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martedì 20 aprile 2010

Eyjafjallajökull: aggiornamento del 20 aprile 2010 e approfondimenti

L'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull  osservata il, 19 aprile 2010, con la Advanced Spaceborne Thermal Emission e Reflection Radiometer (ASTER), strumento a bordo di veicoli spaziali della NASA. La nuova immagine mostra una colonna eruttiva bianca  trasportata dai venti verso sud. L'immagine è dominata dal colore grigio, nuvole cariche di cenere eruttiva dispersa a sud e ad est dal vento, che soffia dalla costa meridionale dell'Islanda verso l'Europa. Le aree di colore rosso vivo segnano la lava calda dalla bocca corrente (in alto a sinistra), che fluisce dalla prime fasi dell'eruzione (al centro in alto). Il materiale ad alta temperatura è rivelato dalle bande infrarossi e termico dell'ASTER.
Questa immagine ha una superficie di 58,6 da 46,8 km (36,3 di 29 miglia). La risoluzione è di 15 metri (49 piedi) per pixel. [fonte NASA]

Il punto della situazione.
Queste giornate caotiche sono state soprattutto segnate dai disagi per i passeggeri aerei. In realtà, è stato soltanto un grande spettacolo della natura. Come spesso accade in questi casi, i grandi media televisivi si sono prevalentemente occupati dell'aspetto economico e sociale del fenomeno, tralasciando quello scientifico, di cui per fortuna si è preso cura internet, con i blog come questo e soprattutto i grandi portali metereologici.
Il vulcano impronunciabile adesso fa meno paura e sembra che sia falsa la notizia diramata ieri dall'ANSA che si sia risvegliata anche il Katla, vulcano adiacente all'Eyjafjallajökull, ma ben disastroso nelle sue passate esplosioni.
La fine del mondo sembra ancora una volta rinviata dunque, per grande dolore dei catastrofisti, che la vorrebbero in ogni spettacolo o disastro della natura. Ci resta adesso una serie di foto, di video, di materiale di incredibile valenza scientifica e soprattutto l'ennesimo segno che la Terra, probabilmente sta entrando in una nuova attivissima fase geologica. 
 
Arthur Mcpaul

La situazione della nube di cenere e metereologica

L'interesse degli appassionati di meteo e clima è catturata, da qualche giorno, dall'imponente eruzione vulcanica che si sta manifestando in Islanda. Una colonna di gas e polveri si è innalzata in atmosfera causando enormi disagi ai trasporti aerei e ora anche vari aeroporti del Nord Italia sono stati chiusi. La nube vulcanica, sospinta da correnti favorevoli, è giunta nell'Italia Settentrionale, anche se gli effetti non sono certo paragonabili a quanto avvenuto su altri Paesi. Ora cresce la curiosità su quelli che potrebbero essere i risvolti climatici, sappiamo difatti che in passato altre eruzioni provocarono modificazioni, seppur temporanee, delle condizioni climatiche. Staremo a vedere, intanto è giusto concentrarsi sul tempo di oggi, perché come saprete è in atto un nuovo cambiamento.

Una circolazione d'aria fresca e instabile sta penetrando nelle regioni Settentrionali e all'alba i cieli si presentano costellati di nubi su Emilia Romagna, Triveneto e parte del Centro. Le piogge, in forma di rovescio, cadono su varie zone, in particolare sul territorio emiliano romagnolo, nella piana veneta, sulle Marche e fino all'Umbria. Sono i primi fenomeni, che preannunciano la fine di quella pausa soleggiata che ieri, in vari momenti della giornata, ha tentato di conquistare le nostre regioni.
Sole che spesso è stato spodestato dall'irruzione di cumuli pomeridiani, dettati dal crescente riscaldamento diurno e manifestatisi principalmente nelle zone interne e in prossimità dei rilievi. Con essi non sono mancate le precipitazioni, solitamente in forma di rovesci di pioggia e di qualche temporale. Oggi l'instabilità registrerà una escalation, gli apporti freschi da est acuiranno i contrasti termici sul Nord Italia e gli scrosci di pioggia si manifesteranno un po' dappertutto. Nelle prossime ore le prime precipitazioni cadranno nel Ponente Ligure e sul Basso Piemonte, proseguiranno sull'Emilia Romagna e nelle ore più calde si estenderanno alle zone alpine e prealpine.

