martedì 30 aprile 2013

Colossale alone caldo che avvolge due galassie ripreso da Chandra


Gli scienziati hanno utilizzato il telescopio spaziale Chandra per fare uno studio dettagliato di una enorme nube di gas caldo che avvolge due grandi galassie in collisione. Questo insolitamente grande serbatoio di gas contiene più di 10 miliardi di Soli e si estende per circa 300.000 anni luce irradiandole ad una temperatura di oltre 7 milioni di gradi.

Questa gigantesca nube di gas, che gli scienziati chiamano un "alone", si trova nel sistema chiamato NGC 6240. Gli astronomi sanno da tempo che NGC 6240 è il sito della fusione di due grandi galassie a spirale di dimensioni simili alla nostra Via Lattea. Ogni galassia contiene un buco nero supermassiccio al suo centro. I buchi neri sono a spirale l'un verso l'altro e possono finalmente fondersi per formare un buco nero più grande.
Un'altra conseguenza della collisione tra le galassie è che il gas contenuto in ciascun singola galassia è stato violentemente surriscaldato. Ciò ha causato un incremento delle nascite di nuove stelle che dura da almeno 200 milioni di anni. Durante questa esplosione di nascita stellare, alcune delle stelle più massicce hanno ragggiunto, attraverso la loro evoluzione la fase esplosiva per diventare in tempi relativamente brevi delle supernove.

Gli scienziati coinvolti in questo studio, sostengono che queste esplosioni di supernova abbiano disperso quantità relativamente elevate di elementi importanti come l'ossigeno, il neon, il magnesio, il silicio nel gas caldo delle galassie appena scontratesi. Secondo i ricercatori, i dati suggeriscono che questo gas si è lentamente arricchito e ampliato, mescolandosi con il gas refrigerante che era già presente.
Durante gli scontri prolungati, si sono verificate esplosioni più brevi di formazione stellare. Per esempio, la più recente esplosione di formazione stellare è durata per circa cinque milioni di anni e si è verificata circa 20 milioni di anni fa. Tuttavia, gli autori non ritengono che il gas caldo sia stato prodotto proprio da questa raffica più breve.
Che cosa ci riserva il futuro delle osservazioni di NGC 6240? Molto probabilmente le due galassie a spirale formeranno una giovane galassia ellittica nel corso di milioni di anni. Non è chiaro, tuttavia, se la quantità di gas caldo possa essere mantenuta da questa galassia di recente formazione, piuttosto che persa nello spazio circostante.

Indipendentemente da ciò, la collisione offre l'opportunità di assistere a una versione di un evento che era comune nell'Universo primordiale, quando le galassie erano molto più vicine e unite.

In questa nuova immagine composita di NGC 6240, i raggi X del satellite Chandra ci rivelano la nube di gas caldo di colore porpora. Questi dati sono stati combinati con i dati ottici del telescopio spaziale Hubble, che mostra lunghe code mareali dalle galassie che si fondono e si estendono a destra in basso nell'immagine.
Un documento che descrive questi nuovi risultati in NGC 6240 sono disponibili online e sono apparsi nel nemero del 10 marzo 2013 del The Astrophysical Journal. Gli autori di questo studio sono stati Emanuele Nardini (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, o TUF, Cambridge, MA e attualmente presso la Keele University, UK), Junfeng Wang (CFA e attualmente presso la Northwestern University, Evanston, IL), Pepi Fabbiano (CFA ), Martin Elvis (CFA), Silvia Pellegrini (Università degli Studi di Bologna, Italia), Guido Risalti (INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Italia e TUF), Margarita Karovska (CFA) e Andreas Zezas (Università di Creta, Grecia e CfA ).

A cura di Arthur McPaul

Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2013/04/130430151549.htm

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Cassini Riprende Uno spettacolo Su Saturno


Con il diametro di circa 2000 chilometri e venti che soffiano alla velocità di 540 chilometri all'ora, l'uragano fotografato dalla sonda NASA/ESA/ASI è uno dei più spettacolari mai visti su Saturno. Le sue dimensioni superano di 20 volte una comune tempesta sulla Terra. Si trova sul Polo nord di Saturno.

L’immagine è mozzafiato: la sonda spaziale Cassini ci regala uno scatto d’autore di un uragano di dimensioni gigantesche sul Polo nord di Saturno. L’occhio del ciclone è largo circa 2000 chilometri, il che vuol dire 20 volte più grande di un comune uragano sulla Terra, con venti impetuosi che soffiano alla velocità impressionante di 540 chilometri all’ora (150 metri al secondo). La tempesta si alimenta tramite vapore acqueo.

L’immagine è stata scattate dalla sonda NASA/ESA/ASI sul Polo nord di Cassini, da una distanza di 419mila chilometri. Lo scatto risale al 27 novembre 2012: probabilmente l’uragano era già attivo da molto tempo. Cassini è in orbita attorno a Saturno ormai dal 2004, ma solo di recente ha potuto osservare questo fenomeno grazie alla favorevole angolazione della luce solare.

Le immagini scattate dalla sonda Cassini hanno utilizzato una combinazione di filtri spettrali sensibili alle lunghezze d’onda del vicino infrarosso. Poiché queste lunghezze d’onda non sono visibili all’occhio umano, l’immagine qui presentata è in falsi colori: le radiazioni filtrate a 890 nanometri sono visualizzate in blu, quelle a 728 nanometri in verde, e quelle filtrate a 752 nanometri in rosso. In questa immagine, le parti rosse indicano le nuvole più basse, e il verde quelle più alte.

A cura di Eleonora Ferroni

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/30/una-rosa-rossa-su-saturno/

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Governo Nuovo, Orgia di Potere Vecchia


Il Governo Letta ha conquistato la fiducia del Parlamento, lasciando in un senso di smarrimento e scetticismo, buona parte dell'opinione pubblica.

In poche ore tutto sembra essere diventato bello, armonioso, lineare, eppure, gli attori di questa nuova coalizione di governo, sono sempre gli stessi che si sono scannati durante la campagna elettorale di gennaio e febbraio e nei sessanta giorni successivi alle elezioni.

Non è un voler far obiezione a tutti i costi, ma per coloro che, conoscono la storia e le identità degli artefici dell'alleanza Letta, pare una sorta di "realtà virtuale", che potrebbe smaterializzarsi in ogni istante, ad ogni calo di elettricità.

Esistono ormai due mondi paralleli nella nostra politica e nella nostra vita, che finalmente, grazie soprattutto al lavoro di controinformazione fatta dal MoVimento Cinque Stelle negli ultimi mesi, è emersa anche agli occhi degli scettici.

Una doppia realtà, drammatizzata dalla crisi, che ha aperto gli occhi degli italiani, ipnotizzati, narcotizzati dai mass media, dal luogo comune e dall'abitudine.

Questa doppia vita è composta, lo ricordiamo, dalle chiacchere e dalla propaganda politica e dalla vita reale, fatta sempre più di drammi che scendono fino in profondità nella nostra vita.

Ma questo lato reale e drammatico, è creato da un unico artefice, posto in alto, ai vertici. Alla punta della piramide ci sono degli strateghi, che hanno studiato a tavolino negli anni passati questa situazione.
Gli artefici sono la Troika Europea, la Banca Centrale Europea, la Goldman Sachs che la controlla e i burattini tedeschi guidati dalla Merkel, che obbediscono facendo da luogotenenti sul mercato comune.

In Italia, questa scuola di pensiero è seguita da infiltrati di grosso spessore, iper liberalisti illuminati e senza scrupoli, che per i loro subdoli interessi, hanno attuato i malefici piani imposti dall'alto.

Monti è stato uno di questi, avviando una stagione di rigore, di tasse, di restrizioni della libertà dei cittadini italiani, per perseguire il pareggio di bilancio, per coprire il crescente debito pubblico, originato oltre che dalle pilotate speculazioni borsistiche, soprattutto dagli interessi applicati agli stati per acquistare la moneta Euro.

Questo situazione drammatica non nasce adesso ma va indietro negli anni, traendo origine dai precedenti governi Prodi e Berlusconi, anch'essi in combutta con l'Europa, per creare questo mostro privo di forza e di scrupoli, che si chiama Mercato Comune d'Europa.

Una linea verticale che da Bruxelles va fino a Roma, Parigi, Berlino, Atene, Madrid, colpendo gli anelli deboli del sistema, imbevuti di chiacchere e destabilizzati dalla speculazione.

Questi burattini dei maggiori partiti italiani, hanno tratto giovamento dall'obbedienza, con il riciclaggio dei finanziamenti pubblici ai partiti, con gli appalti legati alle imprese subappaltate, con le loro aziende che ne hanno tratto e ne traggono giovamento. Questi individui che si fanno chiamare politici, sono al Parlamento per difendere i loro interessi e per accaparrarsi l'immunità ai loro reati, per difendere i loro affari sul territorio e i loro imperi.

Questa gente continua ad essere presente sulla scena della politica nazionale, creandosi la fiducia dei cittadini grazie all'inciucio, al compromesso, alla propaganda, nonostante poi non faccia nulla per il loro reale benessere.

C'è purtroppo da dire che milioni di italiani sono ipnotizzati, privi di una loro personalità, privi di una coscienza e di una memoria storica.

Questa è la base che ha permesso alla solita classe politica fatta di indagati, di facenti parte dei poteri forti, di parlamentari professionisti e arroganti opportunisti, di aver creato un'alleanza di comodo, sfociata nel Governo Letta.

Letta ha dichiarato al Senato di non avere un governo forte, ma questa verità e che incombe sulle nostre vite e sul nostro futuro prossimo. Hanno paura.
Paura di essere mandati via, dall'onda di protesta del MoVimento Cinque Stelle che da voce al dolore di milioni di italiani di ogni forza e ideologia di pensiero.
Il bene che Letta vuole all'Italia lo si vede nella sua fuga in Germania e Francia che farà, per ricevere subito ordini dalla Merkel e da Hollande, invece che iniziare subito a mettere in pratica quello che ha promesso.
I suoi punti programmatici subiranno subito la censura e l'adattamento dei burattinai della Troika, verranno stidiati i modi e i termini per camuffare l'ennesima truffa a danno degli italiani.
Letta, da buon addotto, saprà recepire i diktat, le strategie politiche e propagandistiche per mantecare il suo governo nei mesi a venire, per tenere coese le fragilissime forze dei partiti che lo tengono appeso ad un filo, dalla quale dipende la sopravvivenza della casta.

