbagliato.
Per cosa dovresti sentirti in colpa?
Ogni cosa che fai, sai nella tua anima che quell'esperienza è giusta solo per te.
E' solo dopo l'esperienza, quando i sentimenti derivati da essa si sono sedimentati in saggezza,     che constati che forse avresti potuto fare meglio o in altro modo.
Questa è innocenza, ed è anche istruzione.

Non rimanere legato all'ideale di come pensi di dover essere,
perché ciò che pensi di dover essere
sarà sempre qualcosa di molto lontano da ciò che realmente sei.
Permetti a te stesso semplicemente di essere,
e qualunque cosa provi e qualunque cosa immagini nel tuo essere sarà come sei. 

Note: 
(1)   Link dal mio vecchio sito, ancora attivo, entrando nella sezione “pubblicazioni” si trova altro materiale, le mie interviste al dr. Joe Dispenza, all’ing. Fabio Marchesi, ecc…, oggi ho un canale su youtube, il canale di FostMolder

A cura di Fausto Quadrelli

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