In qualche circostanza serviranno gli ombrelli per gran parte del giorno, ad esempio in zone come il Cuneese e gran parte del territorio emiliano romagnolo. Nel corso della sera pare che qualche rovescio possa sconfinare anche verso altre zone del Piemonte e nelle aree più meridionali delle pianure lombarda e veneta. E non solo, considerato che l'instabilità s'accrescerà sensibilmente anche al Centro - soprattutto in zone interne e prossime ai rilievi - potrebbe persistere qualche isolato acquazzone nel Pesarese e sulla Toscana del Nord.
Gli acquazzoni non risparmieranno neppure le altre regioni peninsulari, gli aggiornamenti mattutini non vedono sostanziali variazioni rispetto alle emissioni precedenti, nel senso che confermano la crescita delle nubi su tutta la dorsale appenninica e nell'entroterra sia della Sardegna che della Sicilia. Ombrelli a portata di mano, quindi, e un po' di prudenza per chi avrà scelto di trascorrere il sabato in montagna. Non mancheranno alcuni temporali e per poter assistere a un graduale miglioramento occorrerà attendere le ore serali. Sappiamo infatti che venendo a mancare l'ingrediente fondamentale che nutre l'instabilità, ovvero il riscaldamento diurno, si dissolveranno le nubi e di conseguenza cesseranno i fenomeni.

Un piccolo cenno ai venti. Si orienteranno dai quadranti orientali su gran parte delle regioni Centro Settentrionali, con rinforzi di Bora in alto Adriatico e di Tramontana allo sbocco delle valli occidentali liguri. Ovviamente, rispetto ai giorni passati, è previsto anche un calo delle temperature massime, causato principalmente dalla presenza delle nubi e delle precipitazioni. [Meteogiornale]


Le eruzioni del vulcano islandese in un intenso e spettacolare video d'archivio




L’eruzione in Islanda può essere stata causata dal GW???

Il nome del vulcano islandese che ha riempito le cronache dei giornali, televisioni e commenti su vari blog, ha un nome assolutamente impronunciabile, Eyjafjallajokull, ma d´ora in poi lo chiameró con altri nomi, tanto capirete lo stesso. Anche in questo caso la globalizzazione ha permesso a tutti di vedere cosa stava succedendo in tempo reale, ma il tempo reale ha peró avuto un piccolo neo. Non ho ancora ascoltato fino ad oggi nessun guru dell´AGW dare la colpa delle eruzioni al riscaldamento globale causato dall´uomo e quindi alla CO2.

Ma siccome la madre degli stupidi é sempre gravida mi aspetto da un momento all´altro qualche idiozia in merito.
E tanto per dare l´idea a qualche lettore che ancora crede alle stupidaggini dell´AGW ne suggerisco almeno 3 che mi sono venute in mente.
1) L’aumento costante e crescente dei mari e degli oceani dovuto allo scioglimento dei ghiacciai mondiali della calotta polare artica, antartica e marziana ha fatto infiltrare acqua salina all’interno delle faglie idriche profonde dell’Islanda. L’acqua scendendo negli strati più profondi è venuta a contatto con il magma fuso del vulcano sottostante il ghiacciaio con quel nome e ha scatenato l’eruzione.
2) Il ghiacciaio col nome impossibile si sta sciogliendo come tutti i ghiacciai in giro per il mondo a causa dell´aumento delle temperature globali causate dall´aumento della CO2 presente nell´aria e il contatto dell’acqua con il magma sottostante ha dato il via all’eruzione.
3) Questo è solo il primo evento. Eminenti studiosi e scienziati del Met Office, della Nasa della Columbia University , del CRU e della croce rossa, prevedono che vi sarà una reazione a catena e un po’ alla volta tutti i vulcani della Terra torneranno in attività, magari anche quelli spenti da milioni di anni, e soprattutto le grandi caldere come Yellowstone esploderanno entro il 2100 a causa dell´aumento della temperatura globale di oltre 2° C.