Se Letta sbaglia, crollerà tutto, ma ormai è inevitabile. Nulla o quasi nulla sarà fatto dei bellisdimi propositi che ha enunciato in Parlamento.
Stento a credere che sarà realizzata la riforma della Legge Elettorale, la quale fa comodo, pur nella sua instabilità, a tutti e a maggior ragione ora che si sono ri abituati agli inciuci vecchio stampo DC.

Stentiamo a credere che eliminerà le ingiuste tasse applicate da Monti come l'IMU sulla prima casa di proprietà e gli aumenti IVA che stanno amstrozzando il commercio.
Sappiamo che il costo della benzina, continuerà ad essere spropositatamente alto e che gli stipendi scenderanno sempre più convergendo verso i paesi come la Romania, la Polonia, la Grecia, il Portogallo, anziché salire ed adeguarsi ad un livello dignitoso di vita come in Francia, Germania, Olanda, Svezia ecc.

Siamo certi che continueranno le speculazioni borsistiche e che le raccomandazioni e le tangenti continueranno ad esistere, come esisteranno i privilegiati, gli appalti dei subappalti, i lavori infiniti per alimentare lo spreco e la corruzione.
Non sarà tolta l'IRPAV e non saranno dati incentivi per creare subito migliaia di posti di lavoro.
Non sarà fatto nulla di tutto ció nonostante la loro tremenda paura.

Belle parole quelle di Letta, che non conosce cosa vuol dire lavorare per 500 euro, rimanere disoccupato e perdere ogni cosa utile ad un buon livello di vita. Non lo sa lui che fa parte di una classe borghese e cattolica figlia del magna magna di decenni di sprechi e favoritismi da parte dei soliti noti.
Nulla cambierà nel suo governatorato di viscido inciucio e compromesso, perché nulla egli puó fare, essendo semplicemente un burattino messo li per continuare ad addormentare l'opinione pubblica.

La colpa è nostra purtroppo.
La colpa è dei cittadini, che continuano a dare fiducia a gente come Berlusconi, alle sue chiacchere di abbindolatore o ai suoi scagnozzi, che obbediscono pagati dallo stesso, profumatamente. Così come i suoi comparsanti e attori che ai comizi portano bandiere e gli inneggiano cori di lode come se fossero in uno degli studi televisivi di MediaSet.
Hanno sbagliato gli elettori del PD, un partito che è soltanto un'accozzaglia di ex comunisti, ex democristiani, ex liberali. Un partito di ex in guerra tra loro per il potere delle famose foglie di fico,

La colpa è di chi ha votato male, illusi da un sogno che non esiste, perché questa gente racconta solo favole, come ha fatto da vent'anni. E' inspiegabile, come le masse si facciano ancora raggirare e applaudano ai millantatori di professione, senza sapere chi sono, senza capire il significato delle loro parole e delle loro a volte banali strategie per detenere forzatamente il potere.

Si sono parlati in segreto, impauriti, Berlusconi, Prodi, D'Alema, Napolitano, chiamato agli straordinari zombeschi pur di non eleggere il grande giurista Rodotà, anti berlusconiano nato, che avrebbe subito fatto piazza pulita di certi ceffi pluripregiudicati.

Sapevano che se non trovavano una soluzione in fretta, qualcuno avrebbe spazzato via tutto, la loro carriera, i loro imperi, i loro affari.
La paura nei loro occhi, li ha imposto questa vergognosa alleanza, presentata a rigor di marketing, come un "mescolanento" atto all'unione e alla pacificazione.
Ce l'hanno presentata come un male estremo ad un estremo rimedio, ma gli stessi artefici del male, ancora una volta hanno trovato la soluzione.

Azione, reazione, soluzione, come diceva un certo pazzo di nome Icke, applicata ovunque, anche in questo caso, per la manipolazione di massa delle coscienze. Ancora una volta ci sono riusciti, ma, la speranza che è sempre ultima a morire, ci fa sperare bene per il futuro.

Questa gente non è più illimitatamente senza controllo, milioni di italiani si sono svegliati e li stanno tenendo sotto controllo, cogliendo quando la Primavera arriverà, l'occasione giusta per sbatterli fuori da quel Palazzo cui si sono radicati a tempo indeterminato.

Vito Crimi ha ribadito al Senato che il sistema politico vigente non vuole evolversi ma resiste e si attanaglia nel palazzo. La mancata attuazione delle Commissioni Parlamentari Permamenti è stato un esempio della loro ostinazione strategica per fermare i lavori in attesa dell'inciucio.

Crimi ha chiesto l'abolizione subito dell'IRAP, che potrebbe essere fatta in un paio di sedute e l'abbassamento dell'IVA per cassa e non manovre piegate alle banche e ai loro soloti favoritismi.
Si è aperta una forbice nella società e la sovranità del popolo è stata denigrata, ancora una volta.
Niente è stato detto contro gli inquisiti come Silvio Berlusconi. Napolitano pur di non dare la fiducia al MoVimento Cinque Stelle, ha inventato dapprim la figura dei saggi e poi quella di un governo di convenzione.

Su queste basi, il MoVimento Cinque Stelle farà un'opposizione calibrata in base alle proposte che saranno fatte, sabbia per quelle di parte e fittizie, oleate per quelle che saranno fatte a favore dei cittadini.

Considerazioni
Dopo il colloquio di Letta con i premier europei, verranno piegate le volontà benevoli trasudate dall'inciucio, ma saranno mascherate per evitare una sfiducia prematura al suo mandato.

Ora apre ufficialmente una guerra tra il PD stordito e il PDL sempre più forte. I due partiti si studieranno, si sfiniranno, si terranno l'un l'altro sotto controllo e quando le statistiche di gradimento daranno un alto indice di gradimento, uno dei due attaccherà.
Non è possibile fare previsioni sulla durata del Governo Letta, ma viste le fragili premesse, la nuova Repubblica Fantoccio non dovrebbe superare l'estate, perchè a breve tutti i nodi verranno al pettine.
A soccombere potrebbe essere il PD, già indebolito, in una delle tante richieste di fiducia che favorirebbero il partito opposto PDL e il suo elettorato.
La presenza di Berlusconi potrebbe una delle forti calamità che daranno veleno al veleno entro breve.

Il popolo italiano dovrà essere fermo e pronto, a breve, quando sarà richiamato a mandar a casa questa gentaglia e non saranno ammessi altri errori, pena, lo sfascio.

A cura di Arthur McPaul

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lunedì 29 aprile 2013

Scoperto Nuovo Metallo


Il cuore della terra contiene un nuovo tipo di metallo fino ad oggi sconosciuto.

A identificarlo sono stati i ricercatori del Geophysical Laboratory della Carnegie Institution for Science di Washington in uno studio pubblicato su Physical Review Letters, secondo cui la scoperta potrebbe cambiare completamente le teorie sul campo magnetico che protegge il pianeta dai danni prodotti dai raggi cosmici. L'esistenza del metallo è stata ipotizzata - Gli autori dello studio hanno ricreato in laboratorio le condizioni estreme tipiche delle profondità della Terra.

Utilizzando un innovativo metodo computazionale è stato possibile predire l'esistenza di un nuovo tipo di ossido di ferro (FeO), un componente del secondo minerale più abbondante del pianeta. Secondo i ricercatori, a una pressione di 690.000 atmosfere e a una temperatura di circa 1.650 gradi centigradi il FeO non cambia struttura, ma passa dall'essere un materiale isolante a essere un metallo altamente conduttivo.La sua esistenza potrebbe stravolgere le teorie sul campo magnetico terrestre - Questi risultati, spiega Ronald Cohen, coautore dello studio, implicano che a livello della parte più profonda del mantello terrestre l'ossido di ferro conduce l'elettricità, aumentando l'interazione elettromagnetica tra il nucleo liquido della Terra e questa zona del mantello: e questo corrisponderebbe a una nuovo modo del campo magnetico di essere propagato verso la superficie del pianeta.

Fonte
http://www.antikitera.net/news.asp?id=12447&T=3

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Oggetti Fuori Dal Tempo in Israele


Israele torna alla ribalta della notizie archeologiche per un nuovo enigmatico ritrovamento.

Quattro strane piastre circolari di rame, portate alla luce dal gruppo di archeologi che sta conducendo una campagna di scavi nei pressi di una antica necropoli proprio appena ad est del Mare di Galilea, in Israele, continuano a suscitare perplessità negli studiosi.Qual era il vero scopo di questi dischi di rame? A quale epoca risalgono? Scoperte due anni or sono nella zona di Hippos-Sussita, le lastre risultano tanto indecifrabili che gli archeologi hanno diffuso un appello internazionale per chiedere un aiuto per scoprire il segreto di questi enigmatici ritrovamenti.

