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venerdì 15 gennaio 2010

Alberi preistorici su Marte?


Ogni nuova immagine pubblicata dalla NASA, che presenti somiglianze ottiche con vegetazione o strutture artificiali, fa sorgere in molti il dubbio che, il pianeta Marte sia in realtà popolato da qualche specie vivente vegetale o da antiche civiltà scomparse.

L’agenzia spaziale americana ha pubblicato uno scatto della superficie marziana catturato da HiRISE, ovvero l’High Resolution Imaging Science Experiment, il sensore ottico più potente spedito nello spazio a bordo della sonda spaziale Mars Reconnaisance Orbiter.
A prima vista, con un pò di fantasia sembrerebbe rappresentare diverse schiere di alberi che si elevano dalle cime delle dune sabbiose.
La foto, ha fatto in poche ore il giro del mondo, destando i soliti sospetti da parte di siti e blog complottisti, sulla possibile presenza di vita vegetale.
La NASA, sul sito dedicato all'Orbiter, ha pubblicato in contemporanea una semplice descrizione che spiega la vera natura delle striscie scure somiglianti alle conifere preistoriche:

"Vi è una vasta regione di dune di sabbia alle alte latitudini settentrionali su Marte. In inverno, uno strato di ghiaccio di anidride carbonica copre le dune e in primavera, come il sole riscalda il ghiaccio, esso evapora. Questo è un processo molto attivo e la sabbia fuoriesce dalle creste a cascata dalle dune verso il basso, formando strisce scure.

[...] Il colore del ghiaccio che circonda strisce adiacenti di materiale suggerisce che la polvere si è risolta sul ghiaccio in fondo, dopo eventi simili.

Riconoscibile anche in questo sottoimmagine sono crepe poligonali nel ghiaccio sulle dune (le crepe scompaiono quando il ghiaccio è sciolto)" 



Se analizziamo l'immagine con un filtro capace di mettere in risalto il rilievo effettivo, sfruttando la bicromia chiaro-scuro per simulare la tridimensionalità, osserviamo come le striscie somiglianti ad alberi, appaiano invece soltanto delle discrepanze del terreno a causa delle creste a cascata di anitride carbonica:

Come vediamo nella foto in alto, è quindi bastato ruotare il verso di 90 gradi e applicare il filtro a rilievo, per ottenere la vera natura del territorio marziano e permettere che esso prenda forma e assuma i tratti geologici peculiari, come la stessa NASA ha dichiarato nel commento sul suo sito.
Ed ecco in basso il confronto diretto con un'analisi tra uno dei dettagli della foto NASA:


Mi sembra dunque assai chiara l'analisi della foto. Il particolare illusorio, tra l'altro, è molto comune in moltissime altre foto precedentemente pubblicate dalla NASA sul medesimo sito della missione in corso.
L'illusione di vedere della vegetazione appare in tantissime altre immagini:



Ma gli indizi, che in immagini come queste ci fanno intuire che si tratta solo di giochi cromatici sono davvero molti:

1) Le dimensioni: per quanto la vita possa assumere forme e dimensioni svariate, appare assai improbabile che degli alberi arrivino a superare centinaia o migliaia di metri o si ramifichino (come nella foto im basso) con strutture gigantiformi, soprattutto su Marte, dove le estremi condizioni climatiche scongiurerebbero persino l'esistenza di primordiali forme di vite batteriche. Questo discorso vale in modo sistematico soprattutto poi per quelle strutture rocciose ampie diversi km che taluni identificherebbero come artificiali. Marte non ha le caratteristiche biochimiche per ospitare forme di vite gigantiformi, maggiormente adattabili a climi con forte pressione atmosferica e livelli di temperatura e di presenza di CO2 da effetto serra.

2)I colori: spesso a trarre in inganno gli utenti, sono i colori, che vanno da un bel verde smeraldo ad un bianco acceso per le formazioni di anitride carbonica congelata che viene confusa per neve o ghiaccio di acqua. I veri colori di Marte forse non li sapremo mai, perchè variano da molteplici fattori, sia ambientali in relazione al livello di illuminazione, sia tecnico, in base al tipo di camera che riprende il campo e ai relativi adattamenti da parte dei tecnici a terra.

3) Il fattore psicologico: Fin dai tempi di Schiapparelli, l'uomo ha sognato che su Marte potesse esistere la vita e ha cercato di vederla anche laddove non c'erano che ombre causate dalla scarsa risoluzione.
Anche oggi, il nostro desiderio di sapere di non essere soli nell'Universo, ci spinge a vedere alberi, foreste, teschi, volti, piramidi e alieni nelle meravigliose immagini delle sonde automatiche.

Da tempo su centinaia di blog in tutto il mondo, vengono riportate foto analoghe con il dubbio che la NASA stia attuando un gigantesco "cover-up" per nascondere la verità, che cioè in realtà su Marte esiste la vita.
Tuttavia queste ipotesi, fantasiose, restano tali e molto spesso sono le stesse immagini a dimostrarlo:



Considerata da molti la prova dell'esistenza di vegetazione su Marte, questa foto ritrae in realtà delle particolari strutture geologiche, lo si nota già guardando la stessa foto in particolari di campo più ampi:



Guardandola nel contesto generale si nota come siano in effetti strutture della crosta e non foreste. L'assenza di colori in questo caso ostacola la comprensione, altrimenti avremmo l'idea precisa di quello che rappresenta.
Ricci di terreno che sono la continuazione di un blocco adiacente che ha resistito ad un evento geologico, o blocchi sottoelevati dove è avvenuta una particolare erosione a causa di agenti atmosferici.
Già regolando il contrasto si evince che i "ricci vegetativi" sono soltanto delle aree rialzate rispetto al livello medio del terreno che si sono probabilmente formate a causa di eventi vulcanici nel lontano passato, come colate laviche molto fluide.



  
Per scoprire l'evetuale esistenza della vita su Marte, dovremo attende che analisi biochimiche, da parte delle future e sofisticate sonde automatiche, dimostrino la presenza di eventuali microrganismi capaci di resistere alle estreme condizioni climatiche del pianeta (batteri estremofili).  Dai dati in nostro possesso attualmente, non è lecito aspettarsi di più!


Arthur McPaul



link:
http://hirise.lpl.arizona.edu/PSP_007962_2635

2 commenti:

  1. Dalle migliaia di satelliti che riprendono quotidianamente la superficie terrestre non si vedono, non si notano o non si sono mai documentanti casi del tipo: "sembra ma non e'". Se sei capace di portare un esempio di questo tipo sulla nostra Terra, un esempio di una foto che riprenda un oggetto che invece e qualcos'altro, magari applicando questi stessi metodi, forse la cosa ti puo' dare ragione, altrimenti tu e tutti quelli che dicono che e' solo: "una grande e grossa allucinazione collettiva", "una psicopatia di massa", etc....avete torto.

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  2. Obiezione assurda: è come dire che non crederò all'esistenza degli elefanti fotografati in Africa finchè non me ne faranno vedere uno fotografato nel salotto di casa mia.

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