Poi ci sono le ipotesi catastrofistiche della New Age.
1) Questa eruzione e i terremoti presenti e futuri erano giá stati ampiamente descritti dai Maya nel codice di Dresda. Dicembre 2012 si sta avvicinando e con lui la distruzione della Terra.
2) Sono i segnali indiscutibili dell´avvicinarsi di pianeti sconosciuti che orbitano oltre il sistema solare., e che si avvicinano a noi ogni 28329 anni e 4 mesi.
3) Sono gli abitanti di pianeti sconosciuti che entrano nella nostra dimensione e per mostrare la loro potenza fanno succedere terremoti a catena, tsunami, cicloni, solchi nel grano, eruzioni vulcaniche e anche eruzioni cutanee tipo foruncoli.
Potrei anche continuare ma mi fermo qui perché sono sicuro che tra poco, se giá non é avvenuto, sentirete queste storie.

Io spero solo che le ceneri servano ad abbassare le presunte temperature globali di qualche decimo di grado, ma non ci credo molto, convinto come sono che il 2010 deve essere per forza il piú caldo della storia dell´umanitá. Un poco come quanto dichiarato dal GISS secondo cui il mese di marzo in Finlandia é stato con temperature quasi estive con una temperatura a Sodankylä che ha raggiunto una media di + 1,5°C.




Peccato peró che i servizi meteo finlandesi non sono della stessa opinione dei nostri fantastici riscaldatori globali.
E il meteorologi finlandesi, termometro in mano, dicono che la temperatura media di Sodankylä in questo mese di marzo é stata di -10,3 ºC, tre gradi inferiore del valore medio del 1971 -2000 (-7,5 ºC).
Il valore medio dato dal GISS é solamente di quasi 12° c. superiore!!
Sará anche questo solamente un piccolo errore come quello dei ghiacciai himalaiani. Certo é che tutta quella zona rovente é molto sospetta!
Ecco anche perché mi attendo a breve qualche idiozia da parte di questo bando di incompetenti riguardo alle eruzioni vulcaniche islandesi.

a cura di SANDRIO fonte New Ice Age
 


Il bollettino ANSA (20 aprile 2010 ore 9:42)

MALPENSA (VARESE) - Sono ripartiti i voli nazionali dagli aeroporti milanesi di Malpensa e di Linate, dopo la riapertura, alle 8, dello spazio aereo del nord Italia. A Malpensa il primo a staccarsi dalla pista è stato un aereo AirOne diretto a Palermo, mentre a Linate è stato un Alitalia per Bari, alle 8:15. Decolli e atterraggi, come previsto, stanno riprendendo gradualmente.

ALLE 7 PRIMI VOLI DA FIUMICINO PER MILANO. ENAC, SITUAZIONE IN EVOLUZIONE MA CIELI ITALIANI RIAPERTI
Un Alitalia per Milano Malpensa e un Klm per Amsterdam. Sono stati questi i primi due voli a partire alle 7 dall'aeroporto di Fiumicino alle prese, così come tutti gli altri scali aerei europei, con le ripercussioni sul traffico aereo per la nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano islandese. "Così come annunciato ieri sera dall'Ente nazionale dell'aviazione civile, si riaprono i cieli italiani", ha detto il direttore Enac del Leonardo da Vinci, Vitaliano Turrà. "Ovviamente - ha sottolineato Turrà - è una situazione in continua evoluzione. Dopo aver registrato questa mattina le prime partenze, compreso un collegamento per Praga, altre ne seguiranno per varie destinazioni. Adesso stiamo attendendo il primo decollo per Verona. Aspettiamo - ha concluso - che i vettori siano pronti per cercare di coordinare i piani di volo per concedere gli slot".

AEROPORTO CATANIA APERTO,VOLI VERSO IL NORD  
Forli', Venezia, Verona e Torino sono le prime citta' del nord raggiungibili da stamattina dall'aeroporto di Catania Fontanarossa alla luce della graduale ripresa dell'attivita' di questi scali decisa dal'Enac. Dalle prime ore di oggi, sono gia' regolarmente decollati gli aerei destinati a Roma Fiumicino e Malta La Valletta. Il primo volo per Milano, con la compagnia Wind Jet che ha base d'armamento proprio a Catania Fontanarossa, parte per le 10.30. La notte scorsa sono atterrati a Catania aerei provenienti da Mosca, Barcellona, Roma, Pescara e Brescia.
 