I DISCHI SONO STATI SCOPERTI NELLA NECROPOLI DI HIPPOS-SUSSITA
nel corso di diverse indagini", spiega l'archeologo israeliano Michael Eisenberg dell'Istituo Archeologico Zinman presso l'Università di Haifa l'Università di Haifa e che dirige gli scavi di questo antico sito greco-romano che si affaccia sul Mar di Galilea."Nessuno dei reperti è stato trovato durante gli scavi, ma tutti sono stati rinvenuti molto vicino ai sepolcri razziati dai cercatori di tesori. Il primo a trovare i reperti è stato il dottor Alexander Iermolin, conservatore presso l'Istituto di Haifa, grazie all'ausilio di un metal detector. Fino ad allora, i dischi sono stati ignorati anche da noi dato che, a prima vista, sembrano oggetti piuttosto moderni".Come riporta popular-archaeology.com, le quattro piastre circolari misurano un diametro di circa venti centimetri e presentano incisioni di un motivo decorativo su quelli che sono stati interpretati come i lati interni, con evidenti graffi di chiodi e un foro al centro di ciascun disco.
DATO CHE BUONA PARTE DELLA NECROPOLI NON E' STATA ANCORA PORTATA ALLA LUCE
al momento risulta impossibile determinare il contesto e l'età delle piastre. Secondo il dottor Eisenberg, la metropoli potrebbe risalire al vasto intervallo di tempo ellenistico-bizantino.Ma il problema è che le piastre sono state trovate al di fuori delle tombe, quindi risulta difficile stabilirne la provenienza, dato che non possono essere associate ai manufatti circostanti e ai resti umani trovati nei sepolcri.Eisenberg sospetta che gli oggetti siano stati buttati fuori dai sepolcri dagli antichi tombaroli. "I dischi trovati in Galilea non sono gli unici esemplari esistenti. Attualmente, ne esiste uno conservato presso il Dipartimento del Tesoro israeliano, anch'esso senza contesto", spiega Eisenberg.Il mistero rimane dunque aperto. Per svelarne i segreti, è lo stesso Eisenberg a lanciare un appello alla comunità archeologica internazionale: "Qualcun altro ha riscontrato delle lastre simili e, se sì, sono state trovate nelle bare dei sepolcri?". Auguriamo buona fortuna al ricercatore.

Fonte
http://www.antikitera.net/news.asp?id=12448&T=5

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La Looney Tunes rende omaggio ai suoi celebri personaggi con dei divertenti primi piani. Portafoglio stampa animalier con applicato il furbo gatto Silvestro.

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domenica 28 aprile 2013

Governo Letta: la grande abbuffata


Cari cittadini, fatto il Governo, aperto lo zoo. Siamo alle solite, nomi boccaniani e sapieziani legati alla casta e ai poteri forti. Condoglianze!

Sciolta riserva, il segretario del Quirinale Marra ha annunciato l'arrivo del Presidente Incaricato Letta. Ed è egli stesso a snocciolare la lista del suo team di governo.

Prima di ogni considerazione politica è bene dunque citare i nomi di questi 21 ministri, spartiti in tale numero:
9 vanno al Pd,
5 al Pdl,
3 a Scelta civica
4 di "alto profilo", come ha ordinato Giorgio Napolitano.

Ministri senza Portafoglio:

- Pubblica Amministrazione e all’Innovazione: Giampiero D’Alia [l'inquisitore di internet], fiiglio di Salvatore D'Alia, deputato della Democrazia Cristiana e poi del Centro Cristiano Democratico tra il 1987 e il 2000. Nelle Politiche del 2008 viene eletto al Senato della Repubblica. Diventa qui presidente del gruppo parlamentare Gruppo UDC, SVP e Autonomie, al Senato: a questo gruppo hanno aderito anche i Senatori a vita Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Francesco Cossiga.
Nel 2013 è eletto in Sicilia deputato nelle liste dell'UdC diventando vicecapogruppo vicario alla Camera dei Deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia, gruppo unitario dei partiti centristi vicini a Mario Monti.

Perché è stato scelto?
Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, l'On. Gianpiero D'Alia ha promosso e ottenuto l'inserimento di un emendamento (Art. 50-bis, poi art. 60) nel disegno di legge 733 (cosiddetto "Decreto Sicurezza") da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet".

Secondo D'Alia, in caso di apologia o istigazione a delinquere a mezzo internet:

« in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato».

L'iniziativa ha suscitato aspre critiche dal mondo dei blogger italiani, tra cui Beppe Grillo, oltre che delle aziende legate alla rete, tra cui quelle di Marco Pancini, responsabile per le relazioni istituzionali di Google in Italia.

Pochi giorni dopo l'introduzione dell'emendamento D'Alia nel disegno di legge "decreto Sicurezza", il deputato del Pdl Roberto Cassinelli, già autore di diverse iniziative parlamentari in materia di rete, ha annunciato sul proprio blog la presentazione di un "controemendamento" che modificasse il testo del senatore D'Alia. Esso, secondo Cassinelli, "mette a rischio la libertà della rete". Il "controemendamento" di Cassinelli, come lui stesso ha annunciato sul proprio blog, è stato approvato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia nella notte del 29 aprile, e l'articolo 60 introdotto dall'emendamento D'Alia è stato, quindi, abrogato.

Dopo la diffusione su molti siti e blog di una notizia relativa all'approvazione del pacchetto sicurezza e del "collegato" emendamento D'Alia, notizia diffusa e poi smentita dallo stesso Marco Travaglio in un errata corrige, D’Alia ha voluto spiegare in un videomessaggio la sua posizione in merito, dicendosi contrario alla censura. Inoltre, D'Alia nello smentire, queste fantasiose ricostruzioni' ha invitato tutti, blogger e giornalisti, a non distrarsi dal ddl intercettazioni, che così come è attualmente configurato comporterebbe una grave limitazione del diritto di cronaca e di indagine.

Il suo scopo potrebbe essere quello di mettere fuori legge l'operato in rete del MoVimento Cinque Stelle.

- Affari regionali: Graziano Delrio, pro Renzi dell'ala di destra del PD, è stato vicepresidente dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dal 2005 al 2011, quando, il 5 ottobre 2011 ne è stato eletto presidente per acclamazione, succedendo così a Sergio Chiamparino ex sindaco di Torino, dopo una competizione interna al Partito Democratico che aveva l'onere di indicare il Presidente ANCI e che vedeva Graziano Delrio contrapposto a Michele Emiliano (quest'ultimo era sostenuto da molti sindaci del sud e da Nichi Vendola, mentre Delrio dalla dirigenza ANCI).
Delrio vinse quella competizione che lo portò a divenire presidente ANCI per soli 4 voti (89 Delrio, 85 Emiliano). È membro della Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali. Presiede la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera L'Italia sono anch'io promossa da una ventina di associazioni della società civile.

- Pari Opportunità, il Turismo e lo Sport, Josefa Idem
Campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale). Ha iniziato la sua carriera sportiva nella natìa Germania, ma dal 1990 vive e gareggia a livello internazionale per l'Italia. Nella sua ventennale carriera ha vinto 38 medaglie tra Giochi olimpici, mondiali ed europei. Ha partecipato a 8 edizioni delle Olimpiadi, ininterrottamente dall'edizione di Los Angeles 1984 a quella di Londra 2012. Nelle prime due Olimpiadi ha rappresentato la Germania Ovest, nelle altre l'Italia. È l'atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto.

Campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale). Ha iniziato la sua carriera sportiva nella natìa Germania, ma dal 1990 vive e gareggia a livello internazionale per l'Italia. Nella sua ventennale carriera ha vinto 38 medaglie tra Giochi olimpici, mondiali ed europei. Ha partecipato a 8 edizioni delle Olimpiadi, ininterrottamente dall'edizione di Los Angeles 1984 a quella di Londra 2012. Nelle prime due Olimpiadi ha rappresentato la Germania Ovest, nelle altre l'Italia. È l'atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto.

Dal maggio 2001 al giugno 2007 è stata assessore allo sport del Comune di Ravenna nelle liste de L'Ulivo. Dall'ottobre 2009 è responsabile Sport del Partito Democratico della regione Emilia-Romagna.

Nel dicembre 2012 Josefa Idem si presenta alle primarie del Partito Democratico, indette per scegliere i candidati al Parlamento italiano in vista delle elezioni politiche del 2013: alle consultazioni, svoltesi il 30 dicembre 2012, Idem ottiene 9 382 preferenze risultando la più votata in provincia di Ravenna, con il 62% delle preferenze.
L'8 gennaio 2013 la direzione nazionale del PD candida Josefa Idem al Senato della Repubblica Italiana come capolista del PD nella regione Emilia-Romagna. Viene eletta il 25 febbraio, essendo la prima in lista del suo partito nella sua regione.
Dal 29 aprile 2013 è Ministro delle Pari Opportunità, dello Sport e della gioventù

- Coesione Territoriale: Carlo Trigilia
È professore ordinario di sociologia economica presso la Facoltà di scienze politiche "Cesare Alfieri" dell'Università degli Studi di Firenze.[1] In passato ha insegnato anche presso l'Università degli Studi di Palermo, l'Università degli Studi di Trento, e l'Università di Harvard una più elitarie del mondo e legata alla massoneria statunitense.

È membro della Fondazione Italianieuropei, presieduta da Massimo D'Alema e Giuliano Amato, e presidente della Fondazione RES, istituto di ricerche siciliano.

- Rapporti con il Parlamento e il coordinamento del lavoro dell’esecutivo: Dario Franceschini, ex democristiano, ex Ulivo, ex Margherita e DS, ora PD con le vicissitudini a noi tutte note e di recente duramente contestato dai manifestanti per aver votato contro all'elezione di Prodi come Presidente Della Repubblica.

- Riforme Istituzionali: Gaetano Quagliariello, Figlio di docenti universitari (il padre, Ernesto, fu rettore dell'università di Bari dal 1970 al '77 e presidente del CNR dal 1976 al '84), si avvicina alla politica tra i giovani repubblicani ai tempi del liceo, a Bari.
Dopo la laurea in scienze politiche intraprese la carriera universitaria. È oggi ordinario di Storia dei partiti politici presso la LUISS di Roma.
Ex Radicale nel 1994 si iscrisse a Forza Italia e fu inoltre secondo firmatario del ddl S.1880 sul processo breve. Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Roberto Formigoni ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e prostituzione minorile.

- Integrazione la democratica di origine congolese: Cecile Kyenge,

- Affari Europei resterà il ministro del governo Monti, Enzo Moavero Milanesi.

I ministeri con portafoglio sono:

- Interni e vice Premier: Angelino Alfano, che tutti conosciamo, laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal 1996 per Forza Italia, è stato indagato dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio, ma successivamente il procedimento è stato archiviato.

