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martedì 17 agosto 2010

Cassini fotografa le lune di Saturno. Luglio 2010

In questa carrellata di foto della sonda Cassini, che ci mostra particolari interessanti di alcune lune di Saturno. Immagini come sempre spettacolari.


Un paio di piccoli satelliti di Saturno, Giano e Pandora, accompagnano gli anelli del pianeta in questa immagine diagonale. Gli anelli sono tra le due lune. Giano, appena sopra il centro dell'immagine, è più lontana. Questo punto di vista guarda verso l'emisfero di Pandora (81 km, 50 km di diametro) e l'emisfero finale di Giano (179 km di diametro). Questo punto di vista guarda verso il nord, dal lato soleggiato degli anelli appena sopra il "ringplane".

L'immagine è stata presa in luce visibile dalla telecamera ad angolo stretto della sonda Cassini ad angolo l'11 aprile 2010 ad una distanza di circa 1,9 milioni di chilometri (1.200 mila miglia) da Giano e 1,8 milioni di chilometri (1.100 mila miglia) da Pandora. La scala è di circa 11 km (7 miglia) per pixel su entrambi i satelliti.


In quetsa immagine invece la luna Epimeteo si muove di fronte alla più grande Giano. Le lune sono illuminatie dalla luce del Sole sulla sinistra e dalla luce riflessa da Saturno a destra.

L'immagine è stata presa in modo ben visibile con la luce verde dalla telecamera ad angolo stretto il 2 aprile 2010 della sonda Cassini. La vista è stata ottenuta ad una distanza di circa 2,1 milioni km (1,3 milioni di miglia) da Epimeteo e di circa 2,2 milioni km (1,4 milioni di miglia) da Giano. La scala l'immagine originale era di circa 13 km (8 miglia) per pixel su entrambi i satelliti. L'immagine è stata ingrandita di un fattore due e l'intensificazione del contrasto è stata effettuata per aumentare la visibilità.



In questa bellissima immagine Cassini riprende la regione buia Belet di Titano, la più grande luna di Saturno.
Il Nord su Titano è in alto. L'immagine è stata scattata con la fotocamera sonda Cassini ad angolo stretto il 24 aprile 2010 utilizzando un filtro spettrale sensibile alla lunghezza d'onda della luce ultravioletta centrato a 938 nanometri. La vista è stata acquisita a una distanza di circa 1,9 milioni di chilometri (1.200 mila miglia) da Titano, La scala immagine è di 11 km (7 miglia) per pixel.


Cassini esamina terreno vecchio e il nuovo affascinante di Encelado, una luna in cui getti di particelle di ghiaccio d'acqua e vapore sono espulsi dal polo sud. In basso, al centro e sulla sinistra vi è il terreno più giovane mentre i terreni più vecchi si trovano sulla destra. Questa immagine è stata catturata nel novembre  2009, durante il flyby con la luna. Il è fino a 3 gradi ruotato verso destra.

L'immagine è stata presa in luce visibile con la sonda Cassini dalla telecamera ad angolo stretto. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 133 mila chilometri (83 mila miglia) da Encelado mentre la scala immagine è di 796 metri (2.611 piedi) per pixel.


I ciuffi di terreno si estendono in tutto l'emisfero di Dione a destra di questa immagine scattata durante il flyby dell 7 aprile 2010. Il nord sulla Dione è ruotato verso destra fino a 1 grado.
L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera grandangolare. La vista è stata acquisita a una distanza di circa 40 mila chilometri (25.000 miglia) da Dione e la scala immagine è a 2 km (1 miglio) per pixel.



In questa foto di Cassini vediamo splendere la piccola Teti, con il grande cratere Melanthius vicino al polo sud della luna.
L'immagine è stata ripresa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto il 29 aprile 2010. La vista è stata acquisita a una distanza di circa 670 mila km (416,000 miglia) da Teti e la scala immagine è di 4 chilometri (2 miglia) per pixel.
Il cratere Melanthius è ampio circa 250 chilometri (155 miglia) di larghezza. Lo osserviamo meglio in questa foto sempre di Cassini:


 
Il cratere Melanthius in alto è disposto al Polo Sud di Teti.


In quest'altro capolavoro (in alto), Cassini ci mostra Dione nei pressi di Titano, che  espone chiaramente la sua atmosfera. Dione ha un diametro di 1.123 km mentre Titano di 5.150 km.

L'immagine è stata presa in luce visibile di colore blu con la telecamera ad angolo stretto, il 20 aprile 2010. La foto è stata ottenuta ad una distanza di circa 2,3 milioni di chilometri (1.400 mila miglia) da Dione e a circa 1,3 milioni di chilometri (808 mila miglia) da Titano. La scala dell'immagine è di 14 chilometri (9 miglia) per pixel su Dione e 8 km (5 miglia) per pixel su Titano.


In alto abbiamo la falce di Giapeto e alcuni scorci del suo terreno craterizzato e rugoso. Gli scienziati continuano a indagare sulla natura della sua superficie. Il polo sud è a sinistra del bordo in fondo all'immagine.

L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto il 4 maggio 2010. La vista è stata ottenuta ad una distanza di circa 1,4 milioni di chilometri (870 mila miglia) da Giapeto e la scala è di 9 chilometri (5 miglia) per pixel.



La luce del sole illumina il taglio profondo di Ithaca Chasma su Teti. Ithaca Chasma corre grosso modo da nord-sud per oltre 1.000 chilometri. Nella foto di Cassini, osserviamo il terreno sul lato rivolto verso Saturno-di Teti. Il nord è in alto, ruotato di 18 gradi verso destra.

L'immagine è stata presa in luce visibile con la telecamera ad angolo stretto in data 2 giugno 2010. La vista è stata ottenuta a una distanza di circa 477 mila km (296,000 miglia) da Teti con risoluzione di 3 chilometri (2 miglia) per pixel.
Concludiamo la rassegna di foto rilasciate dal team di Cassini relative al luglio 2010, con questa spettacolare immagine in basso:
Cassini riprende gli anelli di Saturno, con la piccola luna Giano e la seconda luna più grande del pianeta, Rea.
Giano è più vicino a Cassini e gli anelli sono tra esso (179 km di diametro) e Rea (1528 chilometri miglia di diametro). Questo punto di vista guarda verso il nord, dal lato soleggiato degli anelli  appena sopra la ringplane.

L'immagine è stata presa in modo ben visibile lcon a luce verde della telecamera ad angolo stretto in data 11 maggio 2010. La vista è stata ottenuta ad una distanza di circa 3 milioni di chilometri (1.900 mila miglia) da Rea e circa 2,4 milioni km (1,5 milioni di miglia) da Giano. La scala dell'immagine è di 18 chilometri (11 miglia) per pixel su Rea e di 14 chilometri (9 miglia) per pixel su Giano.
 
 

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