AEROPORTO TORINO, RIPRESI VOLI NAZIONALI  
E' di nuovo operativo l'aeroporto di Torino Caselle: il primo volo, un Blu Express per Roma, e' partito alle 8,30, mentre sono in fase di decollo i collegamenti Alitalia per Roma delle 9,05 e per Napoli delle 9,10. La situazione - secondo la Sagat, la societa' che gestisce lo scalo torinese - e' tranquilla, con normali code ai check in.
In Europa si tornerà a volare, in modo graduale e coordinato. Lo hanno deciso i ministri dei Trasporti Ue, dopo un Consiglio straordinario. Riapertura graduale dello spazio aereo anche in Italia dalle 8, ha deciso l'Enac, precisando che riprenderanno innanzitutto i voli nazionali sulla direttrice da Nord a Sud e viceversa.

Intanto un secondo vulcano è entrato in eruzione in Islanda: lo annunciano messaggi Twitter e siti tra i quali quello americano di Msnbc, basandosi sulle immagini di webcam islandesi che mostrano un vasto pennacchio sul vulcano Hekla, vicino allo Eyajafjallajokull la cui eruzione paralizza da giovedì il traffico aereo in Europa.

OGGI OK A 3/4 VOLI INTERNAZIONALI PARIGI
Dagli aeroporti parigini di Roissy Charles de Gaulle e Orly saranno assicurati oggi progressivamente i tre quarti dei voli internazionali. Lo ha annunciato il ministro dell'Ecologia Jean Louis Borloo.

LUFTHANSA, OGGI PREVISTI 200 VOLI, IL 15% 
La compagnia aerea di bandiera tedesca Lufthansa prevede per oggi "circa 200 voli", circa il 15% del suo traffico normale. Lo fa sapere un portavoce della compagnia.
 
BRITISH ANNULLA VOLI MEDIO E CORTO RAGGIO 
La compagnia aerea britannica British Airways (Ba) ha annunciato che annulla per oggi tutti i suoi voli a medio e corto raggio in conseguenza della nube di cenere vulcanica islandese.
 
IRLANDA PROLUNGA CHIUSURA FINO ALLE 14 
L'Irlanda ha deciso oggi di prorogare la chiusura dello spazio aereo ''almeno'' fino alle 14:00 (ora italiana). Lo hanno detto le locali autorita' del volo.
 
GB, NUOVA NUBE PUNTA VERSO SUD-EST
"L'eruzione del vulcano in Islanda si è intensificata e una nuova nube di cenere si spande a sud e ad est, in direzione della Gran Bretagna": questo il testo dell'annuncio fatto dall'agenzia per il controllo dei voli britannica, il Nats, in un comunicato. "Le ultime informazioni provenienti dai servizi meteorologici - si afferma inoltre nella nota - mostrano che la situazione peggiora in qualche zona". Un comitato di crisi presieduto dal premier britannico Gordon Brown si è riunito ieri sera a Londra per analizzare le ultime informazioni riguardanti la nuova nube di cenere che si dirige verso il Regno Unito.

NORVEGIA, NUOVA CHIUSURA PARTE SPAZIO AEREO
La Norvegia ha deciso di chiudere nuovamente parte del suo spazio aereo per la minaccia della nube di cenere vulcanica islandese. Lo comunicano le autorità norvegesi. "I corridoi (aerei) del sud-ovest del Paese sono di nuovo chiusi a causa della nube di ceneri", ha dichiarato un portavoce di Avinor, l'ente per l'aviazione civile norvegese, aggiungendo che viene chiuso l'aeroporto di Bergen, il secondo del Paese. I corridoi al di sopra dell'aeroporto di Oslo restano invece aperti, ha aggiunto il portavoce, Sindre Aanonsen. La Norvegia, il primo Paese a chiudere parzialmente i suoi cieli dall'inizio dell'eruzione del vulcano islandese, da domenica sera aveva praticamente riaperto la totalità del suo spazio aereo e tutti gli aeroporti, compreso quello di Oslo. Restano invece chiusi i corridoi dei pozzi petroliferi del Mare del Nord.