Il suo primo provvedimento come neoministro della giustizia nella quarta legislatura Berlusconi è stato il cosiddetto "lodo Alfano", legge approvata il 22 luglio 2008. Unica nel panorama europeo, essa prevede la sospensione dei processi a carico delle quattro più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Consiglio) per l'intera durata del loro mandato. La legge è poi stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale nell'ottobre 2009, per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione Italiana. Era una legge ad Hoc per favorire il suo burattinaio Silvio Berlusconi.

Nel 2002, La Repubblica rende conto della presenza di Alfano al matrimonio (avvenuto nel 1996) della figlia di Croce Napoli, indicato dagli inquirenti come boss mafioso di Palma di Montechiaro e morto nel 2001. Tale presenza è testimoniata da un video amatoriale della festa. Alfano, all'epoca neo-deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, avrebbe salutato con affetto Napoli. Alfano in un primo momento dichiarò a Repubblica di non avere "nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio" e che "non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro". In seguito affermò di aver ricordato di essere stato effettivamente a quel matrimonio ma di aver ricevuto l'invito dallo sposo e di non conoscere la sposa e la sua famiglia.

Nell'ottobre del 2009 il pentito di mafia di Racalmuto, Ignazio Gagliardo, ha accusato Alfano di aver chiesto aiuti elettorali alla mafia, per mezzo del padre anch'esso politico.

- Esteri: Emma Bonino, radicale, anti abortista nota massone, militarista e liberalista pro Euro.

- Economia: Fabrizio Saccomanni, anch' egli massone europeista, Nato a Roma il 22 novembre 1942, dopo la laurea in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, ha seguito corsi di perfezionamento in economia monetaria e internazionale presso la Princeton University, nel New Jersey, nota per le occlusioni con gli Illuminati statunitensi.

Dopo essere entrato a far parte della Banca d'Italia nel 1967, ha lavorato, sempre quale rappresentante della Banca centrale italiana, presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca centrale europea, la Banca dei Regolamenti Internazionali e l'Unione Europea.

Inoltre, dal 2003 al 2006 è stato vicepresidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.

Saccomanni è membro del Consiglio Direttivo dell'Einaudi Institute of Economics and Finance, membro del Consiglio Direttivo dell'Istituto Italiano di Tecnologia, membro del Consiglio Direttivo dell'Istituto Affari Internazionali e membro della Società Italiana degli Economisti.

Il 2 ottobre 2006 diviene Direttore Generale della Banca d'Italia, carica alla quale viene riconfermato nel luglio del 2012. Il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, emanato dal Governo Monti nell'ambito delle politiche di spending review, ha previsto che il direttore generale della Banca d'Italia guidi il nuovo Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni che prende il posto dell'ISVAP, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private.

E' il braccio destro di Mario Draghi.

- Giustizia: Anna Maria Cancellieri, laureata in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma. Appena diplomata, entra alla Presidenza del Consiglio grazie a un concorso. Nel 1972 entra nell'amministrazione del ministero dell'interno. Sono gli anni difficili del terrorismo. Giornalista pubblicista, diventa capoufficio stampa della prefettura di Milano e responsabile del progetto Efficienza, occasione in cui farà valere le sue capacità nel riorganizzare la macchina della Pubblica Amministrazione, intuendo anche le potenzialità dell'informatica.

Il 16 novembre 2011 è nominata Ministro dell'interno del governo Monti, nella storia della Repubblica Italiana è la seconda donna in assoluto a ricevere la nomina a tale incarico dopo Rosa Russo Iervolino.

Al Viminale il ministro ha dato una forte accelerazione all'aggressione dei patrimoni mafiosi e ha sciolto per infiltrazioni mafiose il comune di Reggio Calabria, la prima volta nella storia un capoluogo di provincia e suscitando le critiche del Popolo della Libertà, il comune di Racalmuto ed il comune di Salemi, suscitando le critiche del sindaco salemitano Vittorio Sgarbi.

- Difesa: Mario Mauro
Si è laureato in filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha studiato nel Collegio Augustinianum. Membro del gruppo cattolico Comunione e Liberazione, è stato responsabile nazionale per la scuola e l'università di Forza Italia. Ora con Scelta Civica Monti.

- Sviluppo: Flavio Zanonato noto personaggio padovano di sinistra e più volte sindaco della città.

- Infrastrutture e ai Trasporti: Maurizio Lupi, anch'egli laureato nel 1984 in Scienze Politiche ad indirizzo economico, con una tesi su "l'introduzione del sistema editoriale integrato nel giornalismo quotidiano", presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Pare che i monistri Letta siano in gran parte laureati in questa università. Berlusconiano e cattolico.

- Agricoltura: Nunzia De Girolamo, diplomata presso il liceo classico Pietro Giannone di Benevento, si è iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell'Università La Sapienza di Roma. Conseguita la laurea, ha intrapreso la carriera forense, occupandosi di diritto civile, diritto del lavoro, diritto commerciale e bancario. Contemporaneamente alla pratica forense, ha collaborato con l'Università degli Studi del Sannio e con l'Università del Molise.

Si impegna in politica, diventando coordinatrice cittadina di Forza Italia a Benevento nell'ottobre 2007. Viene eletta deputato alla Camera dei Deputati nel 2008, nella lista del Popolo della libertà. Membro del Consiglio Direttivo del PdL alla Camera.

È salita per la prima volta agli onori della cronaca per aver intrattenuto insieme con la collega Gabriella Giammanco, durante una delle prime sedute parlamentari della legislatura, uno scambio di bigliettini "galanti" col premier Silvio Berlusconi.

- Ambiente: Andrea Orlando: Andrea Orlando (La Spezia, 8 febbraio 1969) è un politico italiano. Dal 2008 è portavoce nazionale del Partito Democratico e onorevole alla Camera dei deputati dove è membro della Commissione bilancio della Camera e componente della Commissione parlamentare Antimafia, attuale ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel governo Letta.

- Lavoro e al Welfare: Enrico Giovannini, Laureatosi anch'egli con il massimo dei voti nel 1981 in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", nel dicembre del 1982.
È membro della Società Italiana di Statistica dal 1988 e dell'Istituto Internazionale di Statistica dal 2001.
Ha ricoperto dal 2001 la carica di Chief Statistician e Director of the Statistic Directorate presso l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi.
Dal 24 luglio 2009 ricopre la carica di Presidente dell'ISTAT.
Dal 2011 è presidente della Conferenza degli statistici europei, della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite.
Inoltre, è presidente del Board del progetto "International Comparison Programme" condotto dalla Banca Mondiale per il calcolo delle parità dei poteri d'acquisto a livello mondiale ed è presidente dello Statistical Advisory Board per il calcolo dell'Indice dello Sviluppo Umano del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite. Ha fatto parte dei "dieci saggi" di Napolitano in occasione dell'ultima crisi di fiducia a Bersani.


- Istruzione: Maria Chiara Carrozzaa, Laureata in fisica e dottore di ricerca in Ingegneria, è professore ordinario di ingegneria presso la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna di Pisa, ateneo di cui è stata rettore per due mandati, dal 2007 al 2013.
Capolista in Toscana per il Partito Democratico, è stata eletta deputato nelle elezioni politiche italiane del 2013.

- Beni Culturali: Massimo Bray, Nasce a Lecce nel 1959 e studia a Firenze conseguendo la laurea in Lettere e Filosofia nel 1984. Nel 1991 entra nell'Istituto della Enciclopedia Italiana, fondata da Giovanni Treccani, come redattore responsabile della sezione di Storia moderna e nel 1994 ne diviene direttore editoriale. Deputato per il PD alle ultime politiche.

- Salute: Beatrice Lorenzin, Nell'aprile 1999 è Coordinatore Regionale del Lazio del movimento giovanile di Forza Italia, che conta 15 000 iscritti e oltre 100 eletti negli enti locali. Nel maggio 2001 è eletta Consigliere comunale di Roma. Unica donna nella coalizione di centrodestra, è Vicepresidente della commissione Donne Elette e Vicepresidente del Gruppo consiliare di Forza Italia.

Tra la fine del 2004 e la metà del 2006 è Capo della Segreteria Tecnica di Paolo Bonaiuti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’informazione e l’editoria nel governo Berlusconi III. Nel maggio del 2005 è nominata Coordinatore Regionale di Forza Italia per il Lazio.

Dal settembre 2006 al marzo 2008 ha ricoperto il ruolo di coordinatore nazionale di Forza Italia - Giovani per la Libertà. Eletta alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche del 2008 nella lista PdL, per la XVI Legislatura. Membro del Consiglio Direttivo del gruppo PdL alla Camera e della commissione Affari Costituzionali della Camera, della Commissione Bicamerale per l'Attuazione del Federalismo Fiscale, della Commissione Parlamentare per l'Infanzia.

Nel 2013 è inizialmente candidata alla presidenza della Regione Lazio, ma lascia in seguito il posto a Francesco Storace, già presidente della regione Lazio dal 2000 al 2005. Alle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013 viene riconfermata alla Camera dei Deputati nelle liste del PDL.

Considerazioni
E' un governo politico nato dalle forze parlamentari secondo la Costituzione, dopo un impegno di spartimento dei poteri tra i due partiti PD e PDL.
È, secondo Napolitano l'unico governo possibile per evitare le elezioni, temutissime perché le stime darebbero al MoVimento Cinque Stelle la maggioranza assoluta.
È stato considerato il frutto di uno sforzo paziente e tenace tra i leader dei partiti, ma è in realtá un compromesso per togliere Berlusconi dalle mani della giustizia e permettere il mantenimento dello status quo della Seconda Repubblica.

Le uniche novità sono la freschezza dei nomi e la presenza femminile molto alta.
Napolitano, nel suo discorso ha dichiarato che spera che questo governo lavori rapidamente in uno spirito di coesione senza conflittualità per trovare soluzioni rispondendi ad interesse generale per il Paese.

