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lunedì 5 luglio 2010

Trovato un grosso cratere nel Polo Nord della Luna potenzialmente pieno di ghiaccio


Lo strumento Mini-RF (synthetic aperture radar) a bordo della sonda americana Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha recentemente analizzato un cratere che risulta essere potenzialmente ricco di ghiaccio d'acqua vicino al Polo Nord lunare.
Questo cratere ha un diametro di circa 8 Km e riposa nel letto di un altro cratere molto più antico di nome Rozhdestvensky (diametro di 177 Km). Una sua caratteristica molto importante è che esso è permanentemente in ombra. La luce solare non vi arriva e questo già lo pone in una posizione favorevole per collezionare ghiaccio proveniente da comete o generato da interazioni con il vento solare.

Il cratere in oggetto era stato inizialmente identificato dalla precedente missione lunare indiana Chandrayaan-1, dallo strumento NASA Mini-SAR.


I dati mostravano che il cratere manifestava proprietà radar consistenti con la presenza di ghiaccio. E già questa era un'ottima notizia.
Adesso, poiché Mini-RF di LRO ha una risoluzione maggiore di almeno 10 volte rispetto a Mini-SAR, è possibile vedere dettagli dell'interno del cratere.

Una misurazione importante utilizzata è il Circular Polarization Ratio (CPR), il quale indica le caratteristiche di polarizzazione degli eco radar e ci fornisce indicazioni sulla natura dei materiali in superficie.
Guardate l'immagine sottostante.




A destra è la versione a colori di una "immagine CPR" del cratere. I pixel rossi hanno un valore di CPR > 1,2. I valori di CPR all'interno del cratere hanno praticamente tutti un valore di CPR > 1. mentre al suo esterno il valore CPR è generalmente molto minore di 1.

Regioni con CPR > 1 sono relativamente rare in natura ma si osservano comunemente in aree con spessi depositi di ghiaccio, quali ad esempio le calotte polari Marziane. Esse sono individuate anche nelle regioni di giovani crateri con materiale eiettato in superficie, ma in questi ultimi casi gli scienziati hanno misurato anche alti valori di CPR al di fuori del bordo dei crateri.
Il "nostro" cratere lunare invece ha un valore di CPR grande all'interno e basso al suo esterno.

Il team di scienziati di missione analizzerà il cratere con altri strumenti di LRO per rilevare misure di temperatura e topografiche con lo scopo ultimo di comprendere meglio le "strane" caratteristiche presenti in queste regioni polari del nostro satellite. Sapete ormai benissimo che poter contare su grandi riserve di acqua "in loco" aprirebbe nuovi ed entusiasmanti scenari di esplorazione spaziale.

Fonte articolo: http://newsspazio.blogspot.com/
Fonte: NASA

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