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lunedì 31 maggio 2010

Marte in Tunisia?

Il lago desertico di Chott el Jerid nel sud ovest della Tunisia è oggetto di indagine da parte degli scienziati della Research Europlanet Infrastructure (RI), perché considerato uno dei luoghi sulla Terra più simili a Marte.


"Chott el Jerid" è un lago stagionale che è completamente asciutto per la maggior parte dell'anno. La sua superficie assolata, composta da una dura crosta di cloruro di sodio, nasconde fonti di acqua sotterranee e la zona ha un colore rosso vivo a causa del contenuto di ferro. Questo ambiente sembra assomigliare molto ai depositi stratificati di sali di cloruro, scoperti alle alte latitudini marziane dalle missioni più recenti, come la Mars Odyssey utilizzando i dati del Thermal Emission Imaging System, THEMIS), dal Mars Global Surveyor e dal Mars Reconnaissance Orbiter.

Il progetto di Europlanet, che unisce scienziati provenienti da oltre 100 laboratori e istituti in Europa e in tutto il mondo, offre l'accesso a una serie di luoghi della Terra che somigliano agli ambienti trovati su altri pianeti e alle lune nel nostro Sistema Solare, per testare la strumentazione per le missioni future e per capire come i sistemi geologici osservati su Marte e Titano si formano e si evolvono.

Chott el Jerid è un nuovo sito e prima che possa essere reso accessibile alla comunità scientifica planetaria, è necessaria un'analisi dettagliata sulla sua geologia, mineralogia, climatologia e microbiologia.
La squadra che realizzerà questa indagine comprende esperti di geologia, geobiologia, geochimica, sedimentologia e geologia planetaria. Il team è guidato dal dottor Felipe Gómez del Centro de Astrobiología (INTA-CSIC) di Madrid, in collaborazione con Jamel Touir della Sfax University, uno specialista di sedimentologia del Sabkhas (il nome arabo per i depositi di sale nei deserti).

"Stiamo studiando le analogie tra Chott el Jerid e i depositi di minerali sulla superficie di Marte. Dal punto di vista astrobiologico, è estremamente interessante esaminare i cicli biologici in un sito con così bassi livelli di acqua e conpletamente salato. Prevediamo di utilizzare le tecniche geofisiche per la produzione di dettagliate mappe tridimensionali delle acque sotto la superficie e di studiare la geologia e la distribuzione biologica del sito. Questo ci aiuterà a acquisire una conoscenza dettagliata dei processi che controllano la geologia degli habitat e come questi a loro volta controllano la biologia. E' necessario inoltre confrontare e analizzare i campioni di biologia con quelli già in catalogo dei sotto-habitat ", ha detto il Dott. Gómez.

Il team di Europlanet ha visitato Chott el Jerid nel novembre 2009 per mappare i siti fondamentali di riferimento. Durante il viaggio in corso, il team invece scaverà ad una profondità di tre metri per studiare la struttura e la mineralogia sotto la superficie e per raccogliere campioni per le analisi microbiologiche.
Oltre ad aprire l'accesso al Chott el Jerid, Europlanet sta preparando un ulteriore sito di riferimento in una zona del cratere Popigai in Siberia, il quarto cratere meteorico più grande e meglio esposto che è mai stato individuato sulla Terra.
Europlanet sta anche sostenendo gli scienziati sul campo per future campagne in altri siti analoghi a Marte, come Rio Tinto, nel sud della Spagna, Ibn Battuta in Marocco, alle Svalbard, e nella penisola di Kamchatka in Siberia, che può servire come riferimento per le superfici di Titano, Europa e Marte, e come luogo di studio per le condizioni prebiotiche sulla Terra.

"Questa nuova sede di Chott el Jerid sarà una struttura unica per gli scienziati planetari europei. L'accesso a questi siti con un campo, strumenti scientifici e altri servizi offerti da Europlanet, è in via di sviluppo, e permetterà all'Europa di stabilire le basi per l'avventura interplanetaria della scienza e umana per i decenni a venire ", ha detto il dottor Gómez.


A cura di Arthur McPaul

Fonte: http://www.sciencedaily.com/releases/2010/05/100525090331.htm


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