Berlusconi ha affermato che il PDL ha trattato senza veti e senza chiedere nulla al Presidente Letta. Unico suo scopo è evitare un eventuale ritorno alle urne perché il suo partito si troverebbe a contrastare una fortissima delusione dell'elettorato.
Il suo scopo è continuare a mantenere l'immunità parlamentare.

Bersani ha commentato che nella squadra di governo c'è freschezza e coesione. Ma la sua carriera politica all'interno del PD è ormai compromessa.

Brunetta ha dichiarato che se Letta non dovesse garantire la restituzione dell'IMU, i suoi senatori e deputati non garantirebbero la fiducia, ma sono solo minacce contrattative per spingere Letta a burattinare le decisioni volute dalla casta berlusconiana per riaccaparrare la fiducia dell'elettorato.

Ecco in merito i commenti di Beppe Grillo:
Un banchiere all'Economia, Saccomanni, per salvare le banche. Un manichino parlante, Alfano, con incarico doppio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e Interni. Enrico Letta, capitan findus, lo stoccafisso scongelato, Il nipote di suo zio, il più amato dalla Goldman Sachs, come presidente.
Lupi, la nipote di Fantozzi, ai Trasporti e alle infrastrutture, là dove volano gli appalti e la TAV in Val di Susa. Mauro, un filosofo ciellino alla Difesa degli F35. Una signora che ha frequentato il liceo classico, la Lorenzin, alla Sanità, leggerà Leopardi ("sempre caro mi fu quest'ermo colle") e Carducci in corsia.
Franceschini a parlare con il Parlamento.
De Girolamo, la moglie pdl del Boccia pdmenoelle, alle Politiche Agricole, l'inciucio nell'inciucio. Quagliarello alle Riforme Istituzionali, quello di "Eluana non è morta, è stata ammazzata" e ho detto tutto. La Bonino agli Esteri, la radicale più vicina allo psiconano, liberale, liberista e libertaria, mondialista e frequentatrice del Bildeberg. L'uddicino Giampiero D'Alia alla Pubblica Amministrazione, autore di un emendamento per obbligare i provider a oscurare siti, blog e social media su richiesta del ministero degli Interni, persino la Idem, una canoista tedesca (a quando un rugbista neozelandese?), e Zanonato, "l'uomo del muro di sinistra" allo sviluppo economico.
Questo governo ricorda un animale fantastico, mitologico, con molte teste ma un solo cervello con due emisferi separati: quello destro è Berlusconi che sarà prescritto, quello sinistro la finanza internazionale che spolperà l'Italia. Un club dei mostri, una famiglia Addams che ubbidisce allo schioccar di dita della BCE e delle agenzie di rating.

A cura di Arthur McPaul

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sabato 27 aprile 2013

I Punti Caldi di Betelgeuse


Una nuova immagine della seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, ripresa dal radiotelescopio britannico e-MERLIN, rivela due hot spots nell'atmosfera e un arco di gas freddo attorno alla stella. L'origine di entrambi non è ancora.

Uno crede di conoscere bene una stella e basta guardarla da un’altra angolazione per scoprire un sacco di cose nuove. Prendete Betelgeuse, per esempio. E’ una delle supergiganti più vicine alla Terra, ed è una delle stelle più note e identificabili del cielo notturno, nella costellazione di Orione. Ora una nova immagine ripresa dal radio telescopio britannico e-MERLIN mostra caratteristiche di Betelgeuse finora sconosciute. Hot spots, o regioni di gas sorprendentemente caldo nell’atmosfera esterna, e un arco di gas più freddo, nella parte ancora più esterna, la cui massa si avvicina a quella della Terra. La ricerca, pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, mostrano che l’atmosfera di Betelgeuse si estende per cinque volle la superficie visibile della stella (che è circa 1000 volte più grande del Sole).

Gli hot spot hanno una temperatura tra i 4000 e i 5000 gradi kelvin, molto superiore alla media della temperatura della stella che è di 1200 gradi. L’arco di gas freddi (alla temperatura di circa 150 gradi Kelvin) si trova invece a quasi 7,4 miliardi di chilometri dalla stella. Come spiega Anita Richards dell’Università di Manchester, prima autrice dello studio, non è chiaro perché gli hot spot siano così caldi. “Potrebbe essere che le onde d’urto causate dalle pulsazioni della stella o dalla convezione di calore negli strati esterni stiano comprimendo e riscaldando il gas. oppure che l’atmosfera esterna sia come bucherellata, e che in realtà stiamo osservando strati inferiori più caldi attraverso essa. Quanto all’arco, pensiamo sia il risultato di un periodo di perdita di massa dalla stella avvenuto nell’ultimo secolo, ma se abbia una relazione con gli hot spot non lo sappiamo”.

Il meccanismo che porta stelle come Betelgeuse a perdere materia nello spazio, aumentando così la riserva di materia interstellare da cui si possono formare nuove stelle non è stato ancora del tutto spiegato. Studi come questo (che proseguirà con altri strumenti tra cui ALMA e VLA) potranno contribuire a chiarire il mistero.

A cura di Marco Galliani

Foto in Alto
Betelguese come vista dal radiotelescopio eMerlin

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/26/i-punti-caldi-di-betelguese/

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Troppo vento, le stelle non si accendono


Nelle galassie dove è in corso una nascita forsennata di nuove stelle, i venti da esse prodotti fanno sentire i loro effetti ben oltre i confini delle galassie, ionizzando il gas che le circonda. Con l'effetto di inibire la formazione di nuove stelle. Questi i risultati di un lavoro in corso di pubblicazione sulla rivista The Astrophysical Journal e guidato da ricercatori della Johns Hopkins University.

L’accensione di una nuova stella è sempre accompagnata da un certo sconquasso nel suo ambiente circostante. Venti stellari e una intensa radiazione ultravioletta ‘spazzano’ letteralmente via i resti della culla di gas e polveri in cui si è formato l’astro. Capita però che, in certe galassie particolarmente attive, di nuove stelle se ne formino quasi contemporaneamente a milioni. È allora chiaro che questi venti, sommandosi, possono acquistare energie enormi, propagandosi in tutta la galassia ospite ed interagendo con essa. E addirittura spingendo i suoi effetti anche oltre, arrivando a ionizzare il gas fino a 650.000 anni luce dal suo centro, ovvero più di venti volte più lontano della dimensione visibile della galassia stessa.

Sono questi in sintesi i risultati di un nuovo studio realizzato da un team internazionale di ricercatori in corso di pubblicazione sulla rivista The Astrophysical Journal. È questa la prima prova osservativa degli effetti prodotti dalla forsennata accensione di nuove stelle – un processo che gli addetti ai lavori chiamano starburst – sul gas circostante la galassia che le ospita. Una interazione che può essere decisiva per regolare i processi evolutivi della galassia e sul tasso con cui continuerà a produrre nuovi astri.

“La materia che si estende oltre le galassie è davvero difficile da studiare, poiché è estremamente tenue” dice Vivienne Wild, dell’Università di St. Andrews, che ha partecipato al lavoro. “Tuttavia è estremamente importante, in quanto può rivelarci come le galassie si accrescono, trasformano massa ed energia e infine si estinguono. Stiamo davvero esplorando una nuova frontiera nell’evoluzione delle galassie!”

Il team ha analizzato con il Cosmic Origin Spectrograph (COS) a bordo del telescopio spaziale Hubble la luce proveniente da 20 galassie vicine, alcune delle quali note per la loro intensa attività di starburst. E proprio queste galassie sono state quelle dove più marcato è il fenomeno della ionizzazione nel gas che compone il loro alone, interpretato dai ricercatori come il risultato dell’impatto degli intensi venti stellari prodotti da giovani stelle.

Scontri così violenti, estesi e prolungati possono avere conseguenze notevoli nell’evoluzione delle galassie ospiti, che si accrescono fagocitando il gas presente nello spazio attorno ad esse e trasformandolo infine in nuove stelle. Poiché i venti stellari ionizzano quelle che sono le ‘riserve’ di gas attorno alle galassie, si riduce drasticamente la disponibilità del principale costituente delle nuove stelle, con la conseguenza di un crollo della natalità stellare.

“Gli starburst sono fenomeni fondamentali che non solo regolano l’evoluzione di una singola galassia, ma influenzano il ciclo della materia e dell’energia nell’intero universo” sottolinea Timothy Heckman, della Johns Hopkins University. “I gusci delle galassie sono l’interfaccia tra queste strutture e il resto dell’universo e stiamo iniziando ad esplorare in dettaglio quello che succede al loro interno”.

A cura di Marco Galliani

Foto in Alto
L’immagine, ottenuta dal telescopio spaziale Hubble, mette in evidenza il disordinato e caotico alone di una galassia in piena attività di formazione stellare. Crediti: ESA, NASA, L. Calçada

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/26/troppo-vento-le-stelle-non-si-accendono/

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venerdì 26 aprile 2013

Il Lungo Viaggio Di Due Neutrini


Nei dati dal rivelatore Ice Cube al Polo Sud saltano fuori i due neutrini più energetici mai osservati. Forse (ma la statistica è ancora troppo incerta) provengono dall'esterno della nostra galassia, e sarebbero i primi mai osservati.

Ne hanno fatta di strada, quei due. Se le supposizioni dei ricercatori sono giuste, due neutrini saltati fuori negli eventi registrati dall’esperimento IceCube tra il 2010 e il 2012 (ma analizzati solo ora) provengono dall’esterno della nostra galassia. Sarebbero quindi i primi neutrini extragalattici mai rilevati direttamente, e di sicuro sono i due a più alta energia. D’altronde, la particolarità dei neutrini è di interagire poco o nulla con le altre particelle e quindi di poter viaggiare per enormi distanze senza essere assorbiti da nulla. Che due neutrini da galassie distanti arrivino fino a noi non è sorprendente, ma riuscire a rilevarli e isolarli dagli altri sì.