POLONIA: CHIUSO SPAZIO AEREO 
Restera' chiuso oggi lo spazio aereo su tutti gli aeroporti polacchi. Lo ha annunciato un portavoce dell'Agenzia nazionale di navigazione aerea.
 
DANIMARCA, SCALI CHIUSI FINO 2 DI DOMANI 
La Danimarca ha prolungato la chiusura dei suoi aeroporti almeno fino alla 2:00 di mercoledi' (stessa ora italiana), ma mantiene aperto il suo spazio aereo sopra i 6.000 metri di altitudine. Lo ha annunciato l'organo di controllo del traffico aereo Naviair.
 
BELGIO, DALLE 14 RIPARTE 50% DEI VOLI  
Lo spazio aereo del Belgio ha riaperto, come previsto, alle 8 di questa mattina, ma le prime partenze si avranno solo dalle 14 e per oggi tornera' a volare soltanto il 50% degli aerei. E' quanto fa sapere il portavoce dell'aeroporto di Bruxelles. Il maggiore scalo belga, Zaventem, riaprira' per i decolli solo a partire dalle 14. Prima di quell'ora partira' solo qualche aereo diretto in Africa. Nel pomeriggio, riprenderanno gradualmente a volare anche gli altri aerei diretti verso destinazioni europee.
 
ERUZIONE COSTANTE, NUVOLA CENERE PIU' BASSA 
Continua ed è costante l'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, nel sud dell'Islanda anche se la nuvola di cenere appare più bassa che nei giorni scorsi. Lo dice l'ufficio meteorologico islandese. L'eruzione "continua, è costante, sembra più o meno lo stesso di ieri", ha dichiarato una responsabile dell'ufficio meteo, Sigtrudur Arnsdottir. "Abbiamo appreso la scorsa notte che ora sta uscendo più lava". Per un altro meteorologo, Bjorn Einarsson, i tremori (sismici) nel vulcano sono aumentati leggermente, ma questo non dà alcuna indicazione sull'intensità dell'emissione di ceneri", anche se l'eruzione "è diventata a prevalenza lavica", ha proseguito. "Abbiamo avuto notizie da un pilota circa un'ora fa che la colonna (di cenere) era a 5.000 metri. Ci sembra che sia abbassata", ha aggiunto Einarsson.
 
CNR: NUVOLA SULL'ITALIA, FENOMENO LIMITATO
La nube di ceneri continua a girare sull'Europa ma si sta diluendo. La sua coda meridionale, che ha già toccato l'Italia e che domani avrebbe dovuto scendere a sud della Toscana, secondo le ultime previsioni verrà spinta invece verso occidente, passando nelle prime ore di domani sulla Sardegna e sulla parte nord della Sicilia. Le ricadute dovrebbero comunque essere trascurabili o nulle.

Secondo l'ultimo bollettino della Vaac (Volcanic Ash Advisory Center), anche se il magma continua a fuoriuscire dal vulcano, l'eruzione di cenere "é virtualmente finita". Ci sarebbero ormai 'solo piccole quantita' di cenere che superano i 2 mila metri di quota, e non c'é cenere al di sopra degli 11 mila metri, quindi nulla è andato nella stratosfera". Ciò significa che la nuvola andrà ad esaurirsi naturalmente in tempi brevi.

Le ceneri emesse più recentemente dallo Eyjafjallajokull vengono spinte invece dai venti verso il nord-est dell'Europa e probabilmente andranno a finire in Siberia. In ogni caso - è opinione concorde dei metereologi - la situazione per il traffico aereo dovrebbe tornare normale a breve.

 
CACCIA NATO COLPITO DA EFFETTI NUBE
Un caccia F-16 della Nato ha subito gli effetti della nube di cenere vulcanica islandese durante un volo in Europa. Lo indica un  responsabile militare Usa. In uno dei motori sono state trovate tracce di polvere vetrificata. Il ritrovamento sottolinea i timori legati alle possibili conseguenze per i velivoli che  attraversano la nube, ha notato ancora il responsabile militare Usa.