I neutrini emessi dal Sole o dalle supernove sono rilevati da decenni e hanno contribuito enormemente all’astrofisica. Ma se davvero IceCube riesce a rilevare quelli provenienti da oltre la nostra galassia, allora significa che è in grado di funzionare come un telescopio e di portare la fisica del neutrino a un livello ulteriore. “Inaugurerebbe un nuovo modo di studiare l’Universo”, commenta Thomas Gaisser dell’Università del Delaware, membro del team di IceCube.

IceCube è un esperimento composto da 86 rivelatori distribuiti su un volume di 1 km cubo (da cui il nome) nei ghiacci del Polo Sud. I suoi rivelatori misurano la radiazione emessa quando il ghiaccio viene attraversato da neutrini e altre particelle. I due neutrini in questione avevano energie 100 milioni di volte rispetto a quelli provenienti dalle supernove. È possibile che siano stati prodotti in realtà nell’atmosfera, a causa dell’interazione tra raggi cosmici con l’atmosfera stessa, ma i ricercatori lo considerano improbabile. Se invece la loro origine è effettivamente astrofisica, allora sono probabilmente legati alle stesse sorgenti che producono i raggi cosmici ad alta energia. Vale a dire, o i gamma ray burst prodotti dal collasso di stelle morenti, o i getti emessi da buchi neri di grande massa al centro delle galassie. I ricercatori, in un paper appena messo online su Arxiv, collocano la confidenza statistica nell’ipotesi di un’origine astrofisica per questi due neutrini a 2,8 sigma, quindi poco sotto la soglia (3 sigma) richiesta per parlare di prove convincenti.

I due superneutrini sono saltati fuori mentre i ricercatori filtravano i dati raccolti da IceCube per eliminare quelli a energia più bassa. Ora il team sta ripetendo l’operazione con una soglia più bassa, nella speranza di ripescare qualche neutrino in più di quel tipo e migliorare la statistica.

A cura di Nicola Nosengo

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Il posizionamento di uno dei rivelatori di IceCube nei ghiacci dell’Antartide (ICECUBE Collaboration)

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/24/il-lungo-viaggio-di-due-neutrini/

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La Parabola Fotovoltaica Del Futuro


Da Ibm arriva la parabola fotovoltaica che concentra l'energia di 2.000 soli ed è più conveniente delle fonti fossili.

Arriva direttamente dai laboratori Ibm di Zurigo la nuova tecnologia che promette una vera e propria rivoluzione nell'energia solare. Nella giornata della Terra, gli scienziati di Ibm Research hanno annunciato una collaborazione con l'azienda ticinese Airlight Energy per sviluppare un avanzato sistema fotovoltaico capace di concentrare l'energia di 2000 soli, con un'efficienza che può raccogliere fino all'80% delle radiazioni in arrivo e convertirle in energia utile, a un costo tre volte inferiore rispetto ad altri sistemi concorrenti.
Facile immaginare come convogliare i raggi, più complicato spiegare perchè non ci abbia già pensato qualcuno. Il problema è che focalizzare le radiazioni solari in un hot spot significa riscaldare quel punto fino a temperature estremamente alte, il che porterebbe allo scioglimento dell'apparecchio. Il collettore Ibm vanta invece un innovativo sistema di raffreddamento, lo stesso sfruttato dal supercomputer Aquasar, che lavora con dei microcanali come un radiatore, mantenendo l'intero sistema fotovoltaico sotto la soglia di pericolo.

Il sistema High Concentration PhotoVoltaic Thermal usa una larga parabolica, composta da una moltitudine di specchi, attaccata a un sistema di tracciamento che determina la migliore angolazione in base alla posizione del sole. Una volta allineata, i raggi del sole si riflettono su diversi ricevitori posti sugli specchi con chip fotovoltaici a tripla giunzione: ogni centimetro quadrato può convertire 200-250 watt, di media, in circa otto ore in una regione soleggiata. I chip fotovoltaici sono montati su una microstruttura che pompa liquidi di raffreddamento nel raggio di pochi decimi di micrometro per assorbire il calore e allontanarlo 10 volte meglio di quanto possa fare il raffreddamento ad aria.
La tecnologia utilizzata è stata sviluppata in parte grazie ad una sovvenzione di 2,4 milioni di dollari del governo svizzero.
I ricercatori ritengono che il loro sistema possa raggiungere un costo per superficie inferiore ai 250 dollari per metro quadro, il che è tre volte più economico rispetto ad altri sistemi di solare a concentrazione. Di conseguenza, il costo dell'energia prodotta scenderebbe sotto i 10 centesimi al kilowattora, equivalente a quello dell'energia di una centrale elettrica alimentata a carbone, la più conveniente delle fonti fossili.

A cura di Elena Comelli

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(Credit:IBM)

Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-04-23/parabola-fotovoltaica-concentra-energia-113022.shtml

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Predire Il Futuro Con la Matematica


Si chiama cliodinamica e, grazie all'analisi degli eventi storici, potrebbe prevedere le dinamiche sociopolitiche future.

Clio, nella mitologia greca, era il nome della musa della storia. Da qualche tempo a questa parte, invece, presta il nome a una rivista scientifica, Cliodynamics: The Journal of Theoretical and Mathematical History, giornale che, come cita il titolo si occupa di storia matematica, una branca dello studio dei numeri che mira a estrapolare informazioni matematiche, sotto forma di pattern o modelli, dal passato, per fare delle previsioni sul futuro. Agli amanti della fantascienza verrà subito in mente Isaac Asimov e la sua psicostoria, capace di prevedere come si sarebbe evoluta la società.

La rivista rappresenta il punto di arrivo dell'interesse maturato da qualche tempo a questa parte da Peter Turchin, biologo dell'University of Connecticut e da alcuni colleghi, complessivamente riassumibile nel termine cliodinamica, un’evoluzione del suo predecessore, la cliometria (l'analisi della storia con tecniche statistiche ed economiche).

La caratteristica distintiva di questa disciplina non sta tanto negli strumenti utilizzati (alquanto semplici a detta di Turchin), quanto piuttosto nel tipo di dati usati, come spiega Wired.com. Si tratta di documenti molto antichi che solo recentemente sono stati digitalizzati, resi disponibili online e quindi accessibili in un formato che ne permettesse una migliore quantificazione dei dati contenuti, a partire dai quali poi estrarre delle previsioni. Anche se Turchin ci tiene a precisare di non essere affatto un profeta, le analisi da lui condotte indicano, per esempio, che intorno al 2020 ci sarà una nuova ondata di violenza e disordini.

Per estrapolare questa sorta di previsioni, Turchin ha messo insieme dati relativi a eventi quali sommosse, linciaggi e atti terroristici avvenuti negli Usa dalla fine del Settecento al 2010, e li ha quindi raccolti in un grafico. Il modello che ne è risultato presenta due periodicità caratteristiche sovrapposte dietro le fluttuazioni delle violenze: una secolare, sul lungo termine (cento anni circa, appunto) e un'oscillazione di circa 50 anni che si sovrappone alla prima. In pratica, tradotto in picchi grafici, le ondate di violenza coincidono con il 1870, quindi il 1920 e il 1970. Sebbene le analisi siano state condotte per gli Usa, Turchin spiega però come pattern di periodicità simili si osservino anche nelle dinamiche di instabilità politica di altre società, quali l'Antica Roma, o l'Inghilterra medievale, per esempio.

Le ragioni dietro queste periodicità, per il biologo, si spiegano chiamando in causa la demografia, con la crescita della popolazione oltre le sue capacità di produttività, un numero sproporzionato di giovani e l'aumento delle spese. Legato a questo fenomeno è quello che Turchin chiama l'elite overproduction, una classe crescente di persone che competono per un numero limitato di posti elitari , come quelli politici. In questo andrebbero ricercate le ragioni dell'instabilità sociopolitica per Turchin, in quello che sotto certi aspetti potrebbe essere raggruppato in termini come disoccupazione e diseguaglianze sociali, che periodicamente sfociano in sommosse e disordini.

In quest'ottica quindi, soprattutto per tentare delle previsioni, potrebbe essere utile ricorrere alla cliodinamica, soprattutto tenendo in considerazione quegli archivi nascosti, antichi e non ancora digitalizzati, che potrebbero contente importanti e preziose informazioni.

Foto in Alto
(Credit: Corbis Images)

Fonte:
http://wired.it/daily/news/scienza/2013/04/26/cliodinamica-prev-isioni-futuro-7823478234.html

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Soggiorno Su Marte


Una società olandese sta reclutando 4 astronauti per un viaggio senza ritorno su Marte. L'idea, a patto di trovare i soldi, è di inviare nel 2016 una prima missione robotica, e nel 2023 far partire gli esseri umani per avviare una colonia permanente. Chi è tanto coraggioso da partire? Le selezioni sono aperte.

Vivere su Marte è il vostro sogno? Beh, date un’occhiata al band lanciato da Mars One, una no-profit olandese, che ha dato il via oggi a New York alle selezioni per quattro astronauti che nel 2023 potranno partire per il Pianeta Rosso per fondare una colonia umana.

Il progetto ha già ricevuto 10mila candidature: gli aspiranti hanno un’età compresa tra i 18 e 62 anni e la maggior parte sono uomini. La partenza è programmata per il 2023. Non è ancora chiaro quale mezzo l’organizzazione intenda usare per raggiungere il pianeta rosso, ma si sa che è in trattativa con SpaceX, l’operatore spaziale commerciale che lancia la capsula Dragon.

L’azienda olandese non ha ancora deciso un luogo preciso dove realizzare un insediamento abitabile, sostenibile e progettato per ricevere nuovi astronauti ogni due anni. Si pensa a un sito tra 40 e 45 gradi latitudine Nord del pianeta, dove gli astronauti potranno avere abbastanza risorse in termini di energia solare e acqua (sotto forma di ghiaccio). Una sola avvertenza: i prescelti non dovranno dare fastidio alle “forme di vita” marziane. Ebbene sì, “la cosa più importante”, ha detto il co-fondatore di Mars One Bas Lansdrop, “è di limitare l’inquinamento” del pianeta. “Bisogna fare in modo che gli esseri umani non girovaghino in luoghi dove è più alta la probabilità di incontrare altri esseri viventi”, qualora ce ne fossero.

I candidati alla bizzarra e ambiziosa spedizione non dovranno essere necessariamente scienziati: gli unici requisiti richiesti, oltre alla maggiore età, sono intelligenza, ingegnosità, determinazione stabilità psichica e magari qualche conoscenza tecnica.

Siamo sicuri che fra solo un decennio tutto questo sarà possibile? I soldi necessari - per ora la stima dice sei miliardi di dollari per portare su Marte il primo essere umano – dovrebbero arrivare da una raccolta di fondi iniziata nel 2012, e soprattutto da un evento mediatico, una sorta di reality show che dovrebbe seguire tutto lo sviluppo della missione, a cominciare dalla selezione dei primi 40 astronauti. Il Grande Fratello per Marte potrebbe andare in onda già da quest’anno.

Già dal 2016 Mars One vorrebbe spedire su Marte i primi robot, per costruire la base operativa. Poi partirebbero i primi aspiranti marziani, ma senza biglietto di ritorno. E già, gli astronauti dovranno dire addio ad amici e parenti, perché per tornare avrebbero bisogno di un razzo in grado di sfuggire al campo gravitazionale di Marte, dei sistemi di supporto alla vita di bordo in grado di reggere per un viaggio di sette mesi e caratteristiche tecniche molto avanzate.

Cosa dovrebbero aspettarsi i neo-inquilini di Marte? In primo luogo il viaggio. Non sarà certo una gita fuori porta: con la tecnologia a disposizione oggi, i quattro “fortunati” impiegherebbero circa 5.7 mesi per arrivare su Marte, sempre che sopravvivano a incontri poco gradevoli con gli asteroidi. Il corpo dovrà abituarsi alla microgravità, che è del 38% rispetto alla nostra : muscoli e ossa sarebbero sottoposti a parecchio stress con la conseguente perdita di massa ossea e muscolare. Serve dunque una tecnologia che riduca drasticamente questo tempo.

Cosa mangerebbero gli astronauti su Marte? Solo cibo liofilizzato? E quanto costerebbero gli approvvigionamenti? Insomma, ci sono ancora molte domande a cui dare risposta, ma se vi sentiti fortunati e pronti a una simile avventura, questo è il sito dove mandare la propria candidatura: http://applicants.mars-one.com/. L’invio della propria candidatura online attraverso l’application form sarà il primo dei quattro step che insieme costituiscono la procedura di selezione di Mars One. Il Round One durerà oltre cinque mesi e si concluderà il 31 agosto 2013. I candidati selezionati formeranno il primo nucleo dell’equipaggio che atterrerà su Marte nel 2023. Si passerà poi al perfezionamento e alla preparazione fisica. La decisione finale di scegliere i primi coloni sarà decisa da un voto del pubblico, proprio come in reality televisivo.

A cura di Eleonora Ferroni

Foto in Alto
Colonia Marziana - credit MarsOne

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/23/chi-vuole-emigrare-su-marte/


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Tracce di Acqua Nell'atmosfera di Giove


Il satellite dell'ESA Herschel, conferma definitivamente un'ipotesi fatta venti anni prima da uno studio italiano, all'indomani dell'impatto della cometa Shoemaker-Levy su Giove, avvenuto nel 1994. Si deve ai frammenti della cometa la presenza di acqua nella stratosfera del gigante gassoso.

Che quell’acqua presente nella stratosfera di Giove fosse dovuta all’impatto della Cometa Shoemaker-Levy sul pianeta gassoso avvenuto nel 1994, lo aveva già ipotizzato uno studio condotto nel 1994 da Cristiano Cosmovici e Stelio Montebugnoli. Ora la conferma di quell’ipotesi giunge dal satellite dell’ESA, Herschel.

La sonda, lanciata nel 2009, ha utilizzato le sue accurate misure nell’infrarosso per mappare la distribuzione verticale e orizzontale della ”firma chimica dell’acqua” nell’atmosfera di Giove, fornendo i dati che hanno permesso agli astrofisici del Laboratoire d’Astrophysique de Bordeaux, di giungere alla definitiva conclusione che il 95% di quell’acqua è arrivata con la caduta della cometa nel 1994.

“Le osservazioni di Herschel a 18 anni di distanza sono una prima conferma della validità delle nostre pioneristiche osservazioni” ci dicono Cristiano Cosmovici, dell’INAF – IAPS e Stelio Montebugnoli, dell’INAF-IRA. “La scoperta – continuano – fu resa possibile grazie alla realizzazione a Medicina di uno spettrometro digitale che si basava sul calcolo diretto della FFT (Fast Fourier Transfom) dei dati ottenuti digitalizzando direttamente il segnale a radiofrequenza. Un approccio molto particolare per quei tempi, viste le grandi velocità di calcolo che erano richieste dal pre-processing on line, che permise una alta risoluzione temporale.

Le osservazioni vennero eseguite nel Luglio 1994 a 22 GHz, riga MASER dell’acqua, e hanno mostrato che l’esplosione dei 21 frammenti cometari nell’alta atmosfera liberava le molecole di acqua cometaria che venivano poi eccitate in modo da presentare una intensa emissione MASER”. Era questa la prima evidenza di emissione MASER, ben conosciuta nel mezzo interstellare, ma mai osservata nel sistema solare. Le osservazioni si protrassero per 3 mesi evidenziando il fatto che l’acqua si era distribuita nella zona di impatto andando man mano a diminuire di intensità.

Questa scoperta è stata poi usata come mezzo di diagnostica per la ricerca di acqua in esopianeti dato che a grandi distanze nella galassia solo una riga di intensità MASER sarebbe stata rilevabile con i radiotelescopi.

A cura di Media INAF

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La sequenza dell’impatto della cometa Shoemaker-Levy (credit NASA/ESA)

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/24/giove-la-cometa-e-lacqua/


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giovedì 25 aprile 2013

Buchi Neri per Far Luce Sull'Energia Oscura


La radiazione emessa da una particolare classe di buchi neri, i cosiddetti SEAMBH (Super-Eddington accreting massive black holes), potrebbe essere utilizzata come strumento per misurare l’accelerazione dell’espansione dell’universo.

Dai protagonisti più tenebrosi dell’intero universo, neri per antonomasia, potrebbe arrivare un aiuto per affrontare l’enigma della più oscura e abbondante delle sue componenti, la misteriosa dark energy. Detta così sembra uno scherzo, ma lo studio che illustra l’ipotesi – uscito qualche settimana fa su Physical Review Letters – è più serio che mai. Gli autori, dopo aver analizzato i dati d’un campione di 60 galassie di tipo Seyfert 1, sono giunti a concludere che la quantità di radiazione emessa dai loro buchi neri supermassicci, conoscendo la massa del buco nero stesso, può rivelarsi un indicatore affidabile per calcolarne la distanza. Se l’ipotesi sarà confermata, i buchi neri potrebbero aggiungersi al già nutrito insieme d’indizi utilizzati dagli astronomi per misurare l’accelerazione dell’espansione dell’universo, e dunque per studiare l’entità che ne sarebbe responsabile: l’energia oscura.

L’esistenza di un’energia oscura la cui azione spinge l’universo a espandersi sempre più veloce è a oggi supportata dalle osservazioni di tre classi di sorgenti. Partendo dalla più estesa, c’è anzitutto la mappa della radiazione cosmica di fondo a microonde (CMB): le misurazioni di WMAP e più recentemente quelle di Planck – rese pubbliche nel marzo scorso – del rapporto di densità fra le sue componenti indicano che l’energia oscura costituirebbe oltre 2/3 dell’universo. Stima con la quale concordano anche gli studi sulla distribuzione delle strutture a larga scala, principalmente gli ammassi di galassie, secondo indizio della presenza di energia oscura. Last but not least, le celebri supernove di tipo Ia, candele standard naturali la cui prevedibilità in termini d’emissione luminosa consente agli scienziati di calcolare il rapporto fra il loro redshift, ovvero la velocità alla quale si allontanano da noi, e la loro distanza. Un rapporto, questo, noto come costante di Hubble, parametro chiave per lo studio dell’energia oscura.

Ebbene, ciò che il gruppo di astrofisici guidato da Jian-Min Wang>, dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha scoperto è che, a comportarsi come candele standard, non ci sono solo le supernove Ia, ma anche una classe particolare di buchi neri. La sigla che li contraddistingue è SEAMBH, acronimo per Super-Eddington accreting massive black holes: buchi neri nei quali, spiega lo studio, la quantità di radiazione emessa dal processo di assorbimento del materiale circostante è proporzionale alla massa del buco nero stesso.

Poiché i procedimenti per stimare la massa di questi buchi neri sono ormai ampiamente collaudati, ciò che Jian-Min Wang e colleghi propongono è di inferire dalla massa la radiazione emessa, confrontandola poi con l’intensità della radiazione che osserviamo per calcolare la distanza del buco nero. Ottenendo così misure indipendenti da quelle derivate dal redshift, e dunque utili ai fini del calcolo dell’accelerazione dell’espansione dell’universo. Un metodo, insomma, in tutto e per tutto analogo e complementare a quello che ha portato alla ribalta le osservazioni delle supernove Ia, protagoniste del Nobel per la Fisica del 2011.

A cura di Marco Malaspina

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Rappresentazione di una galassia Gamma-ray Narrow-Line Seyfert 1. Crediti: Luigi Foschini, INAF-OA Brera

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/23/buchi-neri-energia-oscura/

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Tre Galassie Sperdute Nel Vuoto


L’ammasso più vicino dista da loro 42 milioni di anni luce. Questo isolamento estremo le rende un banco di prova incontaminato, ideale per comprendere il ruolo dell’ambiente nella formazione ed evoluzione delle galassie.