EUROPA SPACCATA A META', FERMO IL 70% DEI VOLI
E' POLEMICA SU GESTIONE CRISI, VERTICE MINISTRI TRASPORTI UE

L'Europa resta divisa a metà a causa della nube sprigionata dal vulcano islandese che ha trasformato il continente in una grande 'no-fly zone': Eurocontrol, l'ente europeo per la sicurezza dell'aviazione civile, prevede la cancellazione del 70% dei 28.126 voli per oggi, concentrata soprattutto nei paesi del centro nord dove ancora persiste la presenza delle ceneri vulcaniche. A volare non saranno più di 8-9 mila voli, il 30% di quelli stimati in tutta la Ue e la metà di quelli previsti nell'intero continente europeo.
La nube si è diradata in particolare sul Mediterraneo e sulla Scandinavia, consentendo la ripresa dei voli in Spagna, Portogallo, sud della Francia, parte dell'Italia (dove i voli al nord sono stati però sospesi dopo appena due ore di apertura) e Slovenia, e poi ancora Norvegia, parti della Svezia e della Finlandia, Polonia e Bielorussia. Restano bloccati invece i collegamenti aerei in Gran Bretagna, Olanda, Germania, Francia e Belgio. In sei giorni, il traffico aereo è passato dallo 0,6% in più di mercoledì scorso al circa -80 di ieri e al -70 previsto di oggi, con danni economici enormi per le compagnie aeree, stimati dalla Iata, l'associazione internazionale che raggruppa 270 vettori nel mondo, in 250 milioni di dollari al giorno. In Borsa, i titoli dei principali vettori nazionali hanno accusato perdite fino al 5%.  Per far fronte all'emergenza, Bruxelles - ha riferito il commissario europeo alla concorrenza Joaquin Almunia - sta pensando di utilizzare gli stessi strumenti di aiuto alle compagnie aeree che vennero usati all'indomani dell'11 settembre 2001, dopo l'attentato alle Torri gemelle. Ma le polemiche sulle misure precauzionali finora adottate, considerate eccessive da molte compagnie aeree, non si placa. La Iata, in particolare, ha espresso la propria "insoddisfazione" sulla gestione della crisi causata dalle ceneri islandesi e ha reclamato una decisione fondata sui "fatti".
L'associazione ha chiesto ai governi l'apertura di "alcuni corridoi" per consentire la ripresa dei collegamenti principali, anche sulla base dei risultati di voli di prova effettuati da alcune compagnie che hanno attraversato la nuvola di cenere senza conseguenze. Peggiorano i disagi per migliaia di cittadini europei bloccati all'estero. In Gran Bretagna si sta mobilitando anche la marina militare per riportare a casa 15 mila britannici, che saranno raccolti in Spagna. Il vulcano islandese Eyjafjallajokull nel frattempo non smette di eruttare e la nube, secondo i meteorologi del Met Office britannico, potrebbe arrivare in giornata sulle coste orientali del Canada.

ATTERRAGGIO EMERGENZA AEREO NORVEGESE

Momenti di paura per i 17 passeggeri di un volo low cost nel nord della Norvegia che ha dovuto effettuare un atterraggio d'emergenza per la rottura improvvisa di un motore, causata forse dalla nube di ceneri vulcaniche provenienti dall'Islanda, secondo quanto riferisce il sito online del quotidiano islandese 'Morgunbladid'. L'aereo della compagnia regionale norvegese Wideroe, di proprietà della Sas, è stato costretto ad un atterraggio d'emergenza nell'aeroporto di Bodoe, nel nord della Norvegia. "Si tratta di una procedura standard quando un motore non funziona", ha spiegato il portavoce della compagnia aerea, Richard Kongsteinen. I tecnici della compagnia aerea norvegese stanno ora valutando se la rottura del motore sia stata provocata dalla cenere del vulcano islandese, che ha messo in ginocchio il trasporto aereo in quasi tutta Europa.
 


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