Se ne stanno lì perse nel vuoto, lontane da tutto e da tutti, rannicchiate sotto una coperta d’idrogeno. Tenacemente aggrappate, suggeriscono i dati, a un filamento di materia oscura. Non dev’essere facile la vita, per questo trio d’anacorete spaziali noto come VGS_31. Oltre alla solitudine cosmica, sono costrette a una dieta da fame, così rigida da averne praticamente arrestato lo sviluppo, bloccato a uno stadio nel quale è raro imbattersi negli ammassi di galassie più comuni.

Avamposto estremo sull’abisso del vuoto universale, le tre galassie mostrano però d’essersi sapute adattare all’esistenza ascetica che la natura ha serbato per loro. A differenza della maggior parte delle galassie ospitate in grandi ammassi, nelle quali la formazione stellare si è oramai interrotta proprio per carenza di gas (vuoi perché esaurito, vuoi perché “scippato” da altre galassie), la sobria tripletta ha saputo far tesoro del poco nutrimento a sua disposizione. Cibandosi di frugali stuzzichini di materia, come formichine oculate, pare infatti che le tre galassie siano riuscite a conservare una scorta di gas.

Ma ciò che le rende preziose agli occhi degli scienziati non è tanto la parsimonia, quanto la condizione d’isolamento pressoché assoluto: l’ammasso più vicino dista infatti 48 milioni di anni luce. Un po’ come i biologi innanzi alle acque incontaminate del lago Vostok, il bacino subglaciale antartico nel quale sembra siano state rinvenute forma di vita mai entrate in contatto con quelle a noi conosciute, gli astronomi del team – guidato da Burcu Beygu, dell’università di Groningen (Olanda) – che ha scoperto VGS_31 sono rimasti esterrefatti. «Non mi ero mai imbattuto prima in un sistema nel vuoto», dice Beygu, che pure di galassie isolate, con il progetto Void Galaxy Survey, ne ha già trovate 60.

L’essere in tre, dunque una struttura collegata, è certo un tratto distintivo di VGS_31. E se già erano noti alcuni piccoli gruppi di galassie isolate nel vuoto, questo trio è il primo a essere studiato, fin nella sua struttura interna, a lunghezze d’onda al di fuori dello spettro visibile. Osservazioni multibanda, dunque, e che già hanno condotto a risultati interessanti.

Il team di Beygu è riuscito a identificare una nube d’atomi d’idrogeno, grande circa 400.000 anni luce, in movimento lento lungo il percorso che collega le tre galassie. Una scoperta che induce a ipotizzare la presenza d’un piccolo filamento di materia oscura: filamento che probabilmente ha innescato – come una sorta di “seme” – la formazione del trio. Prima di questa scoperta, sottolineano i ricercatori del gruppo, non si sapeva se la formazione lungo filamenti di materia oscura fosse una prerogativa delle sole galassie appartenenti ad ammassi o di tutte le galassie.

VGS_31 fornisce inoltre la prima dimostrazione del modo in cui le galassie crescono nel vuoto. La carenza di gas, come dicevamo, ne ha rallentato l’evoluzione, ma a parte questo sembra che siano cresciute in modo non dissimile dalle loro sorelle ospitate in ammassi.

A cura di Marco Malaspina

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Un ammasso di galassie dei più comuni, densamente popolato, al contrario di VGS_31, il trio solitario descritto nell’articolo. Crediti: NASA/ESA/STScI/SPL

Fonte:
http://www.media.inaf.it/2013/04/23/galassie-solitarie/

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Le cicatrici ghiacciate di Encelado


Arriva dalla sonda Cassini questa spettacolare e dettagliatissima immagine della luna ghiacciata di Saturno. Crepacci, promontori e getti di ghiaccio, acqua e materiali organici ci mostrano il volto di un mondo inquieto dove forse, sotto la crosta, potrebbero trovarsi perfino forme di vita.


Encelado, la sesta tra le lune più grandi di Saturno, ripreso dalla sonda Cassini-Huygens il 31 gennaio 2011 da un’altezza di 81.000 chilometri. Crediti: NASA/JPL-Caltech/SSI/G. Ugarković

È un fitto intrico di crinali e depressioni ghiacciate quello che ci appare la superficie di Encelado, la più enigmatica tra le lune di Saturno. Questo panorama mozzafiato, ripreso dalla sonda Cassini il 31 gennaio del 2011, è il risultato della tremenda forza di attrazione gravitazionale esercitata da Saturno che deforma il guscio esterno della luna, modellandolo in ripidi promontori che si stagliano al di sopra di profonde fratture.

La netta cicatrice scura che si vede sulla superficie di Encelado nella zona meridionale raggiunge in vari punti profondità anche di un chilometro e nel suo percorso taglia altre strutture morfologiche. Un indizio della sua relativa giovinezza. In contrasto, la regione butterata di crateri a nord viene interpretata come una superficie molto più antica che sinora sembrerebbe sfuggita al processo di rimodellamento visibile nelle zone circostanti.

Ma l’immagine di Encelado ci mostra quella che è la sua caratteristica più spettacolare: lungo parte del bordo meridionale, pennacchi di particelle ghiacciate mescolate a vapor d’acqua, sali e materiali organici vengono letteralmente sparati nello spazio a velocità superiori a 2000 chilometri all’ora. La composizione chimica di questi pennacchi suggerisce che sotto la crosta ghiacciata di Encelado potrebbe celarsi un oceano liquido in grado addirittura di ospitare forme elementari di vita.

A cura di Marco Galliano


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Encelado, la sesta tra le lune più grandi di Saturno, ripreso dalla sonda Cassini-Huygens il 31 gennaio 2011 da un’altezza di 81.000 chilometri. Crediti: NASA/JPL-Caltech/SSI/G. Ugarković

Fonte:
Www.Mediainaf.it

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Un capo dall’ elevata sensualità, che mette in risalto il fascino femminile. Perfetto per stuzzicare e sedurre con un pizzico di malizia. Sexy lingerie per una donna che ama il look accattivante e ricercato. Sexy body a rete trasparente, con apertura su pancia/inguine e fianchi sedere. Colore nero. Taglia unica. Adatto per una taglia S e M, veste da una taglia 38 alla 44. Composizione 100% nylon. Il perizoma non è incluso.
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mercoledì 24 aprile 2013

Un Futuro Inquietante


Ultimo disastroso capitolo della Seconda Repubblica o primo nefasto episodio della Terza Repubblica?

Letta si presenta al Quirinale con l'utilitaria allestita di passeggino per bambini, ovviamente tutto preparato ad hoc per la stampa e il buon pensare comune.
Tra le sue parole di benvenuto, c'è stata la tendenza a presentarsi umile come la moda vuole e al sostegno dei meno abbienti e per le piccole e medie imprese in crisi, che falliscono.

Parole cui ormai non crede più nessuno, soprattutto quando a recitarle è appunto Letta, il frutto di un compromesso tra i due maggiori partiti rei del disastro cui siamo sprofondati.
Letta nonostante la sua relativa giovane età, è un fido prestanome dell'europeismo convinto e della casta massonica.

Letta, dovrá innanzitutto far dimenticare agli italiani le ultime vistose proteste del MoVimento Cinque Stelle e far nuovamente riamalgamare il PD.
Enrico Letta non è un pivellino in politica. Nipote di Gianni Letta, uomo ombra di Berlusconi, farà buon viso a cattivo gioco, creando quell'anello di congiunzione con il PDL e la Lega che non gradiva assolutamente la candidatura D'Amato.

Un inciucio scandito anche in termini di marketing a pieno titolo.
Enrico Letta si è presentato con un viso pulito e un'educazione ineccepibile, ma intanto pggi Monti ha reso l'IMU una tassa permanente.

Enrico Letta è stato è stato Ministro per le Politiche Comunitarie del Governo D'Alema I, diventando il più giovane, fino ad allora, Ministro della storia della Repubblica.
Successivamente è stato Ministro dell'Industria dei Governi D'Alema II edAmato II, europarlamentare nel gruppo Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Prodi II.
Ricopre la carica di deputato alla Camera nel Partito Democratico, del quale è stato vicesegretario nazionale dal 2009 al 2013.

E' una persona capace di stare nel mezzo, senza offendere né attaccare e c'é da immaginare che sarà una pedina perfetta di coloro che lo manovreranno per mantenere viva la casta.
Coprirà Berlusconi, che finché restera alla presidenza, egli potrà dormire sonni tranquilli.

È membro dell'Aspen Institute Italia come Monti, "un'organizzazione americana finanziata anche dalla Rockefeller Brothers Fund, che si pone come obiettivo quello di incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo".
Egli è inoltre membro del comitato europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller, di cui Mario Monti è stato presidente europeo, ovvero una gigantesca lobby di magnati che stanno preparando il New World Order, la dittatura finanziaria mondiale.

Letta è dunque un Monti più giovane, che farà gli interessi della casta con la faccia pulita di un quarantenne ben tenuto.
L'Italia va dritto allo sfacelo della gente comune, quel 99% che soffre e che sta cadendo irrimediabilmente in povertà.

Ecco cosa disse Letta in merito alla sua partecipazione alla riunione Bildengerg del 2012, a Chantilly, Virginia, USA:

"Si è discusso dei principali temi in materia di economia e di sicurezza al centro dell'agenda globale. Ed è stata per me un'occasione interessante e utile per ribadire la fiducia nei confronti dell'Euro e per rilanciare con grande determinazione l'invito a compiere i passi necessari (e indispensabili) verso gli Stati Uniti d'Europa.

Siamo in una botte di ferro... Condoglianze cittadini italiani.

A cura di Arthur McPaul


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La muse inquietanti. De Chirico

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Favoloso completo intimo completamente realizzato in pizzo floreale e tessuto molto trasparente. Il completo è composto da reggiseno a triangolo allacciato sul collo, originale la gonnellina in coordinato e perizoma v-string. Fantastico completo della collezione intimo moda! Taglia unica S e M, veste da una taglia 38 alla 44. Colore nero. Materiale 65% cotone e 35% spandex.
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